07/11/08

Chi ben comincia è già a un settantaduesimo dell'opera!

Post pubblicato originariamente a questo indirizzo.

Sembra ieri quando un anno fa ho deciso che sì, quest'anno avrei almeno provato il test di ammissione a medicina. Mi ricordo i risultati drammatici ai primi test di prova con cui ho capito che entrare non sarebbe stato facile. Ricordo l'ansia al solo pensiero di dover andare a seguire con fila in auto e ricerca del parcheggio annessa, e ricordo anche un po' di preoccupazione nel ritrovarmi, a 33 anni, unico vecchietto in una classe di ragazzini.

Ed ecco che è già passato il primo dei 72 mesi che formano i sei anni che formano l'apparentemente infinito periodo di formazione di un medico (senza contare la specializzazione). Ho superato appena il primo pezzettino, ma allo stesso tempo sono passato sopra anche a tante preoccupazioni:

Il test l'ho superato (ma questo già immagino che si fosse capito): sono tra i 550 eletti allo studio della medicina nel mucchio dei tremila e passa aspiranti dottori che si sono presentati nella mia università. Per chi deve provarci (o riprovarci) il prossimo anno, il mio consiglio è di fare tantissimi test di prova annotandosi gli argomenti in cui si è meno preparati e studiando quelli di volta in volta. Altri consigli li darò in un post più avanti, così magari questo blog finge anche di servire a qualcosa.

Per il parcheggio ho risolto prendendo un garage a 50 metri dall'ingresso del Policlinico. Se teniamo conto che i posti per strada sono comunque quasi tutti a pagamento alla fine non è nemmeno questa gran spesa aggiuntiva. Se consideriamo inoltre che alle 9 di mattina vicino all'ospedale non parcheggerete mai e morirete di stress girando a vuoto mentre perdete la lezione che dovevate seguire, credo che il pagamento mensile del garage siano i soldi meglio spesi della mia vita.

Le lezioni passano dall'interessante all'estremamente inutile. Diciamo che le materie mi piacciono molto (perché mi sarei iscritto a medicina se no?) ma se non ci fosse la frequenza obbligatoria avrei ancora più piacere a studiarmele a casa per conto mio. A parte anatomia, che per un ingegnere è l'esame più impossibile del mondo, e che è meglio seguire tanto per capire dove mettere le mani (traduzione: manualone enorme con 1000 disegni con 100.000 particolari. E ogni particolare ha un suo nome che - ovviamente - bisogna imparare a memoria).

E qui ci sta bene una scena all'interno di una sala operatoria:

«Dottore dottore, presto deve incidere il processo coronoideo altrimenti il paziente morirà!»
«Ehm... saprebbe dirmi dove sta 'sto processo coroqualcosa, che non me lo ricordo?»
«No che non glielo dico, dottore. Dovrebbe averlo studiato ad Anatomia 1 appena dodici anni fa
«Va bene, ma almeno mi dia una mano: è questo?» (Indica l'Acromion)
«Non le dico nulla ho detto».
«E va bene. Ma posso almeno andarlo a cercare sul manuale?»
«Vuole prendere delle informazioni da un manuale? Non siamo mica a ingegneria!»
«No no, ok. Guardi, ora ricordo: il processo coracoideo è questo qua. Ecco!» (A questo punto il dottore taglia i legamenti del collo del paziente, la cui testa rotola per terra: e temo proprio che farà causa all'ospedale).


E vabbe', forse Anatomia è meglio impararsela bene.

Riguardo ai compagni di classe, la cosa non poteva andare meglio. A parte che i 18-20enni di oggi sono molto diversi dai 18-20enni che eravamo noi della mia età (leggi meno stronzi) la facoltà di Medicina ha la... facoltà (non mi viene nessun sinonimo) di attrarre ogni genere di pazzi, sfigati e malati di mente. Oltre a questi, ci sono anche tantissime persone che hanno deciso di diventare medici anche passati i 20, 30 o 40 anni. Parlo di un 10-15% degli iscritti, che in una classe di 110 persone non sono poi tanto pochi.

Le ragioni di un così alto numero di matricole anzianotte come il sottoscritto sono tante e magari ne parlerò in futuro. Resta il fatto che, una volta avviato per davvero, questo progetto folle della seconda laurea non mi pare più così irrealizzabile come mi sembrava invece qualche mese fa. In questo momento credo di aver fatto la scelta giusta, e sto andando avanti pieno di entusiasmo.

Resta solo da vedere quanto ci metteranno a farmelo passare ^^.

Simone