24/02/10

Primo Mazzini e l'imprendibile editore fantasma: a chi ho spedito i miei manoscritti, e anche come dove quando e perchè l'ho fatto.

Come spiegato l'altro giorno, ho ripreso a cercare un editore per alcuni miei manoscritti.

In particolare, ho spedito varie buste a vari indirizzi, per un totale di 10 manoscritti (non tutte le buste contenevano un manoscritto solo). In più ho, nei pochi casi in cui è stato possibile, ho anche mandato qualcosina via mail.

Quelli che ho scelto di importunare sono tutti editori medio-grandi o medio-piccoli che ho trovato in libreria, che mi sembrano adatti alle cose che gli ho inviato e che non sono i soliti nomi famosissimi. Certo non sono stato lì a studiarmeli più di tanto: in genere faccio un elenco di chi trovo in libreria, poi guardo il sito, vedo che collane hanno e se accettano manoscritti e poi eventualmente mando qualcosa.

Spero di non aver beccato nessuno di troppo enorme e che non mi si filerà mai, e che qualcuno mi risponda davvero ed eventualmente senza farmi attendere 5 o 6 anni. Per una specie di scaramanzia al contrario, poi, visto che in passato non l'ho fatto e che mi ha sempre detto male, questa volta vi dico i nomi degli editori a cui ho spedito le buste. In ordine casuale, sono:

Gremese, Barbera, L'airone, Elliot, Kowalski, Avagliano, Cairo, Neri Pozza.

Come vi pare come lista? Un paio mi sa che sono troppo grossi, un paio troppo piccoli e un paio non pubblicano niente che si avvicini a quello che scrivo io. Poi un paio mi sa che già mi avevano rifiutato e un paio ancora avranno sentito parlare (male) di me. Ma chi lo sa, magari invece è la volta buona. Se devo essere sincero, non so perché ma un pochino mi sento ottimista.

Non indico chi ho sentito online perché, non avendo ancora ricevuto risposta, non so se effettivamente vale come contatto o se la mia mail è finita direttamente in qualche disintegratore di byte. L'ultima volta che ho spedito un manoscritto via mail ho ricevuto qualche etto di SPAM, un paio di virus e una lettera con scritto "se ci provi di nuovo, ce la pagherai".

Per la cronaca, i manoscritti inviati sono Il gatto che cadde dal Sole, e Il mondo quasi nuovo.

Sulla presentazione in prima pagina ho specificato, sottolineandolo e in neretto, che ho già pubblicato un libro con Delos Books e tutto il resto. Così magari qualche editore se lo compra e rientro un po' di tutti i soldi che ho buttato per fotocopie e spedizioni varie in tutti questi anni. Ho fatto i conti, e vendendo circa 5 o 6 mila copie dovrei andarci in pari.

Come avrete comunque già inteso (specialmente visto il titolo del post) Primo Mazzini e la stanza fuori dal tempo non è stato spedito a nessuno.

Sinceramente credo che questo romanzo sia uno dei miei lavori più riusciti, e ci terrei molto a pubblicarlo e magari a scrivere in futuro anche un seguito. Solo il guaio è che non ho idea di dove mandarlo: si tratta di un romanzo di azione, fantascientifico e anche un po' sul comico. Il fatto è che - tra tutti gli editori che ho analizzato in questi ultimi anni - un libro del genere non mi pare che rientri nelle linee editoriali di nessuno.

In particolare, tutti i romanzi di fantascienza che ho visto in giro hanno seguito uno di questi iter:

- Hanno vinto un premio letterario. Ma Primo Mazzini non è proprio fantascienza "standard", e non lo vedo nemmeno tra i testi che di solito vincono questi premi. Tra l'altro, infatti, all'Urania non è arrivato neanche tra i finalisti.

- Sono pubblicazioni con contributo. E io, sinceramente, ho già dato.

- Sono di Asimov o di Philip Dick.

- Sono di un autore straniero e hanno dei titoli fighi, tipo "il terrore dei devastomostri" o "apocalisse turbostellare" o "la spada dell'eroe del drago della gemma del gemello... solo stavolta nello spazio". In effetti Navarra suona un po' straniero, ma Primo Mazzini un po' meno.

E insomma, comunque sia mi pare di aver fatto un bel lavoro. E a parte che adesso tornato dalla posta sono anche un po' sul distrutto penso che tutti quegli editori dovrebbero pubblicarmi, perché sono bello bravo e tanto simpatico, e poi un pochino anche perché me lo merito.

Ma voi qualche editore decente a cui inviare Primo Mazzini riuscite a consigliarmelo?

Se non si fosse capito, lo scopo del post era proprio chiedervi questo.

Simone

9 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Mai provato con Zandegù? Hanno una linea editoriale dedicata a libri un po' fuori dalle righe, ironici (o istrionici/surreali)... insomma, tu potresti far parte del loro gruppo senza problemi (secondo me). Poi hanno/avevano una politica del tipo "adotta lo scrittore"... dove i fan di un loro libro potevano lasciare donazioni per aiutare la casa editrice a promuovere quel libro (mi pare fosse così... è passato un po' di tempo).

Prova... ^_^

Unknown ha detto...

La Asengard (http://www.asengard.it/index.php) non sarebbe male, peccato che non ricevano più manoscritti da una vita... :(

Simone ha detto...

Glauco: sembra carina... ma comunque non so se vada bene per Primo Mazzini. E in ogni caso non accettano più manoscritti:

http://www.zandegu.it/contatti/

Samirah: era tra quelle scelte, infatti. E quel messaggio di non mandargli manoscritti e di non chiederglielo nemmeno mi pare ci sia da un annetto... insomma magari in futuro riaprono.

Simone

Unknown ha detto...

Prova a inviarlo ai ragazzi di XII edizioni: http://www.xii-online.com/

Sono seri e motivati. Ultimamente si sono aperti anche a un genere fantastico più velato d'umorismo, come nel caso de "Il segreto del morbillaio" (http://eshop.xii-online.com/store/product_info.php?products_id=1134)

Comunque quelli che hai citato tu mi sembrano tutti editori abbordabili. Il punto - secondo il mio modestissimo parere - sarebbe quello di far arrivare loro il tuo manoscritto attraverso un canale preferenziale.
Ovvero senza mischiarlo alle decine di altri faldoni che son lì a prendere la muffa.
Può non piacere, ma non credo affatto a quelli che dicono "io ho semplicemente inviato il mio romanzo e mi hanno scelto".
Bisogna spiccare nella massa.
Che piaccia o meno...

Simone ha detto...

Alex: alla XII pubblicano solo chi partecipa ai concorsi e alle iniziative varie, e sinceramente non credo che passerei eventuali gare o selezioni perché sono comunque un po' fuori da quello che pubblicano.

Comunque gli sto rompendo le palle già da un po' (questo mese ho partecipato anche al mini-concorso che fanno sul forum) e ho intenzione di continuare. Vedremo.

Canali preferenziali non ne ho molti, purtroppo secondo me si "aprono" tutti quando magari sei già un passo avanti e conosci più persone.

In genere considera comunque che nelle case editrici si conoscono un po' tutti, e anche perchè i nomi di editor e di certi autori si ripetono spesso. Credo che aver pubblicato un libro sia già un'ottimo punto di partenza... e poi ci vuole tanta pazienza e fortuna, questo già lo sappiamo.

Simone

CyberLuke ha detto...

Della mia esperienza con Gremese ti avevo parlato a voce? Non ricordo.
Comunque, è un cazzone con un catalogo immenso con poca o zero narrativa.
E paga una miseria.

Simone ha detto...

Cyber: sì, mi ricordo quel tuo racconto. Non ricordavo quale fosse l'editore...

Simone

Luca ha detto...

Anche io avrei detto Zandegù, non sapevo che per ora hanno stoppato l'invio di manoscritti.
Un'alternativa potrebbe essere questa:
http://www.lasvegasedizioni.com/home.htm

Simone ha detto...

Grazie Luca! Sul sito di quell'editore c'è scritto che pubblicano solo narrativa NON di genere, per cui nessuna delle mie cose rientra nelle loro collane.

Simone