26/01/11

Seconda laurea in Medicina: una decisione importante e - se volete - il vostro parere.

Riporto da un commento a uno dei post dei giorni passati:

Ciao, mi chiamo Rita ed è la prima volta che lascio un commento in questo blog.

Scrivo in un momento di profonda crisi, dopo una nottata passata a pensare anzichè dormire... ho bisogno di un vostro parere che mi aiuti a prendere una decisione importante.

Ho 29 anni, sono laureata in CTF, specializzata in farmacia ospedaliera e da 3 anni lavoro in una farmacia part time. Mentre valutavo l'idea di fare un master in farmaci oncologici ho iniziato a pensare: "e se invece prendessi la seconda laurea in medicina, continuando nel pomeriggio a fare la farmacista?".

Mi son subito detta: "ma sei pazza. Così riprendi a studiare, contemporaneamente lavori e magari ti sposi e fai anche un figlio?"

Ho tanta confusione e non riesco a decidere cosa sia meglio fare. Vi prego ditemi che non sono pazza e che queste cose sono realmente conciliabili... grazie aspetterò il vostro parere con ansia.

Rita.


La mia risposta la trovate nel primo commento, mentre l'invito che vi faccio è di dire la vostra lasciando magari qualche consiglio o - semplicemente - quelle che sono le vostre impressioni.

Grazie a tutti.

Simone

21 commenti:

Simone ha detto...

Per quel (poco) che ne so io, in genere i master per il personale sanitario non sono molto apprezzati in ambito lavorativo per cui l'utilità di un Master dipende esclusivamente da quanto questo ti è stato richiesto.

Voglio dire: ti serve il master in area critica per lavorare in ambulanza (per fare un esempio)? Allora fallo, altrimenti potresti solo ritrovarti con un pezzo di carta in più. Poi non so come funziona in ambito farmaceutico, magari è diverso.

Per la laurea in medicina secondo me potresti iscriverti e iniziare a seguire, e poi vedi semplicemente cosa succede. Magari non ce la fai e lasci perdere... e allora? Del mio corso non è ancora morto nessuno... ^^

Simone

Unknown ha detto...

Mi sento in dovere di dare una risposta a Rita.

Cara Rita, per quel poco che vale, ti riporto ciò che è stato della mia vita negli ultimi due anni: mi sono sposata, ho avuto un bimbo, ho portato a termine la laurea in medicina veterinaria (che stava attendendo il proprio epilogo da troppo tempo), ho cominciato a lavorare nell'ambito del web (in cui non avevo la benché minima esperienza) e ho fatto tre traslochi, di cui l'ultimo nella casa che abbiamo acquistato.

Non è che io sia una persona particolarmente eccezionale, forse semplicemente incosciente, questo sì, ma quando la giostra comincia a girare, bisogna girare con lei.

Per cui, non sei affatto pazza oppure lo siamo in tanti, ma che differenza fa? ;)

In bocca al lupo!

Temistocle Gravina ha detto...

Ciao, Rita. Per quel poco che può valere un mio parere (la mia laurea risale al 1988 e forse allora le cose erano diverse) ritengo che lo studio non sia mai una perdita di tempo, specie quando si tratta di farlo per qualcosa che ci sta a cuore. Se in questo momento hai il tempo e la possibilità di farlo, buttati in quest'altra avventura, le altre cose verranno di conseguenza; non possiamo sapere come andranno le cose se non le facciamo! Se poi ti accorgerai che è pesante o arriva il momento in cui diventa secondario rispetto ad altre cose, potrai sempre interrompere o cambiare le prospettive e i tempi. Auguroni!
Temistocle

Simone ha detto...

Samirah: è proprio come dici tu, una volta che la "giostra" è partita poi quello che deve succedere succede.

Tim: è un po' il consiglio che le davo anche io. A cambiare idea e prospettiva, come dici tu, c'è sempre tempo anche dopo.

Grazie a tutti, e spero che Rita legga presto i vostri commenti (non ho modo di ricontattarla, ma le avevo detto che avrei pubblicato il suo messaggio per cui mi aspetto che segua il blog).

Simone

Anonimo ha detto...

Ti capisco tantissimo e ho sempre pensato che sia ASSURDO dover studiare 5 anni DURISSIMI di CTF o di farmacia per poi ritrovarsi a fare un lavoro davvero deprimente... l'ho provata sulla mia pelle e per quanto si dica che medicina sia difficili, secondo me ctf lo è ancora di più, perchè per la chimica bisogna essere portati e non basta memorizzare le cose. Conosco tante persone che ci hanno messo 7 anni per finire ctf e farmacia... per fare cosa poi? Le possibilità di lavorare nella ricerca o nelle aziende farmaceutiche ( che io tra l'altro disprezzo) sono poche.

TI CONSIGLIO di FARE MEDICINA! subito a settembre, è la migliore delle idee! sicuramente ti convaliderebbero gli esami di base: chimica, fisica, statistica, inglese, biologia, biochimica, e anche farmacologia ( se te la fanno rifare sarà una passeggiata).
Per cui ti faranno passare al II anno minimo.
L'alternativa sarebbe prendere una laurea triennale, come fisioterapia o ostetrici.( se ti interessano).
Ma fai qualcosa, perchè con tutte le conoscenze che hai meriti un lavoro migliore e meriti di lavorare nella sanità! c'è proprio biosogno di gente come te!


In bocca al Lupo!!!

Dama Arwen ha detto...

Io non c'entro nulla col mondo della medicina e non sono nemmeno laureata (oddio, il mio titolo post diploma ce l'ho, ma qui in Italia a noi grafici non è riconosciuto niente...)

Cmq non divaghiamo...
Ho sempre avuto un'avversità per l'università ma credo di capire un po' la situazione lavorativa in cui ti trovi. Specie dalla spiegazione di "Anonimo" e perché cmq ho un'amica farmacista e il mio migliore amico laureando in farmacia.

Se dalle tue poche righe ho capito come sei, il tuo dilemma se prendere o meno la laurea in medicina ti attanaglia perché sei una persona che se si butta in qualche cosa, la fa bene e fino in fondo, mettendoci tepo e ipegno. E sai i sacrifici che ti comporterà.

Buttati, e iscriviti, è il mio consiglio. Alla luce di quanto detto prima, il "prova e vedi come va" non è detto per lascarti la scappatoia, ma solo per verificare se il tmepo che puoi dedicare allo studio concilia con la tua vita!

In culo alla balena! (che la bocca del lupo è inflazionata)

Anonimo ha detto...

Ciao rita,il mio consiglio è : CORAGGIO!!!!
In fondo non è un vero e proprio salto nel buio,hai una laurea che ti permette di vederti riconosciuti alcuni esami,in più hai già la "mentalità" scientifica..che credimi..non guasta!
Quindi.. PROVACI!!
Non avrai rimpianti.
Male che vada diventi la persona che desideri o magari scopri che già lo sei.
E poi se dovesse andare tutto storto...beh...puoi sempre aprire un blog!!! buona fortuna
gresy

Simone ha detto...

Grazie davvero a tutti! Ora non so se Rita ha già letto i vostri messaggi (non sono tutti dei blogger fissati come me che appena uno aggiorna stanno lì a leggere ^^) ma sono certo che quando li troverà le faranno piacere.

Gresy: come 'sta storia del blog se va tutto storto? A me a parte che mi mancano 100 esami, la scrittura si è polverizzata e non ho più tempo libero va tutto benissimo! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Sapevo che il nostro blogger di riferimento si sarebbe "risentito".
Ed allora una bella iniezione (tanto per rimanere in tema)di fiducia anche per te!
Pensa che sei a metà strada e che tra non molto dovrai scegliere la tesi...e poi hai anche il tempo per aggiornare il blog!!!...ok...niente parolacce... ;)
gresy

Simone ha detto...

Gresy: infatti il blog lo aggiorno copincollando i messaggi che mi arrivano, vedi? ^^

Comunque grazie, ciao!

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Rita mi piacerebbe davvero sapere cos'hai fatto poi... io vengo da una situazione simile.. ho 29 anni sono laureata triennale in biotecnologie,poi ho fatto farmacia.Ho iniziato a lavorare in farmacia dove tuttora lavoro e mi sono presa la laurea specialistica in biologia. Ora pero'sto pensando: e se mi iscrivessi a medicina? So benissimo che dovrei ricominciare dal primo anno anche se la maggior parte degli esami mi verrebbero convalidati. Pero' ci sto pensando davvero sempre di più e non credo che medicina sia tanto più difficile di cio'che ho fatto fino adesso. L'unica cosa che mi frena è l'obbligo di frequenza: posso io lasciare un lavoro a tempo indeterminato di questi tempi per inseguire un sogno?
Mi piacerebbe sapere cos'hai fatto tu... ciao e grazie

Valentina

Ilaria ha detto...

Ciao! sono capitata per caso nel tuo blog, mentre cercavo di sapere se qualcuno era passato da ctf a medicina, cosa che in questo vorrei fare anche io, dopo vari anni di lavoro in farmacia.. mi piacerebbe sapere però la tue esperienza!! spero di risentirti presto..

Benni ha detto...

io sono una laureanda di farmacia di 23 annie a breve mi laurerò;sto seriamente pensando di iscrivermi a medicina una volta laureata. Il mio più grosso problema e dubbio sarebbe il test di ammissione. Qualcuno di voi sa se tuttora è necessario anche per neolaureati superare il test?

Simone ha detto...

Si purtroppo il test è necessario anche per chi ha già un'altra laurea. Con una laurea in Farmacia però non credo che avrai grosse difficoltà se ti prepari con calma.

Giacomo ha detto...

Anch'io sono un laureato in ctf e sto prendendo in considerazione l'idea di prendere una seconda laurea, nello specifico veterinaria o biologia, anzichè puntare su master all'estero.
Diciamo che è una scelta quasi drastica, perché con la mia laurea il lavoro è pressochè pari a 0.
Ormai è da 2 anni che sono laureato (vado per i 27), ma al di là di qualche sostituzione di maternità la situazione è oscenamente distorta rispetto quanto riportato da diverse istituzioni. Lavoro nel settore chimico-farmaceutico non ce n'è e chi afferma il contrario forse ha gli occhi mezzi chiusi, o proprio non vuole vedere.
Inoltre cito una parte del tuo blog:
"Convintissimo che il mio percorso di studi mi avesse dato accesso a chissà quali elitarie vette professionali, vado al mio primo convegno e mi ritrovo circondato da scolaresche degli istituti tecnici - presto abilitati a svolgere il mio stesso e identico lavoro di scartabellatore di pratiche - e giusto qualche collega anziano che si litigava con i ragazzini i gadget che regalavano agli stand."
Identica situazione per chi è laureato in chimica e particolarmente in ctf. Concorrenza con periti che vengono preferiti dalle aziende perché se vi sono 4 posti disponibili anzichè prendere 4 laureati optano per 3 diplomati + 1 laureato che convalida per tutti.
Vi inoltre quel circolo vizioso dove se vuoi fare esperienza non te la fanno fare perché sei poco qualificato, oppure sei troppo qualificato, costi troppo, o preferiscono neolaureati da alternare a cicli infiniti di stage.


Molti consigliano medicina, ma anche in quel settore vi sono molto dottorandi e specializzandi (almeno negli ospedal della mia zona) che non percescono quasi nulla e che fino l'anno scorso protestavano, quindi a quel punto avrebbe senso fare 6 anni o più, o meno integrando esami, per poi ritrovarsi in condizioni precarie ?

Ad ogni modo un grosso applauso per la tua scelta. Ci vogliono tanta determinazione e fiducia nella proprie capacità, non come ingegnere, medico, biologo, architetto, ecc.. ma come persona desiderosa di dare una svolta alla propria vita.

Simone ha detto...

Giacomo: ogni mestiere purtroppo ormai ha le sue difficoltà. Alla fine forse seguire il percorso che più ci appassiona è l'unica possibilità per non scoraggiarsi!

Simone

Anonimo ha detto...

Simone è verissimo, ovvero non bisogna buttarsi giù. Tuttavia è anche vero, ma è opinione personale, che entro i 30 anni si decide il percorso (professionale o no) di una persona.
Insomma se uno non ha bene in mente cosa fare, o non è in grado di far fruttare ciò su cui ha investito è chiaro che rischia di trovarsi in una situazione molto delicata e critica.

A me ciò che non va giù non è tanto il fatto di essere disoccupato, o di vivere di lavori part-time pure con una laurea. Mi era andata bene l'idea di fare sostituzione di maternità, di prendere meno di un operaio, anche perché mi ero pagato gli studi lavorando/studiando. Ciò che non tollero è invece l'impossibilità di fare esperienza in un paese in cui ho investito tempo, denaro ed aspettative.
Il venir continuamente scartato per poca o troppa esperienza, o "eccessiva" qualifica(mi è capitato di sentirmi rispondere così) è fuori da ogni logica. Recentemente ho avuto pure modo di appurare che il ragazzo di una mia amica è stato contattato per una posizione di controllo qualità cui io ero stato escluso(stessa azienda). Perché ? Diplomato e senza esperienza, mentre io laureato e con discreta esperienza, ma soprattutto STESSA età. A questo punto non si tratta neppure di esperienza o di qualifiche, quindi cos'è che non funziona ? Personalmente non so a quali giustifiche tocca affidarsi.

Rispetto ad altri paesi europei abbiamo una % di laureati irrisoria, eppure siamo messi così. Una mia amica in 2 anni non era riuscita a trovare lavoro, deprimendosi ed arrivando a condizioni mentali critiche causa depressine. Tempo 2-3 mesi di sacrifici e cv inviati qua e là ha trovato lavoro..sì ma andando nel Regno Unito. Ovvio non è tutto oro ciò che luccica, ma almeno là vige un sistema meritocratico e non basato su raccomandazioni.

Simone ha detto...

Hai ragione, alle volte i "criteri" di selezione sono un vero mistero!

Andare all'estero può essere una soluzione, ma il punto è se uno vuole lasciare tutto e ricominciare da zero oppure no.

Simone

Antonio ha detto...

Ciao a tutti, mi trovo x caso in questo blog ed ovviamente vi dico, buttatevi in qualsiasi esperienza, anche se vi sembra assurda impossibile. Ho 29 anni, ad ottobre 2009 mi sono laureato in Ctf, ho iniziato a scontrarmi con la realtà' : in Italia non farò mai il ricercatore in azienda farmaceutica! E allora.... Ho iniziato a fare il farmacista, quanto di più degradante ci sia dopo 5 anni di studio matto e disperato! unica soluzione era fare la valigia e partire, ma prima ho deciso di provare quella strada che nel 2005 mi era stata negata da uno stupido test di ingresso e quindi, con le valigie pronte provo il test di ingresso a medicina....ed eccomi, da qualche giorno, laureato in medicina!! Non riesco nemmeno a descrivervi quanto io sia contento... Ma vi posso dire che le notti in farmacia a studiare, continuare a lavorare anche il giorno prima di laurearmi sono servite a coronare questi sogno, per cui, se siete motivati, fatelo!!,

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! io sono una laureata in Farmacia e mi trovo in una situazione simile a quella descritta per tanti di voi. Da sempre ho voluto studiare medicina ma non avendo supperato il test del mio paese ho iniziato in farmacia anche sapendo che il lavoro in farmacia non era per me. Ho decisso di finirla perche la laurea mi sembrava molto interessante e a volte mi faceva sentire vicina ai medici ma quando ho finito ho scoperto la brutta realtèa...da oltre tre anni che lavoro in farmacia fuori del mio paese (cosa che non cambio perche sono innamorata dell'Italia) con uno stipendio ridicolo per la mia laurea e senza potter imparare nient'altro...mi sento frustrata, depressa, persa e senza sapere cosa fare con quasi 30 anni...è una situazione davvero horribile e pensando su quello che mi piacerebbe è tornata a me l'idea di medicina...ma ho tanta paura, mi senti insicura, penso che ho fallito nelle mie scelte e non sono capace di muovermi ma ci sto pensando seriamente su provare a fare medicina o fisioterapia il problema è che sono molti anni è mi vengono in testa tutti i dubbi di questo mondo...vorrei sapere se con la laurea in farmacia si deve iniziare dal primo anno di medicina oppure ti possono convalidare delle matterie. Stupendi i vostri commenti! graziee

Simone ha detto...

Ciao! Credo che con Farmacia alcune materie ti vengano riconosciute. Devi andare nella segreteria dell'università dove ti iscriveresti e chiedere, in genere hanno un elenco di materie che prendono per "buone" da altre facoltà.

Ciao e in bocca al lupo!

Simone