![]() |
Una piccola parte dei libri per le patologie integrate. |
Non che abbia preso questo voto brillantissimo, ma se un esame proprio non ti piace secondo me va bene qualsiasi cosa così finalmente te lo levi dalle scatole e - almeno per il momento - hai finito di penare.
E insomma non mi pare quasi vero di poterlo dire, ma con l'esame di oggi ho dato tutte le materie dell'anno ed è finita: il quarto anno di medicina scivola rapidamente alle mie spalle, offuscato da mezza giornata piena di distanza temporale che lo rende già un ricordo che si allontana e si spegne.
A mai più rivederci, care e immense patologie integrate. Addio a mezza Farmacologia e a quasi due terzi del programma di Anatomia Patologica. Ciao urologi e infettivologi e reumatologi ed ematologi.
E soprattutto voi, gastroenterologia ed endocrinologia: grazie di tutto il tempo speso insieme. Grazie per l'ansia, lo stress e le milioni di ore spese su Wikipedia a cercare le cose che non trovavo sui libri ma no: non siamo fatti l'uno per le altre, e le nostre strade si dividono per sempre.
Almeno finché non scoprirò che c'è un altro esame uguale pure al quinto. E m'immagino anche al sesto anno, perché Medicina funziona così.
Ma ok: verranno altre materione e altri esamacci, ma ora come ora - in questo preciso momento - mi sento scarico e leggero come uno appena uscito da sotto una montagna di granito... anche se il quarto anno di medicina è comunque peggio.
Ora è il momento di tirare un po' il fiato. Una decina di giorni pieni prima dell'inizio delle lezioni, e il tempo per riposarmi un po', sistemare qualcosa in ufficio rimasta in sospeso, tirare le somme di questi quattro anni e di fare anche qualche progetto.
Sicuramente sono contento. Contento e soddisfatto. E ci mancherebbe: dopo l'oscura piega che avevano preso gli eventi dopo Natale, quando in due sessioni di esami non ero riuscito a portare a casa manco una verbalizzazione, avevo iniziato a disperare di arrivare a fine anno con tutte le cose messe così bene a posto.
A un certo punto pareva proprio che l'anno lo stessi perdendo, con tutte le conseguenze di una cosa del genere per uno che ha già un'età ben al di sopra il limite massimo generalmente ritenuto normale per chi sta ancora all'università. E il fatto che alla fine le cose si siano riprese così tanto mi fa capire che anche di fronte alla situazione più nera e agli eventi più sfigati bisogna sempre continuare a puntare al proprio obiettivo in attesa che il vento cambi e la situazione migliori.
Che poi così suono tanto come una specie di idiota fomentato per cui chiariamo che no: non è così. Sono uno studente (ultra) trentenne, e faccio cose semplici come dare gli esami. Ma anche nelle cose semplici ci può stare qualche intoppo, ma alla fine per fortuna sono il genere di intoppi che si risolvono.
E accenniamo anche un minimo al futuro. Al quinto anno di Medicina, che sta per iniziare.
Ora al quinto anno ci sono dieci esami, che sono una marea. Iniziare senza roba da recuperare sul groppone è già il primo passo per poter affrontare subito gli esami nuovi potendosi concentrare solo sulle cose che stanno per arrivare, invece che su quelle passate.
In questi giorni mi sa che passerò anche a Medicina d'urgenza a chiedere per l'internato, e forse capirò finalmente di che morte devo morire per quanto riguarda la tesi.
Uff... sono stanco. Sono spompato, più che stanco. È vero che ho appena detto di sentirmi leggero, ma sono allo stesso tempo cerebralmente esaurito. Credo che si noti pure da come ho scritto queste righe, con frasi un po' più pesanti del solito che ho davvero difficoltà a rendere scorrevoli.
Comunque, complessivamente, resta il fatto che sono contento. Pure questa è andata, e avanti così. Verso un futuro che è ancora un po' un'incognita, ma che 4 anni fa mi pareva proprio un progetto folle e inarrivabile.
Grazie a tutti per gli incoraggiamenti. Per i tweet, i commenti, i link, i post, gli sms e tutti i modi più o meno fantascientifici con cui mi arrivano i vari inboccallupi prima degli esami. Che se dovevo fare tutto da me, era davvero tutto un po' più complicato.
Grazie - davvero - di nuovo a tutti. E a risentirci presto per tutte le novità.
Simone