Qualche parola per fare il punto della situazione su libri, blog, università e tutto il resto.
Università: entro il 20 Luglio dovrei sostenere l'esame di Biochimica (al quale verrò quasi certamente bocciato) e poi me ne andrò in vacanza. Se tutto va bene a settembre darò Microbiologia (o di nuovo Biochimica) e questo vorrà dire che - con tutti gli scongiuri del mondo - entro fine anno potrei aver terminato gli esami dei primi 2 anni di Medicina.
Due anni di esami superati in due anni di studio non suonano come una cosa tanto speciale... ma vi giuro che Anatomia (e 'sta cavolo di Biochimica) li ho trovati davvero pesanti, per cui trovarsi in pari adesso vuol dire aver fatto un bel passo avanti in un percorso che sembra ancora senza fine.
Dal prossimo anno, poi, inizierò a frequentare i reparti. Quelli coi pazienti veri. Un po' perché fa parte del tirocinio obbligatorio per tutti gli studenti, e un po' forse anche per conto mio, per imparare qualcosa di più e più in fretta. Pensavo di andare in Pronto Soccorso, magari anche come volontario della Croce Rossa e non come tirocinante, e poi di volta in volta studiarmi da solo le patologie e tutte le varie situazioni che mi capiterà di incontrare. Certo, sì: a parole è facile, poi vedremo davvero che combinerò alla fine.
In ogni caso, mi aspetto che l'ospedale sia un ambiente diverso da quello delle aule universitarie (anche se io sarò sempre nel ruolo di studente), e le cose dovrebbero farsi più interessanti: niente più solo libri, libroni e libri giganti da imparare a memoria, ma anche ambienti lavorativi con persone da conoscere e cose pratiche da saper fare.
Per cui ora si tratta di stringere i denti e studiare ancora un po' per gli esami di Luglio e Settembre. Poi, quel che deve arrivare, arriverà.
Scrittura, in negativo: a Febbraio 2010 ho spedito una decina di manoscritti a un'altrettanta decina di editori. Purtroppo, come già accaduto altre volte, gli invii sono andati a vuoto e non ho ricevuto alcuna risposta. Chiarisco che questa vuole essere solo un'informazione, e non ho intenzione né voglia (che poi vuol dire la stessa cosa) di entrare nei soliti discorsi di sempre.
Oltre a questo, sono già un paio d'anni che non lavoro su un nuovo romanzo, e sinceramente dubito che le cose cambieranno a breve termine.
Scrittura, in positivo: da quando ho iniziato a spingere un po' di più sul discorso seconda laurea, studenti anziani, medicina a trent'anni e parole chiave analoghe, il blog si è un po' risollevato. Più che altro ho ricevuto diversi commenti e varie domande da chi si trova in situazioni simili alla mia e cerca qualche consiglio, segno che - insomma - di qualcosa che non sia necessariamente scrittura per aspiranti scrittori si riesce ancora a parlare.
Cioè, per assurdo, l'impressione è che dal punto di vista comunicativo quello che scrivo funzioni e sia anche in grado di trasmettere il contenuto che avevo in mente. Credo che questo significhi che - anche se non ci crede nessuno - tutto sommato sono uno scrittore per davvero.
E qualcun altro, magari, si accontenterebbe pure.
Simone
10 commenti:
Allora non avevo poi tutti i torti sul fatto di essere scrittori. Tu scrivi e gli altri ti leggono, per me essere uno scrittore è questo. Certo è scontato che chiunque scriva abbia l'ambizione di diventare scrittore di professione, come chi suona sogna di essere musicista di professione e così via...
Però scusa: ti piace scrivere, sai scrivere (e questo vuol dire molto), e hai anche un discreto pubblico alle spalle.
A mio avviso è molto più di quanto un qualsiasi scrittore emergente con un pizzico di realismo possa desiderare (almeno per quanto riguarda il mio punto di vista ^^). Alla fine tutto ciò che serve a un'artisa è un foglio bianco e un po' di inchistro, tutto il resto è di contorno.
Certo che se si viene pubblicati non è certo un male! Ma che accada o no, tu continui ad avere qualcosa che a volte manca anche agli scittori di professione: il talento. Comunque in bocca lupo per tutto e buon esame!
Erika: grazie per il bellissimo incoraggiamento... e crepi il lupo!
Simone
Ciao Simone, anche io sono in dubbio sul percorso "medicina".
Sono qui con una laurea in lettere (triennale), miriade di lavori che mi hanno dato esperienze diverse e in qualche caso indimenticabili, ma ho quasi terminato il primo anno di infermieristica, scoprendo che la medicina mi piace molto... ho 29 anni... se tutto va come dove, a 31 anni sarò infermiera... forse medicina me la lascio per un futuro, o comunque per un percorso autodidatta...
In quanto alla scrittura, l'atto stesso di scrivere è comunicare e ti rende scrittore, il tutto validato dal messaggio che poi viene recepito chiaramente.
Grazie per questo blog, ogni tanto ci passerò anche io :-)
R.
R: grazie a te per la tua esperienza, in bocca al lupo!
Simone
Ciao Simone... bel blog, per chi è laureato in ingegneria elettronica (triennale), fisioterapia (altri 3) ed ora gli ronza in testa l'idea di iscriversi a medicina avvicinandosi ai 30 anni, è acqua nel deserto!..
Ho già letto i tuoi post passati sull'argomento, ma preferisco richiedertelo: per te quanto è veramente fattibile un percorso di questo tipo? A che rinunce dal punto di vista lavorativo e personale ti ha portato e ti porta ogni giorno?
Grazie per ogni cosa che continuerai a scrivere, magari a settembre mi decido a provare il test...
M.
Ma non hai nemmeno 30 anni, beato te! ^^ Rinunce ne ho fatte molte. Sicuramente hai letto il post sui "due anni" dall'inizio. Comunque tanti fine settimana a casa a studiare, e certe volte le materie sono davvero pesanti. Non è ingegneria in quanto a difficoltà, ma il tempo dedicato allo studio purtroppo è maggiore perché i libri sono immensi.
Dal punto di vista lavorativo credo che sia difficile fare il fisioterapista e studiare. Io posso gestire il mio tempo come voglio, se lavori in qualche posto probabilmente avrai degli orari da rispettare. Considera che da Fisioterapia non ti riconoscono praticamente nulla... però se vuoi farlo provaci, parti con l'idea però che farai il medico e non il fisioterapista.
Simone
In bocca al lupo per domani!!!! ^^
Dama: grazie! Ma mi hanno già segato allo scritto! :)
Simone
Ciao! e' bello leggerti... che dire...ho 30 anni, laurea in Biologia con Specializzazione ed un lavoro. Sento però che qualcosa manca nella mia formazione, faccio un lavoro che mi piace ma non mi sento appagata al 100% per questo ho deciso di intraprendere medicina...incoraggiata da chi confida in qualche convalida d'esami o da chi semplicemente dice: buttati!! la mia paura? non riuscire a frequentare..poi leggo qua e la e vedo che molti non frequentano, altri parlando con i prof e spiegando la situazione si dimostrano piu clementi nel seguire i corsi teorici..... che mi dici? sono pazza? tanti in bocca al lupo per i tuoi esami ;-)
Anonimo: scusa il ritardo nella risposta, ma ero fuori Roma.
Per me non sei pazza. L'unica è provarci e vedere che cosa succede... male che vada, puoi sempre lasciar perdere se davvero non riesci a seguire e studiare.
Simone
Posta un commento