Ciao Simone,
mi sono imbattuta nel tuo blog cercando "Iscriversi a Medicina a trent'anni", e incuriosita dal link la mia seconda laurea in medicina ho letto la tua storia che mi ha trasmesso tanta voglia di crederci ancora.
Mi chiamo Gabriella e ho 27 anni. La mia passione per la medicina è cresciuta pian piano e in maniera sempre più forte negli anni del liceo, ma provenendo da una maturità classica - quindi con scarsa preparazione nell'ambito scientifico - ho provato il test con rassegnazione, anche perchè non avevo frequentato alcun corso preparatorio... e l'esito fu scontato.
Demoralizzata mi iscrissi alla facoltà di Lettere Moderne, una strada del tutto diversa ma che pensavo di percorrere senza alcun problema provenendo da un liceo classico. Ma non c'è peggiore cosa nella vita di non seguire le proprie passioni, i propri sogni e ciò che apparentemente sembra un cammino facile diventa il più arduo: già dal primo anno la mia passione mi tormentava, anche perchè nel collegio in cui alloggiavo c'erano ragazze che frequentavano la facoltà di medicina e tutto mi riconduceva ad essa.
Programmi televisivi, amici, mio zio che è un dottore e ha sempre notato in me il mio interesse... ma in quell'anno oltre ad altri esami supero la versione di latino a primo colpo, lo scoglio più temuto nella facoltà di lettere. E per mancanza di coraggio, per paura, per poca autostima, per le troppe paranoie che mi contraddistinguono decido di abbandonare il pensiero di Medicina e continuare il percorso iniziato.
Va sempre peggio: invece di abbandonarmi, il pensiero aumenta sempre di più. Confido i miei tormenti ai miei genitori, che mi capiscono, ma mi consigliano di terminare altrimenti potrei trovarmi con nulla in mano. Passano gli anni. Faccio esami sporadici, fino ad arrivare a bloccarmi completamente. Mi ripetevo sempre "devo finire subito questo percorso e iniziare quello che da sempre ho voluto", ma era un circolo vizioso e le paure prendevano il sopravvento.
Mi sento insoddifatta, frustrata, una delusione per i miei genitori che sperano mi laurei l'anno nuovo. Quello che studio non mi stimola, invece io voglio studiare per aiutare gli altri a stare meglio. Voglio dare sollievo alle sofferenze altrui, voglio poter vedere il sorriso sul volto di una persona che mi ringrazia per avergli stretto la mano e non per averlo considerato un paziente come un altro. Voglio poter dare tutta me stessa agli altri, come ho fatto finora nella mia vita privata, dedicandomi ai miei genitori e ai miei amici.
Considero questa professione come una missione, e per troppo tempo ho lasciato che il mio sogno dormisse detro di me. Ma è arrivato il momento che prenda in mano la mia vita e la tua storia mi ha incoraggiata parecchio. Diversi altri sogni sono rimasti chiusi nel cassetto, come la danza e il teatro, ma non voglio arrivare ad un certo punto della mia vita con dei rimorsi e dei rimpianti: che senso avrebbe avuto vivere?
Devo lottare per ciò che mi piace, e se anche il cammino è lungo e difficile - se veramente è cucito per me - saprò affrontarlo! Questo nuovo anno lo dedicherò a completare la mia laurea triennale. Il prossimo m'iscriverò alla specialistica del mio corso, e nel frattempo comincerò a studiare. Non avendo basi scientifiche per me i test saranno più difficili, e quindi mi occoreranno due annetti per studiare tutti i programmi di biologia, chimica, fisica e matematica.
Nel frattempo potrei fare qualche supplenza in qualche scuola privata e mantenermi un po' per non gravare ancora del tutto sui miei, e se tutto va bene avrò trent'anni quando proverò il test ma sarò pronta, determinata e soddisfatta. Poi comincerà la parte più dura, ma con l'appoggio dei miei e di chi mi vuol bene e crede in me, sarà tutto più semplice.
Grazie per avermi fatto capire che tutto è possibile e che non bisogna mai perdersi d'animo. Spero in qualche tua parola di conforto e di sostegno, complimenti per la tua grinta e in bocca a lupo per tutto!
Un abbraccio,
Gabriella
Io a Gabriella ho già risposto in privato, e non sto a riportarvi tutto perché verrebbe un post infinito.
In sintesi, le ho consigliato che - a parer mio - potrebbe pensare di lasciar perdere la specialistica (visto che evidentemente i suoi interessi sono assolutamente da un'altra parte) e pensare subito al test di ammissione. Oppure al contrario di prendere la specialistica ma senza pensare più a Medicina, e di aiutare il prossimo magari facendo l'insegnante. Sono d'accordissimo sul completare la triennale, ma poi mi sembra inutile fare due cose quando la decisione poi sarà in ogni caso di abbandonarne una dopo aver fatto il doppio della fatica.
Lei comunque mi è parsa molto decisa in questa sua presa di posizione e pensa sempre di seguire il suo progetto. Voi magari dite la vostra, ciao!
Simone
7 commenti:
Penso che sia stata una risposta bel calibrata.
Tim: grazie carissimo. Se hai qualcosa da aggiungere, secondo me due "teste" sono molto meglio di una quando si tratta di dare consigli.
Simone
Cara Gabriella, la tua lettera mi sembra molto ambiziosa negli obiettivi, la specialistica in lettere non la farei in queste condizioni (fai fatica a concludere la triennale per poca motivazione).
Se il sogno di medicina è così forte in te allora datti questa scaletta: 1)laureati entro primavera in lettere, 2) in estate lavora molto sulla preparazione dei quiz; 3)prendi qualche lezione privata di mate e fisica; 4) prova il test già a settembre, 5)fai i punti 2, 3 e 4 anche se non riesci a fare il punto l ; 6) hai uno zio medico? (cosa fa? Puoi seguirlo qualche giorno per renderti conto della professione?), 7) leggiti tutti i post di Simone perché sono reali, mia sorella ha fatto medicina e l’impegno è enorme e totale in questa facoltà.
Vorrei allargare il discorso dicendoti che forse hai bisogno di fare esperienze al di fuori del mondo universitario perché per certi versi è fatto di tanta plastica e a volte quando ci sei dentro o ne sei uscito da poco la tua visione del mondo non è sempre reale.
Spero di averti dato qualche spunto. In bocca al lupo.
Molto bella questa lettera,mi conforta sapere che a 19-20 anni quasi tutti facciamo degli errori nelle scelte, anch'io ho sbagliato molto e poi a 35 anni si raccolgono i frutti di quello che hai seminato...e se hai seminato male sono frutti amari. Secondo me dovresti lasciare perdere la specialistica e ti dirò di più, la triennale o la finisci in fretta o forse non vale la pena finire neanche quella, una triennale in lettere non dà sbocchi, sarebbe meglio iniziare a fare qualche lavoro e iscriversi già il prossimo anno a medicina.
Grazie a tutti per i commenti davvero interessanti. Anche a me la lettera di Gabriella è piaciuta molto, e mi ha fatto davvero piacere che abbia acconsentito alla sua pubblicazione.
In fondo sono le paure e le preoccupazioni di molti, no? La paura di cambiare da un lato, e dall'altro il timore di perdere delle possibilità e di trovarsi senza niente in mano.
Sulla questione della specialistica mi pare che la vediamo tutti un po' in maniera simile... ma ovviamente la scelta è di Gabriella e lei farà ciò che si sente di fare.
Simone
Vi ringrazio per i consigli..le vostre parole mi incoraggiano ad andare incontro a quella strada che sento fortemente di voler percorrere, pur essendo consapevole dei sacrifici che mi aspettano..ma finalmente sarò me stessa!!!
Grazie ancora!
Questa lettera è davvero bella e mi ci sono rivista molto...anch io mi sono iscritta a una facoltà umanistica (Lingue), io però ho fatto la specialistica e poichè lavoravo ho finito pure tardi...tuttavia...la medicina è sempre stato ilo mioo grnadissimo rimpianto, è sempre stata debtro me ma ho fatto l errore di nn seguire, nè tentare quello che desideravo. anch io come gabriella vego dal liceo classico e nn ho nessuna base scientifica (ora che ho 30 anni ancora meno). Sono attratta anche dalle lauree professionali, che sono impegnative ma chiaramente prendono meno anni di medicina. leggere qs blog mi aiuta a capire che nn è mai troppo tardi se qualcuno vuole realizzare i propri sogni. certo, se avessi seguito ciò che desideravo 10 anni fa, sarebbe tutta un'altra cosa, ma mi sn fatta bloccare da 1000 paure, dagli esami di chimica, dalla matematica su cui nn avevo solide basi...che sciocca.
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