Ancora una volta, riporto la lettera di una persona che mi (ci?) ha scritto dopo aver trovato il mio blog.
Caro Simone,
non so per quale strano motivo o coincidenza, stamattina sono finita sul tuo blog. Così, navigando a caso.
Mi presento: mi chiamo Cristina, sono di Milano, ho 24 anni.
Il tuo blog per me stamattina è stato un po' come un fulmine a ciel sereno: ho leggiucchiato un po' di qua e un po di là e ci ho trovato dentro un pezzetto di me. La cosa mi ha colpito, e così ho deciso di scriverti.
Sai, ho sempre avuto il pallino della medicina, da quando ero piccola. Vuoi perchè mio padre fosse medico, vuoi perchè mi piacesse punto e basta. Non ho mai capito, però, perchè io non abbia mai provato a fare quel maledetto test: forse per la paura di deludere mio padre nel caso di un esito negativo. Forse perchè a 19 anni appena uscita dal liceo, con la ribellione dell'età e l'inconsapevolezza, ho voluto buttarmi in qualcosa che avrebbe potuto dimostrare che io "non ero l'ombra di nessuno", e che quindi non avrei fatto medicina solo perché papà era medico.
Mi sono laureata in Comunicazione, e ora mi mancano 3 esami per prendere la laurea specialistica in Comunicazione d'impresa e marketing. 5 anni di studio senza mai perdere tempo. Sto facendo lo stage in un'azienda, eppure quel pallino della medicina rimane sempre lì, in sordina, a farmi compagnia. E ogni tanto salta fuori quella voglia di provarci. Poi non so perchè mi prende lo sconforto, quello di intraprendere una strada lunga, faticosa, costosa... dopo aver già fatto 5 anni di studi, che però non mi rendono felice.
Più che altro la mia paura è quella di intraprendere una strada e di abbandonarne una che ho già intrapreso, con il rischio di fallire in quella nuova e di trovarmi con un pugno di mosche in mano. Leggere il tuo blog mi ha dato una ventata di speranza e fantasia... anche se non so se troverò mai il coraggio. È per questo che ti scrivo, per capire se davvero ce la si può fare!
Un grosso in bocca al lupo per tutto.
Cristina.
Io a Cristina ho semplicemente detto che, se suo padre è un medico e magari desiderava - o desidera ancora - che lo diventasse anche lei, forse potrebbe parlarne con lui e scoprire intanto il suo punto di vista. Del resto, se c'è l'appoggio di chi abbiamo intorno certe scelte diventano (almeno secondo me) molto più facili.
E voi, che ne pensate?
Simone
7 commenti:
Penso che optare per il 'va dove ti porta il cuore' sia sempre possibile, a condizione di avere qualcuno o qualcosa alle spalle che te lo permetta anche economicamente, per non correre il rischio di impiegarci una vita e poi ritrovarti magari senza niente in mano.
Temistocle
ciao! Non so se hai sentito che si prevede una CARENZA DI MEDICI, soprattutto in Lombardia ( tu sei di Milano)....per cui CI SERVI! provaci, se puoi avere un sostegno economico puoi farlo... anche io vorrei iscrivermi dopo una triennale (sanitaria) a medicina...ma ho paura che i miei genitori non mi vogliano sostenere...anche perchè in realtà il test l'avevo già fatto 2 volte ( fallendo). E adesso vengono a dirci che "aumenteranno i posti" perchè c'è carenza...se li avessero aumentati 2 anni fa a qst ora io sarei iscritta a medicina, dato che ero rimasta eslusa per 15 posti! è proprio una presa in giro... per un test davvero patetico e ingiusto, perchè le domande sono le stesse in tutta Italia, ma il punteggio MINIMO varia enormemente da città a città ( ES MILANO 50, FOGGIA 40, ROMA 42 ecc..). Infatti il mio punteggio ( io sono come te di MILANO) sarebbe bastato e anche AVANZATO per entrare all'univerità di roma, siena, verona ecc... Io ora ho una formazione che penso mi permetterebbe di superare il test... tu dovrai studiare sodo, inoltre i posti aumenteranno in Lombardia.
Provaci!
PROVACIII
Grazie a tutti per i commenti!
In effetti ci hanno detto tante volte che ci sarà carenza di medici e che noi bene o male finiremo tutti col trovare un posto da qualche parte... anche se poi a vedere le specializzazioni l'impressione è che i posti siano davvero pochissimi.
Il test di ammissione in effetti secondo me va molto a fortuna ed è un po' ingiusto. Però se uno studia come si deve secondo me è fattibile specialmente a Roma o in atenei grandi dove i punteggi minimi non sono tanto alti.
Simone
Cacchio, oramai dovresi farti pagare per dispensare consigli del genre, vedo che lettere così fioccano di continuo :-P
Dama: eh, finirà che invece del dottore farò quello che dà i consigli... ma che professione è? ^^
Simone
Sarà veramente voglia di diventare medico o paura di non riuscire ad affrontare il rutilante mondo del lavoro con in tasca una laurea in comunicazione, che purtroppo non riesce ad offrire un lavoro sicuro ed immediato? Comunque il consiglio è sempre quello di seguire le proprie inclinazioni, per essere soddisfatti qualunque cosa si faccia. Io mi trovo ora ad affrontare quel periodo postlaurea sempre complicato per gli sforzi, la ricerca di un lavoro, ed ho sfogato le mie impressioni, condivise sicuramente da molti altri neolaureati, in queste illustrazioni umoristiche
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