24/02/11

Studiare e (o?) lavorare: il "sogno" di Maria, e uno scambio di email.

Riporto qui sotto uno scambio di email che ho avuto con Maria, una ragazza che mi ha trovato attraverso questo blog.

Come altre persone che ho presentato prima di lei, Maria si trova di fronte a una scelta difficile: continuare nella sua scelta attuale (ora sta studiando Ingegneria) oppure cambiare radicalmente per realizzare un'aspirazione che ha capito di avere solo da poco.

Il problema è che sono tanti anni di studio, il problema è il lavoro, il problema è dover dipendere dai genitori e il problema è - come sempre in questi casi - una grande indecisione che non ci fa capire cosa sia veramente meglio per noi.

Come già fatto altre volte, più avanti trovate anche le mie risposte. Se vorrete lasciare la vostra opinione mi farà ovviamente piacere, e forse sarete di aiuto anche a Maria o a chiunque altro che si trovi a passare da queste parti con le stesse domande.

La prima email di Maria:

Ciao, ho letto il tuo blog.

Anche io studio ingegneria, ma ho capito solo quest'anno che ho sbagliato tutto. Avrei dovuto tentare medicina e poi neuropsichiatria infantile, un sogno.

Ho 22 anni, ma entro un anno dovrei (salvo imprevisti) laurearmi in ing. alla triennale. Se decidessi di cambiare università, dovrei però mantenermi. Che consiglio puoi darmi?

La mia risposta alla prima mail: (e ammetto che era un po' scarna ^^).

Eh, difficile dare un consiglio, perché ogni persona ha una situazione diversa.

Però, secondo me, a 23-24 anni sarai giovanissima (io ho iniziato Medicina a 33 anni!) e se è quello che vuoi fare penso che dovresti provarci.

Io, personalmente, se dovessi tornare indietro farei nuovamente questa scelta.

In bocca al lupo!

Seconda (e ultima, per ora) lettera di Maria:

Grazie per la risposta così celere.

E se ti spiegassi un po' meglio? Tu nel blog (e non solo) ne sentirai tante di situazioni di questo tipo. Io ci provo, poi si vedrà.

Io da sempre amo i bambini e ho una propensione naturale nel capire quali sono i loro problemi soprattutto se legati alla famiglia di appartenenza o fisico-psichici. Ma non perchè mi reputi una persona speciale, è solo che mi viene naturale.

Addirittura da bambina sognavo di essere tra i "medici senza frontiere" e salvare gli altri bambini che soffrono. Ma erano solo sogni da bambina (pensavo). Ho poi frequentato il liceo classico, e mi sono diplomata con ottimi voti.

In quinta superiore ho scelto ingegneria, per un mio sfizio, per non so neanche io quale motivo, forse perchè attratta dalla matematica. I miei genitori spingevano molto per medicina perchè mi vedevano portata, ma io niente! Non ho voluto neanche provare il test.

Il primo anno di ingegneria è andato male. Materie noiosette, ma ho tenuto duro. Ho ripetuto il primo anno e ora sto seguendo il secondo (ora con gli esami vedremo come va). Nel frattempo ho sempre a che fare con i bambini: sono babysitter e i bambini che ho guardato finora mi adorano, e così pure i loro genitori, perchè pensano che io sia per loro una seconda madre (nonostante la giovane età).

D'estate sono jolly in un camposcuola che faccio da ormai 3 anni: prima avevo anch'io dei bambini miei da seguire, ma dall'anno scorso sono come un "supervisore". Controllo i bambini più problematici, ci sto attenta, li seguo in un modo particolare. Mi interessa che stiano bene, mi piace informarmi anche se solo come hobby su tutto ciò che li riguarda. Ricondurre comportamenti strani (che spesso vedo proprio per via degli ambienti che frequento) a
qualcosa di scientifico.

Non sapevo esistesse "neuropsichiatria infantile", l'ho scoperta solo quest'anno. Il punto è che (al di là del "te l'avevamo detto" dei miei genitori, già indigesto) sono minimo 12-13 anni. Studiare ingegneria non mi entusiasma, capisco quello che faccio ma è tutto così noioso e inutile. I miei possono mantenermi ancora per 3 anni, poi anche mio fratello andrà all'università e non si sa cosa ci riserverà la vita.

Ora: pensavo ormai di finire ingegneria (la triennale) e poi tentare il test... ma la paura è tanta. Dimmi sinceramente che ne pensi. Perdona la scrittura non sempre corretta, ma ho scritto di getto.

Grazie ancora e in bocca al lupo (con un po' d'invidia) per i tuoi studi. =)

E la mia seconda risposta:

Guarda, mantenerti mentre studi Medicina non è facile. Se vivi con i tuoi probabilmente potrai cavartela con qualche lavoretto part-time (puoi dare ripetizioni o continuare a fare i lavori di cui parli) ma così probabilmente impiegherai più tempo a laurearti.

Io penso che dovresti prima di tutto chiarire a te stessa che cosa vuoi fare. 23 anni non sono nulla e magari ce li avessi io, per cui preoccupati poco del tempo. Sei sicura che la neuropsichiatria infantile sia il tuo giusto "indirizzo"? Non conosco questa specializzazione, se è davvero quello che vuoi (la realtà di fare il medico per i bambini vuol dire anche stare a contatto con bambini molto malati e che soffrono) allora pensaci. Solo attenta che molte specializzazioni mediche sono "barrichate" e per dire entrare a pediatria con un voto di laurea sotto il 110 e lode è difficilissimo... non credo che la psichiatria sia così richiesta ma in ogni caso dovresti informarti. Prendere tutti 30 a Medicina e lavorare non è per niente semplice: io in fondo non lavoro molto, e ho una media molto più bassa.

Di positivo c'è che le specializzazioni sono retribuite, per cui non sono davvero 12 anni ma 6 di studio + altri 6 in caso di una sorta di "lavoro".

Ancora, se continui ingegneria pensa che comunque dopo potresti aver bisogno della specialistica... insomma in ogni caso di studio davanti ne hai molto, che siano 3-4 anni di ingegneria o 6 di medicina. Soprattutto, penso che dovresti parlarne coi tuoi e trovare un accordo: se avete un buon rapporto e se loro volevano che facessi il medico magari la soluzione è più semplice di quello che credi.

Di nuovo in bocca al lupo!

Simone

12 commenti:

Anonimo ha detto...

La storia di Maria è molto comune, le scelte possono essere "sbagliate" o prese con leggerezza comunque tracciano un cammino..
Ho letto che fai la babysitter e l'animatrice , ma nelle tue parole ho percepito anche parecchia incertezza ..io ti consiglio di laurearti e nel frattempo di iscriverti al nucleo "giovani" pionieri della Cri,seguirai un corso per qualche mese (con esame finale) in cui ti verranno insegnate le manovre del primo soccorso ( sempre utili!!).
Non so se vivi in una grande o piccola città, ma nella mia città, i volontari sono presenti nei reparti ospedalieri di pediatria..lì i piccoli ospiti,spesso purtroppo oncologici, non aspettano altro di incontrare una compagna di giochi, che li distragga per qualche ora da quell'ambiente asettico ma necessario..
Provaci!!!
Comunque e'un banco di prova per testare la tua passione!!!
Buona Fortuna ;)
gresy

Eddy ha detto...

suggerrimento quanto mai saggio quello di gresy.
se sei a buon punto con la laurea in ingegneria, che tra l'altro non è certo da buttar via, ti consiglio di poratrla a termine, è un titolo che nella vita potrà sempre tornare utile. Piuttosto ti consiglieri di testare veramente la tua passione per la medicina e la vita del medico: un esperienza di volontariato potrà essere utilte per mettere alla priva la tua pasione e la tua emotività: amare i bambini, avere con loro una grande empatia è una cosa, vivere il mestiere del medico è un'altra e il carico emotivo che si può presentare esercitando questo mestiere a volte è davvero pesante da sopportare. fidati.
in bocca al lupo e stai serena hai tempo per capire e decidere

Simone ha detto...

Io non sono sicuro al 100% che la scelta del volontariato sia "giusta" per tutti e in tutti i casi. Però nel mio caso è proprio vero che dopo qualche anno di volontariato ho iniziato ad appassionarmi alla medicina, per cui insomma è certamente un modo per capire meglio molte cose.

Resta il problema del "dopo": dello studiare cioè molti anni senza la sicurezza economica che invece aiuterebbe molto.

Simone

Anonimo ha detto...

Simone hai ragione.
Lo studio richiede sacrifici di tempo e di denaro, ma non trovo giusto tarpare le ali ai sogni, anche se non si avvereranno mai..
..l'importante non è la meta,
ma il viaggio.
E' vero, non tutti i volontari si iscrivono a medicina, ma se si è predisposti, magari aiuta.
..E poi sei sicuro che sia stato il volontariato a farti appassionare alla medicina?
Secondo me.. il tarlo già c'era...
ciao ;)
gresy

Anonimo ha detto...

il volontariato in cri l'ho fatto anche io per anni e sinceramente per quanto sentimento ci mettessi mi ha lasciato proprio poco. La scelta del volontariato inoltre deve sempre venire da se stessi... credo sia inutile consigliarla a una persona.
Da quel che leggo hai un 'idea un po' distorta del neuropsichiatra infanitile, per quelli che ti interessa a te propbabilmente sarebbbe più adatto un lavoro da terapista, esiste una corso di laurea triennale (sempre della facoltà di medicina) che si chiama: terpista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva "si occupa di interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Inoltre il laureato dovrà essere in grado di cooperare con gli operatori scolastici all’attuazione della prevenzione, alla definizione della diagnosi funzionale e del piano educativo individualizzato, nonché essere in grado di partecipare ad attività di studio, ricerca e documentazione. "

Anche io vorrei tanto fare medicina dopo uan triennale sanitaria, e avrò come te circa 23 anni quando (forse) inzierò, come dice Simone (il nostro guru :) ) 23 anni sono POCHISSIMI! certo però che per i primi 3 anni di medicina io cercherò cmq di lavorare...e se la media non sarà del 30 fa niente, a me piacerebbe anche fare il medico di base che trovo essere un lavoro fondamentale, infatti se ci fossero buoni, anzi, ottimi medici di base molte malattie verrebbero scoperte prima e la gente non andrebbe al pronto soccorso per un po' di diarrea---
per div medico di base sevono 3 anni( sempre retirbuiti) dopo i 6 di med.

ti auguro di trovare la tua strada!io sto già studiando nell'ambito biomedico, per cui quello che faccio mi piace già ( un po') ma tu nn devi fare tutta la vita una cosa che nn senti adatta a te.

Anny

Anonimo ha detto...

Maria sono d'accordo con gli altri...per prima cosa devi fare chiarezza dentro di te. Non so se il volontario ti aiuterà, ma comunque prenditi il tuo tempo x capire. Se alla fine ti renderai conto che quello che vuoi è fare medicina allora non preoccuparti dell'età. A 30 anni, entrando in specializzazione, sarai economicamente indipendente e in più farai ciò che ami. Fidati è tantissimo. Fattelo dire da chi, a 30 anni, ha perso il lavoro e si trova comunque costretta a chiedere aiuto alla famiglia.
In bocca al lupo!
Ci.

Simone ha detto...

Grazie a tutti per i vostri interventi, che personalmente trovo davvero utili (anche se la mia scelta l'ho fatta da un po' ^^).

Maria sa di questa pagina e sono sicuro che abbia già letto o che leggerà tutti i commenti, poi ovviamente sta a lei decidere se aggiungere qualcosa o meno. Ma sono sicuro che ogni cosa che viene detta è importante per cui vi ringrazio anche da parte sua.

Gresy: diciamo che c'era il "tarlo", che cioè mi sentivo come se mi mancasse qualcosa. Ma non avevo ancora capito cos'era.

Anny: adesso "guru" mi mancava, come hobby/interesse/passione o quant'altro. Ma forse è un po' troppo anche per me ^^.

Simone

Maria ha detto...

Prima di tutto voglio ringraziare ancora Simone per aver pubblicato il nostro dibattito.. e poi voglio ringraziare tutti voi per i consigli che avete lasciato.. Prenderò in considerazione l'idea di fare volontariato, anche perchè è un ambiente che già conosco abbastanza bene (per motivi familiari)..
Un anonimo ha parlato di terapista: ignoro questa figura professionale e mi informerò a riguardo..
Non voglio annoiarvi più di tanto... Per il momento porto avanti ingegneria, almeno fino alla laurea triennale, anche se mi pesa.. e tanto.. e poi non so.. non so davvero..

Simone ha detto...

Maria: figurati, io adoro mettere le email sul blog così non devo scrivere io per aggiornarlo! ^^

Per il resto io starò qui ancora per un po', per cui se ti serve ancora qualcosa torna quando vuoi.

Simone

Maria ha detto...

va bene.. terminata la sessione d'esami mi farò sentire (con la mente spero un po' più lucida.. ).. a presto allora.. e complimenti per il tuo blog.. finalmente un'idea che..... aiuta!! =)

Anonimo ha detto...

20 anni, diplomato con 100/100, con una netta propensione verso la scienza mi butto su ingegneria gestionale. Già da prima c'era il pensiero di fare medicina che ho " tappato " vista la mia situazione economica familiare poco stabile ( periodi ottimi e altri di magra). Continuo a pentirmi di non aver provato questo test. nonostante abbia terminato il primo anno di ingegneria con 27 di media vedo che ciò che faccio non mi piace, non trovo motivazione per andare avanti se non per evitare di deludere gli altri. Da una parte c'è la voglia di mollare tutto e iniziare medicina dall'altra c'è la paura di mollare ingegneria per una facoltà che non so effettivamente se mi piacerà, o se riuscirò ad avere buoni voti o se ancora - rispetto all'età media- sia tardi iniziare Medicina a 21 anni.
Non so davvero cosa fare.

Simone ha detto...

Mi sa che mi hai mandato una mail. Comunque se devi essere infelice per sempre perché altrimenti perderesti un anno (poi perso non si capisce cosa, che non è che alla fine "vinci" qualcosa) non ne vedo personalmente proprio il senso. Ovviamente sono di parte, però :)

Simone