30/10/09

Invito per tutti: Giovedì 5 Novembre 2009, ore 21, Emporio Caffè


Il prossimo 5 Novembre parteciperò a una serata/Talk-Show presso il Caffè Emporio di Roma (a Piazza dell'Emporio 2) uno dei locali che sinceramente frequento più volentieri.

Si parlerà di blog, scrittura e comunicazione, e proverò anche a spacciare qualche copia del mio libro. Ci saranno anche degli ospiti piuttosto più importanti di me (ok, questo potrebbe valere anche per il pizzarolo che ho sotto casa ^^) e i nomi li trovate nel comunicato che allego più in basso.

In ogni caso ci sarò certamente io, per cui vi aspetto numerosissimi. Male che vada, pure se vi annoiate all'Emporio c'hanno le birre buone: così poi ci ubriachiamo tutti, facciamo un casino, la gente pensa che sono un artista famoso e alla fine si compra pure il mio libro, per sentirsi trendy.

Ed eccovi il comunicato stampa ufficiale della serata:

Seven pm presenta: Facetalk© ovvero Faccia vs Sagoma, il primo talk dei trentenni

5 novembre 2009 ore 21

Caffè Emporio Piazza dell’Emporio 2 Roma

Inizia Facetalk, il primo talk dei trentenni che, per cinque appuntamenti, vuole indagare la vera identità di questa generazione, mettendo a confronto l’immagine che ne veicolano i media con quelli che sono veramente i trentenni italiani dando la parola a loro stessi.

Il tema della prima serata è

Raccontarsi ovvero Tutti vs Nessuno


Lo sviluppo della rete ha dato nuova vita e importanza alla scrittura e ai testi.

In internet si scrive nei blog, su twitter, su FB utilizzando nuove forme e stili di scrittura eppure c’è qualcuno che preferisce ancora la carta.

Il confronto è tra “il caro diario” e il blog, ma di fatto il contrasto è tra l’intimità di scrivere per sé e per la piazza virtuale della rete.

Perché le persone pubblicano le proprie emozioni, i propri stati d’animo, le proprie storie? Che cosa ci si aspetta di trovare? Cosa si cerca? Cosa cambia?


Ospiti:

Carolina Cutolo scrittrice http://pornoromantica.splinder.com/

Emilio Fabri direttore della rivista Talents e scrittore www.talentsmag.it

Simone Ghelli scrittore http://scrittoriprecari.wordpress.com/

Simone Maria Navarra blogger e scrittore www.simonenavarra.net

Dario Salvatori giornalista Rai www.dariosalvatori.com

Lorenzo Spanò direttore dbustle www.dbustle.com e conduttore di Nuova Spazio Radio

Letture interpretate dall’attrice Micol Pavoncello www.myspace.com/micolpav.

Il talk sarà condotto dalla giornalista Lorenza Fruci, in collaborazione con Francesca Romana Afflitto, Presidente della Seven pm e organizzatrice dell’evento.

Organizzazione e ufficio stampa Seven pm www.sevenpmeventi.it

Francesca Romana Afflitto email info@sevenpmeventi.it cell. 347 1828458

Lorenza Fruci email lorenzafruci@hotmail.com cell. 349 3283009

28/10/09

Blog nuovo, vita vecchia!


Solito punto della situazione periodico, con cui vi informo degli affari miei.

Blog:

Come i più intraprendenti dei miei lettori avranno già intuito, ho da poco traslocato sull'ennesimo nuovo blog, lasciando i due vecchi a sprofondare lentamente nelle ultime posizioni dei motori di ricerca.

Diciamo che un po' mi ero affezionato sia prima allo scrittore emergente, che dopo al mondo quasi nuovo. Penso però che come scrittore debba sempre cercare di andare avanti e soprattutto di non fossilizzarmi sugli stessi temi, e visto che il libro del secondo blog (qui trovate l'ebook) è ormai partito per il suo crudele destino editoriale (il cestino della raccolta differenziata) mi pareva inutile stare lì a tirare la cosa più a lungo del dovuto prima di cambiare nuovamente tematiche e argomenti.

Come già detto nel post di apertura, da adesso in poi questo sarà semplicemente il mio blog, e fino a quando non cambierò idea (cosa del resto possibilissima) pubblicherò qui tutto quello che mi capiterà di scrivere e voler dire, senza distinzioni di sorta e vita natural durante. Non siete euforici di questo? No? Meno male ^^.

Scrittura:

Dal punto di vista letterario prosegue il mortorio, a parte ovviamente i post che scrivo sui blog e i libri che ne vengono successivamente fuori. Ci sono però 2 aggiornamenti interessanti:

1) Due mie ebook verranno dati in premio nel corso di una trasmissione televisiva su un canale che ancora non ho ben capito (ehm ^^). La trasmissione funziona che c'è tipo un gioco che se ti dice bene rispondi e vinci dei soldi, mentre se invece ti va male ti regalano il mio ebook (quando si dice la sfiga!) Insomma qualcosa che ho scritto passerà in TV, che come pubblicità non è male e magari finirà che qualcuno si comprerà pure il libro della Delos, pubblicherò altre cose, diventerò famoso e qualcuno inserirà addirittura la mia biografia su Wikipedia.

2) Il 5 Novembre, se non erro (devo controllare) parteciperò a una serata in stile talk-show in un grosso locale di Roma (il Caffè Emporio). Si parlerà più di trentenni e comunicazione che di scrittura vera e propria, ma anche questa potrebbe essere una buona vetrina per farmi un po' vedere. A breve metterò online il comunicato con tutti i dettagli, così se volete andare all'Emporio e stare tranquilli saprete il giorno che invece rischiate di beccarmi ed è meglio che stiate a casa ^^.

Seconda laurea in Medicina:

Le lezioni del secondo anno di Medicina sono iniziate da più di un mese (si potrebbe quasi dire che stanno per finire, Dio volesse davvero) e diciamo che sono stanco, stressato e anche un po' in ansia per un po' di cose: principalmente stiamo facendo una quantità insensata di ore di Anatomia, roba da dover studiare in 3 mesi quello che la gente in genere prepara in un anno. E tra le altre cose mi toccherà andare a vedere un'autopsia, e non sono proprio di quelli che non vedono l'ora di assistere a certi spettacoli un tantinello agghiaccianti.

Per chi se lo chiedesse (visto che qualcuno me l'ha effettivamente chiesto) penso che questo sia il momento più difficile dei 6 anni di corso. Gli esami sono tra i più pesanti, e anche se sulle ambulanze della Croce Rossa qualche esperienza un po' spaventosa mi è già capitata, avrò comunque bisogno di un po' di tempo per abituarmi a certe immagini e a determinate situazioni. Più che altro, sarebbe anche strano se così non fosse.

Penso anche che questo periodo un po' brutto finirà in fretta. Passati questo semestre e il prossimo, arrivati cioè al terzo anno con gli esami dei primi due superati, sono quasi convinto che diventerà tutto molto più semplice. Se non altro potrò finalmente iniziare a frequentare qualche reparto ospedaliero, e vedere dei pazienti veri al posto delle solite dissezioni e tavole anatomiche.

Vista l'età che ho, poi, col camice e i capelli mezzi bianchi, qualcuno potrebbe addirittura scambiarmi per un medico vero... anche se quello potrebbe essere un guaio ^^.

Simone

22/10/09

Europa, dimentica.

Estate 2009, sono in viaggio con la mia macchina. Un giro per l'Europa centrale che programmavo e sognavo da tempo, e che finalmente sono riuscito a mettere in pratica.

Italia, Austria, Germania: il TomTom mi dice dove andare, e io attraverso paesi e confini come se niente fosse. Un minimo intoppo giusto alla frontiera con la Svizzera, ma anche lì è solo questione di pochi minuti, e poi si riparte.

Sembra una specie di enorme paese aperto a tutti, l'Europa di oggi. Ma non è stato sempre così:

In un museo dalle parti di Innsbruck, ho visto esposto un fucile mitragliatore targato FIAT, la stessa marca della mia automobile. Con le storie dei conflitti tra Italia e Austria potremmo riempire decine di libri, e le nostre montagne sono disseminate di forti in rovina e crocefissi.

Da qualche parte ho letto che prima tiravano il gas nelle trincee, e poi entravano con le maschere a finire il lavoro a bastonate. Sulle pareti del museo vedo date, nomi di fronti e battaglie sanguinose, e mi rendo conto che non ne so niente. Non sono appassionato di guerra, e a storia sono sempre andato malissimo: sono una persona ignorante, in fondo, non mi vergogno certo ad ammetterlo.

Lasciata l'Austria, non è che dalle altre parti le cose andassero molto meglio: i tedeschi portavano le persone a morire in qualche paese lontano, mentre tutti facevano finta di niente. In Spagna ci furono regime e massacri, l'Inghilterra bombardava la Germania mentre i Francesi sinceramente non so che abbiano combinato, ma scommetto che non fossero da meno. A un certo punto, in Grecia i tedeschi catturarono 10 mila soldati italiani, accusati di tradimento, e li massacrarono uno per uno in una specie di festival dello sterminio durato per giorni. Poi hanno messo i cadaveri su delle barche, le hanno portate in mezzo al mare e le hanno fatte saltare in aria coi marinai del posto ancora dentro, tanto per ammazzare qualcuno di più.

Cefalonia, si chiamava il posto. Ovviamente non ci sono stato con la mia macchina, ma con una nave, e ho preso il sole e fatto il bagno in quella stessa acqua che sarà stata densa di sangue e di morte.

Altre cose che non sapevo, non ricordavo, o che semplicemente ho scoperto lì, davanti a qualche targa lasciata alla memoria.

C'è stato un momento in cui l'Europa si era persa in una follia senza fine. La gente ammazzava altra gente, e non contenta ne straziava i cadaveri, abbandonava i bambini e se eri donna ti toccava anche di peggio. Trovare tante iscrizioni e monumenti di cui è costellato ogni nostro singolo paese, capirne il significato, è come svegliarsi di colpo da un sogno per capire che quello che viviamo adesso, fino a poco tempo fa, era inimmaginabile.

Il navigatore mi dice che manca poco al confine con la Francia. Schiaccio il pedale dell'acceleratore, e l'autostrada scorre davanti ai miei occhi mentre una radio tedesca mi tiene compagnia. Sono in mezzo all'Europa. L'Europa che ha dimenticato, e non sa più cos'è e da dove arriva, ma che forse è più grande di quello che crede.

Arrivo a Strasburgo. Albergo, doccia e cena in città, e poi vado a letto. Il giorno dopo faccio un giro in auto, e poi passo di fronte a quel palazzo di vetro che ogni tanto si vede in televisione. Lascio la macchina, e mi fermo un po' lì davanti, con le braccia incrociate e lo sguardo per aria.

A osservare, in silenzio, le bandiere che sventolano.

Simone

20/10/09

Come inventare una storia, 1: UP, di Disney - Pixar.


Vi è mai capitato di avere una buona idea per una storia? Vi è mai capitato di avere uno spunto per una storia che vi pare addirittura fantastico? A me capita spesso (ehm... ^^) al punto che ho tante di quelle idee pronte in testa da non sapere più quale convenga trasformare in un libro e quali invece no.

Ancora, vi è mai capitato di avere un'idea, ma di non riuscire a portarla a termine? Mi spiego meglio: sapete di cosa dovrà parlare la vostra storia, avete in testa l'ambientazione, i personaggi e le scene iniziali, ma poi non trovate altri spunti per una trama vera e propria e - soprattutto - per un finale decente?

Ecco, questo a me capita davvero spesso. Le mie belle ispirazioni muoiono di fronte a un "buco" della trama che non riesco a riempire, o alla semplice assoluta mancanza di idee su come arrivare a una conclusione per lo meno coerente con la storia iniziale.

Quello che ho deciso di fare, allora, per uscire da questa situazione, è di vedere come fanno gli altri. Gli scrittori bravi, famosi, di successo... quelli che insomma certi problemi (almeno in teoria) non ce li hanno.

Ovviamente, nel fare questo vi devo raccontare tutto il film, per cui non leggete se dovete/volete ancora vederlo!

Come inventare una storia, 1: Up, di Disney - Pixar.

L'idea iniziale: per mantenere una promessa fatta alla moglie defunta, un signore anziano decolla per il Sudamerica a bordo della sua casa sospesa con migliaia di palloncini. Un giovane clandestino complicherà un po' le cose.

Perché è una buona idea: trattandosi di un film di animazione proiettato anche in 3d (che io personalmente non amo, magari ne parliamo un'altra volta) le immagini di una casa che vola attraverso le nuvole possono risultare di grande impatto.

Il rapporto anziano/bambino può essere sfruttato all'infinito come spunto per idee divertenti.

Il rapporto anziano/promesse non mantenute/moglie defunta è l'ideale per una storia tanto toccante e strappalacrime che piace tanto alle mamme che portano i bambini al cinema.

Il protagonista anziano prende una sorta di rivincita su una società per cui è solo d'intralcio. A parte il tema attuale e interessante, io ho in mente una storia molto simile e questo è il principale motivo che mi ha spinto a vedere questo film e successivamente ad analizzarne la trama.

Come viene sviluppata la trama: ok, il punto difficile arriva qui. Questo vecchio parte per il sudamerica con la sua casa volante, ma poi? Che succederà una volta che è arrivato?

Diciamo la verità: nel momento in cui la casa decolla il protagonista ha avuto la sua rivincita, e la storia sarebbe bella che finita. Avremmo insomma un cortometraggio/capolavoro lungo 20 minuti (il livello delle scene iniziali è davvero altissimo), ma poco pratico da un punto di vista puramente commerciale.

Vorrei chiarire che dubito che alla Pixar abbiano davvero avuto problemi di questo genere: loro producono corti di 2-3 minuti oppure lungometraggi, e nell'avviare il progetto di questo Up avranno sicuramente già avuto ben chiaro che sarebbe stato un film vero e proprio. Ma in ogni caso una sceneggiatura andava scritta, e gli autori si saranno uniti e poi si saranno domandati a vicenda: che succede una volta arrivati in Sudamerica? Ecco il risultato:

- Un ragazzino si è intrufolato nella casa, e c'è ovviamente tutta l'analisi del rapporto tra i due protagonisti con scenette comiche varie.

- Una volta raggiunto il Sudamerica, la casa atterra lontano dal punto in cui il protagonista voleva portarla (accanto a una cascata, come nei desideri della defunta moglie) per cui a questo punto la trama potrebbe essere riassunta così:

Per mantenere la promessa fatta alla moglie defunta, un signore anziano deve trascinare la sua casa volante attraverso una giungla, accompagnato da un ragazzino

Rieccoci al punto di prima: perché è una buona idea?

- Il rapporto anziano/giovane è divertente.

- La storia della moglie morta e tutti a piangere.

- Si scopre che il ragazzino è figlio di una coppia divorziata, suo padre non se lo fila tanto e nemmeno vive con la sua vera madre. Il pubblico si rotolerà per terra dalla disperazione. Applausi, evviva!

- La giungla del Sudamerica è un posto misterioso che può dare spunto a varie scene e avvenimenti.

Avete notato qualcosa? Esatto: il tema anzianità/solitudine è stato completamente messo da parte, anche perché del resto si era esaurito con il decollo della casa. Certo il messaggio non è il massimo: i vecchi soli e abbandonati farebbero meglio ad andarsene... in cielo. Ma i palloncini colorati indorano la pillola.

Si potrebbe dire che questa tematica sia in realtà risolta dal fatto che il vecchietto è diventato amico del ragazzino, ma in ogni caso il tema sociale e lo sguardo sul mondo moderno lasciano il posto a una storia avventurosa che non ha più nulla di neanche lontanamente realistico, e per qualcuno sarà una delusione.

Reazioni personali a parte, arrivati a questo punto la trama non è stata ancora sviluppata del tutto: i protagonisti devono portare la casa volante fino alla sommità della cascata, ma a tutti gli effetti che cosa succede? Voglio dire: se dovessimo scrivere (o disegnare) quello che avverrà, date queste premesse, di cosa andremmo a parlare?

Ed è proprio in situazioni come questa che, in genere, s'incagliano le mie trame: cosa incontreranno i protagonisti lungo il viaggio, e soprattutto: una volta raggiunta la cascata, come finirà la storia? Tutto questo al momento è molto fumoso: abbiamo un'idea di fondo, ma resta il problema dello sviluppo globale.

Ed ecco quello che fanno gli autori della Pixar: la situazione di stallo viene risolta inserendo una storia secondaria all'interno della storia principale. Chiarisco, e sottolineo chiarisco, che lo stallo è esclusivamente il mio, mentre alla Pixar probabilmente sapevano già cosa scrivere e come mandare avanti la trama senza fermarsi a metà strada. Io sto appunto studiando come altri autori risolvono (o risolverebbero) i problemi che ho io, e non ho idea di quali siano i loro (che magari risolverebbero studiando me, no? ^^)

Detto questo, eccovi la sinossi della restante parte del film:

L'anziano protagonista incontra l'esploratore idolo della sua giovinezza e il suo esercito di cani parlanti (?) con cui dovrà scontrarsi per salvare un uccello gigante (??) a cui il ragazzino si è affezionato.

Per rendere più omogenea la storia, l'esploratore cattivo verrà presentato fin dall'inizio del film, giustificando così la sua esistenza e le sue vari motivazioni. A questo punto non manca che il finale, che è il seguente:

Nello scontro con l'esploratore malvagio, i nostri eroi hanno ovviamente la meglio. L'uccello gigante è dunque salvo, mentre la casa verrà depositata (sebbene a insaputa dei protagonisti) sul bordo della cascata, così come nella promessa fatta alla defunta moglie. Rimasti amici, vecchietto e bambino tornano in (Nord)america a bordo del dirigibile sottratto al cattivo.

Considerazioni conclusive:

- La storia secondaria non deriva direttamente da quella principale: un vecchietto in volo con la sua casa finisce per imbattersi in uccelli giganti e cani parlanti, ma avrebbe potuto incontrare dei cannibali, degli alieni o qualsiasi altra cosa e avremmo comunque avuto una storia completa.

- Abbandonare un tema che poteva essere sviluppato ulteriormente può deludere parte dei lettori/spettatori (come me, nel caso specifico di questo film) ma può essere necessario se ritenuto inutile o di ostacolo alla stesura di una storia più bilanciata.

- Il protagonista che da A a B incontra personaggi e situazioni che le premesse non lasciavano presagire è il più classico dei generi classici (l'Odissea è una storia del genere, o la Divina Commedia), e la storia nella storia è anche una tecnica valida per una narrazione a episodi. La bravura dell'autore, sarà quella di costruire sotto-trame e co-protagonisti che si integrino e affascino quanto le trame e i protagonisti principali.

- Nonostante ci siano scuole di pensiero differenti, stabilire interamente la storia prima di iniziarne la stesura vera e propria può essere di grande aiuto. Nel caso specifico di questo Up, infatti, tornare indietro per inserire la figura dell'esploratore cattivo avrebbe richiesto la riscrittura di tutta la prima parte della trama. Ovviamente non posso sapere come è nata davvero la sceneggiatura di questa pellicola, e cosa abbia effettivamente portato al copione definitivo

- Resta da approfondire a cosa potrebbe portare la mancanza di elementi in grado di amalgamare la storia principale con la trama secondaria. Da un lato (elementi presentati in anticipo) il lettore/spettatore potrebbe aspettarsi già gli eventuali sviluppi, e annoiarsi. Dall'altro (elementi non presentati in anticipo) il lettore/spettatore potrebbe infastidirsi di fronte a personaggi e colpi di scena che gli sembrano completamente arbitrari.

Forse bisogna semplicemente essere bravi nel dosare le diverse componenti... o forse scopriremo qualcos'altro studiando altri libri e altri film. Anche in questo caso, come andranno a finire le cose è ancora tutto da vedere ^^.

Simone