22/11/11

L'internato a Urologia.

Noto ingegnere chirurgo romano.
Il tirocinio a Urologia mi sta distruggendo:

Dopo ripetute prove di trial&error e complessi calcoli fisico-matematici, ho posizionato la sveglia alle 7 meno 5: che per qualcuno sarà giorno inoltrato, ma per me è 5 minuti prima di troppo presto.

Se arrivi in reparto alle 8 spaccate trovi la stanza degli studenti aperta e ti puoi cambiare in tempo e ok. Se arrivi alle 8 e 5 becchi qualcuno che sta ancora uscendo e ok. Alle 8 e 10 devi già andare in reparto a cercare uno specializzando che ti lasci la chiave perché la stanza è chiusa e non puoi mica lasciare lo zaino sul letto di qualche paziente e ok. Alle 8 e 15 il giro visite è già finito, per cui insomma tanto valeva che ti svegliavi un'ora dopo che almeno non facevi tutta 'sta storia che hai sonno e tutto il resto. E ok pure qua.

In genere rimango in reparto fino alle 10 e mezza. Poi vado a lezione fino alle 2, e diverse volte dopo pranzo ho anche delle cavolo di lezioni aggiuntive simil-tirocinio fino alle 5... e poi secondo loro dovrei pure studiare. Vabbé.

Diciamo pure che un'ottima ragione per scegliere Medicina Interna è che il giro visite è alle 9, che poi magari a uno della Medicina Interna non gliene frega niente però vuoi mettere a poter dormire 1 ora di più per tutta la tua vita lavorativa? Non per niente è una specializzazione ambitissima.

E confesso che i primi giorni questa Urologia non mi stava piacendo un gran che. Non mi stava piacendo un gran che proprio per niente. Un po' perché è tutta chirurgia e io della chirurgia ancora c'ho troppa strizza, un po' perché insomma non è che l'urologo abbia questa fama di scienziato nobile quanto un neurochirurgo o il tizio che faceva la modifica alla Playstation quando facevo ingegneria. Non mi piaceva proprio un po' anche perché sembra che tra specializzandi e professori non ti si fili davvero nessuno e non vedano l'ora che ti laurei così ti specializzi in qualcos'altro e ti levi di torno, che tanto lì non entrerai mai. Al massimo una volta ho trovato uno che mi ha spiegato tutto un intervento di chirurgia complicatissima... ma poi ho scoperto che era uno studente dell'anno dopo del mio e insomma, magari non era il caso di prendere tutti quegli appunti.

Però, dicevo, questo solo i primi giorni. Poi ho capito che nessuno ti si fila troppo ma nessuno nemmeno si scoccia più di tanto se gli domandi qualcosa. Non ti dicono: vai lì e fai questo che così sai dove andare e cosa fare, però se prendi e vai e entri in qualche sala o ambulatorio non succede nemmeno che ti cacciano. È come se fossi uno dello staff a tutti gli effetti, solo senza particolari compiti, impieghi né doti carismatiche che impongano agli altri la particolare esigenza di pensare a quello che stai facendo te.

E insomma, il primo impatto non è stato semplice, ma poi ho iniziato a sentirmi un po' più a mio agio e ora che l'internato è quasi concluso addirittura un po' mi dispiace, che quasi quasi iniziavano a starmi pure simpatici.

Da un punto di vista dell'idea di imparare a fare il dottore (che era la base dalla quale mi pare di essere partito) tra sala operatoria, ambulatorio, endoscopie e medicazioni varie ho visto un bel po' di cose ma non è che - da solo - abbia fatto chissà che. Non che non sia soddisfatto o altro: non è che arrivo io del quarto anno, e dopo 3 giorni pretendo che mi mettano in mano il bisturi. Ci mancherebbe altro, e io i bisturi meno li vedo e meglio sto che poi finisce pure che mi sento male. Ma riuscire a impratichirsi realmente per quello che riguarda l'aspetto pratico è davvero faticoso: essere alle prime esperienze carica ogni cosa di un fattore emotivo enorme, e c'è la difficoltà aggiuntiva del doversi trovare nel posto giusto e con le persone adatte disposte a insegnarti.

E credo sia un po' il rischio di tutti gli studenti in Medicina, quello di laurearsi senza le abilità pratiche basilari. Cioè: se davvero vuoi, finisce che ti laurei senza che in reparto tu ci abbia mai neanche messo piede. Ma questo è un discorso bello corposo, e lo affronterei più volentieri a parte, un'altra volta. Quando magari ho un po' meno sonno.

Dopo questo internato in Urologia, comunque, inizierò quello in Gastroenterologia. Cioè lo inizierò dopo, nel senso che tra Dicembre e Agosto prossimo dovrebbero chiamarmi per andare lì 2 settimane. Almeno è un indirizzo medico e non chirurgico, che di sale operatorie per un po' non voglio troppo sentirne parlare.

E speriamo davvero che lì, il giro visite, sia almeno alle 9.

Simone

2 commenti:

Dama Arwen ha detto...

Premesso che non hai ancora trovato la "tua" specializzazione, e pemesso che sono una che non ama alzarsi presto, ala mattina, specie in inverno col freddo (anche se credo che a Roma sia molto diverso il concetto di freddo), il lato positivo è che iniziare alle 8.00 FORSE ti consente di spostarti più velocemente, senza troppo traffico!

Vaneggio???

ATNO ha detto...

No, niente, la foto e la sua didascalia sono fantastiche! xD