02/02/12

ACAB - All cops are bastards. Opinione personale (e spoilerantissima).

Ieri ho visto questo film. Dato che era una vita che non vedevo un film decente al cinema, dico due parole (due) a riguardo.

Nel film i poliziotti sono - in linea di massina - dei violenti esaltati che picchiano chi gli pare e poi si coprono a vicenda, facendola sempre franca.

I "nemici" dei poliziotti sono o degli idioti senza cervello e senza volto descritti più come zombie che esseri umani (i poliziotti li chiamano, amichevolmente, "le merde"). Oppure criminali, spacciatori e delinquenti oppure ancora dei gruppi estremisti razzisti e violenti.

Gli immigrati (sempre nel film, ovviamente) si approfittano delle situazioni nel migliore dei casi. Nel peggiore spacciano, picchiano, rubano e violentano.

I politici sono dei cazzari corrotti che fanno promesse ma poi non fanno nulla, salvo poi mandare i poliziotti a farsi massacrare inutilmente soltanto per far fare bella figura al governo.

Essere onesti significa farsi fregare, pugnalare gli amici alle spalle, rimanere da soli contro uno stato che ti abbandona totalmente e tutto sommato l'onestà comprende anche una grande fetta di ipocrisia.

In questa ambientazione così estremizzata (nessuno spero crede davvero che gli immigrati siano tutti criminali o che la gente va allo stadio solo a fare a botte) nessuno dei protagonisti è chiaramente buono o cattivo ma vengono proposte situazioni e temi complessi nelle quali è difficile schierarsi completamente.

Unica nota un po' stonata - a parere mio - è il riferimento al G8 di Genova e agli avvenimenti della Diaz: i personaggi sarebbero i colpevoli di quegli eventi drammatici, arrivando anche a fare un'autocritica a riguardo (definendo la cosa come "la più grande cazzata della nostra vita") salvo però - appena 10 minuti dopo - massacrare senza pietà una banda di adolescenti colpevoli di aver ferito uno di loro. È insomma un po' come se in realtà quelle situazioni e le riflessioni successive non fossero parte del reale vissuto dei protaginisti, ma solo un tentativo poco riuscito di riallacciare il film alla realtà italiana.

Ancora, forse complice un budget non proprio elevato, le scene di guerriglia urbana (che ci si aspetterebbe in quantità, visto il film) non sono molte o particolarmente spettacolari, e nella seconda parte del film c'è un calo di tensione dovuto forse alla mancanza di un filo conduttore più forte che riunisca le vicende dei singoli protagonisti.

Tirando le somme, la forza di questo film è portare lo spettatore a riflettere sulla violenza e sulle ingiustizie che ci circondano, senza dare allo stesso tempo alcuna soluzione semplice o scontata. E da questo punto di vista, nonostante i difetti che ho accennato, penso che si possa considerare una pellicola interessante e discretamente riuscita.

Simone

1 commento:

Ariano Geta ha detto...

Non l'ho ancora visto, ma in un paese come il nostro in cui da due anni si sfornano solo commedie, di cui molte veramente volgari e inutili, va elogiato il solo tentativo di aver provato a fare qualcosa di diverso dai soliti cliché.