06/09/12

Studiare Fisica dopo i 30 anni: ma poi, quali possibilità lavorative?

Maxwell studiò Fisica a 16 anni, dimostrandone 80.
Ciao Simone,

mi chiamo Arturo, e scrivo per chiedere un consiglio a te e agli altri amici del blog. Il tema come avrai immaginato è un cambiamento alla soglia dei trent'anni.

Sono laureato in Medicina e vorrei iscrivermi a Fisica. Il punto è che ho iniziato medicina con l'intenzione di lavorare come medico, ma l'attività in ambito clinico-chirurgico non fa per me a causa di un eccessivo coinvolgimento con la sofferenza del paziente.

Ho ripiegato in un ambito di ricerca biomedica, senza troppa convinzione e senza un grande interesse, e nel corso del tempo mi sono sentito sempre più alienato da quello che facevo. Così è nata l'idea di fisica. Un sogno nel cassetto da quado ero liceale.

Il desiderio sarebbe quello di occuparmi di ricerca nel campo della fisica teorica, delle alte energie e materie affini. Sono consapevole, però, delle difficoltà di impiego. E immagino anche che, se pure gli studi di fisica andassero bene, le prospettive di lavoro si concentrerebbero nel campo della biofisica, un settore molto simile a quello dove già lavoro e in cui non sono soddisfatto.

Le domande che ti vorrei porre riguardano anzitutto la sede dove studiare: io avrei preso in considerazione Roma Tor Vergata, Roma La Sapienza, Pisa e Trieste. Ho consultato le classifiche pubblicate da alcuni quotidiani, ma avrei piacere di un tuo giudizio: ritieni siano tutte buone facoltà? Qualcuna è migliore delle altre? O sono equivalenti per qualità dei docenti, rapporti internazionali e sbocchi lavorativi?

La seconda domanda riguarda gli sbocchi lavorativi: sono alla soglia dei trenta. Se tutto dovesse andare bene, mi laureerei intorno ai trentacinque. Quali pensi siano le opportunità di carriera? Sarebbero soltanto in settori al confine tra medicina e fisica? Oppure pensi che esistano possibilità anche nel mondo accademico e nella ricerca, in campi quali fisica teorica, cosmologia, fisica delle alte energie, insomma in ambito di fisica "pura"?

L'ultima domanda riguarda l'opzione di studiare all'estero, in Gran Bretagna. Potrei andare in una buona università, tra le prime dieci del Regno Unito nel ranking di fisica. Pensi ne valga la pena? Oppure la formazione e le opportunità che ti offre una buona università italiana sono simili?

Come ti ho già accennato, il mio desiderio sarebbe quello di dedicarmi a un ambito di ricerca nel campo della fisica teorica, fisica delle alte energie, e affini.

Ti ringrazio delle risposte che vorrai darmi, così come tutti i lettori che lasceranno i loro commenti. In particolare, sarei lieto se qualche fisico mi facesse avere il suo parere.

Arturo

PS: Il tuo post sull'esame di fisica a ingegneria era uno dei più divertenti.

30 commenti:

Simone ha detto...

Ciao Arturo!

Sbocchi lavorativi in Fisica perdonami ma che io sappia non ce ne sono. Credo si debba andare all'estero o pregare per qualche contrattino di ricerca.

Se hai un'idea di come "unire" le tue due lauree (medicina e fisica) vedi tu, io il medico lo vedo in ospedale e il fisico davanti al computer... probabilmente saresti un ottimo ricercatore in un ambito biomedico, questo sì, ma FISICA è forse l'unica materia che con la Biologia non c'entra proprio nulla perché vedrai che la Fisica dice una cosa e poi però la Biologia fa come gli pare. Però forse proprio questo contrasto ti porterà ad avere idee particolari e innovative, chi può dirlo?

La laurea in Gran Bretagna potrebbe avere più sbocchi... all'estero i laureati italiani sono spesso più stimati, e con 2 lauree forse proprio lì ti offrirebbero più possibilità lavorative.

Qua detto francamente con 2 lauree sei un medico e un fisico ma nessun concorso e nessuna università concepisce che si abbia una formazione "superiore".

In una università privata estera invece se fai un colloquio e dimostri più conoscenze sicuramente sono considerate.

Comunque se ti interessano determinati ambiti della Fisica come dici, vedi dove sono i laboratori e istituti di ricerca più appetibili e punta a quelli anche come facoltà e vicinanza.

Io il medico che studia Fisica lo vedo come un dottore che poi si appassiona a determinate cose perchè come medico - detto brutalmente - lavorerai 1000 volte più facilmente e con più rispetto e guadagni e successo che come fisico, specie in Italia.

La cosa buona è che rispetto a quando studiavi Medicina vedrai che non avrai la rottura delle frequenze e dei tirocini e probabilmente potrai continuare a lavorare mentre studi... solo che la difficoltà degli esami sarà maggiore al punto che una buona fetta del corso abbandonerà perché è troppo difficile.

Scusa se sono stato un po' drastico, ma la mia è solo una opinione non prenderla come oro colato!

Simone

emma ha detto...

Quando chiesi a mio padre come riuscivano i pipistrelli a mangiare di notte mi parlò dei vettori.
Quella che lui considerava casa era l'ENS di Parigi. Genialità, tradizione e innovazione. C'è un esame molto selettivo, ma una volta dentro,finisce ogni preoccupazione,dopo la laurea non devi cercare, ma solo scegliere.

Altro non conosco, quando ho scelto l'ateneo ho scartato la Sapienza nonostante mi fosse più vicina, perchè l'orario delle lezioni presentava dei buchi e si vagava di aula in aula. Dove sono ora è più organizzato, stessa aula, lezione al mattino,laboratori funzionanti, avvisi via mail, però mi riferisco a medicina...

Ti lascio con questa nota:
Sdraiato sulla spiaggia puoi osservare il sole che tramonta, e appena scompare dietro l'orizzonte, se ti alzi in piedi puoi avere una replica del tramonto.

Studiare Fisica a 30 anni sta a te ma se facendo l'esecizietto sulla spiaggia rieci a ricavare il raggio della terra...la Fisica ti sta corteggiando...

Guiski ha detto...

La mia opinione è che hai in mano la laurea migliore che esista non solo in Italia ma al mondo.
Assolutamente non iscriverti a Fisica piuttosto cerca un master, corso di formazione, un dottorato che possano unire i tuoi due interessi. Penso a medicina nucleare, penso a studi per migliorare le macchine usate in radiologia (risonanza, tac, raggi x, ecografia).
Se ti iscrivi a Fisica ti faranno fare i laboratorietti con il pendolo, la resistenza e tutte quelle cosine da bambino 1

Reporterlombardia ha detto...

Chi si laurea in fisica ha buone opportunità di lavoro, anche in Italia, ma inserirsi come neolaureato a 35 anni non sarà semplice. Altra cosa è se si affrota un ramo della fisica con l'ottica di avviare un'attività in proprio, ma mi pare che non sia questo il caso. Consiglio di cercare un ramo della medicina che possa andare il più possibile vicino alle proprie attitudini, o a cambiare vita con percorsi che richiedano meno anni di formazione e inserimento. La cosa migliore, però, è sentire qualche laureato in fisica e qualche docente, per capire com'è il settore.

Anonimo ha detto...


Il punto è che vorrei chiudere con medicina. Soluzioni come radiologia, medicina nucleare o cose affini non mi attirano.

A.

Eddy ha detto...

Anche io avrei voluto chiudere con medicina, soltanto che arrivati alla soglia dei 30 anni abbandonare tutto per imbarcarsi in un nuovo percorso lavorativo e di vita diventa un pò azzardato secondo me. Anche disponendo di ulteriori risorse in termini di sotengno economico,supporto familiare etc. Per quanto brillantemente e rapidamente uno possa laurearsi superati abbonbantemente i 30 diventa veramente difficile trovare un lavoro. Rischieresti di compiere uno sforzo colossale per poi rimanere incompiuto su entrambi i fronti. Poi se le tue risorse sono tali da poterti permettere un tale azzardo questo è un altro disocorso. Tuttavia sulla base delle informazioni che hai scritto nel post potresti affrontare la situazione che mi sembra di capire molto simile alla mia adottando queste soluzioni più verosimili:
1) scegliersi un percorso di carriera non clinico ma affine alla fisica: esiste la scuola di specializzazione in fisica medica che mi sembra ma devi informarti meglio sia accessibile anche ai medici
2) Soluzione " alla Simone" non abbandonare completamente il tuo precedente percorso lavorativo ma impegnarti quel minimo che ti garantisca un minimo di sostentamento (lavorare in guardia medica come reperibile una tantum, lavorare nell'ambito della ricerca biomedica etc) ed iscriverti a fisica lasciandoti l'opportunità di coltivare il tuo sogno.

Anonimo ha detto...

Ciao Eddy, grazie per i tuoi suggerimenti. hai compreso appieno la mia situazione. Valuterò quello che dici. Ciao

A.

Anonimo ha detto...

Eddy, posso chiederti dettagli sul tuo percorso? Grazie

A.

Anonimo ha detto...

E grazie ancora Simone per lo spazio che hai creato e che consente a me e a altri di confrontassi e chiarirsi.

A.

Simone ha detto...

Ma grazie a voi che mi "riempite" il blog... che studiare da solo è un po' triste! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, mi chiamo Francesco digito da Bari e ho 22 anni. Non ho potuto fare a meno di notare che non sono l'unico ad avere le idee un po' confuse, non che sia consolatorio come fattore ma se non altro aiuta a capire alcune dinamiche di pensiero. Io onestamente ho provato già ben quattro facoltà e francamente non ho ancora capito cosa mi convenga fare o forse peggio cosa mi potrebbe realmente piacere. Ho provato nell'ordine cronologico: economia, scienze naturali, scienze biologiche e ingegneria energetica (a Roma). Son dovuto tornare da Roma per via del fatto che non riuscivo proprio a studiare. In realtà il mio sogno sarebbe quello di entrare a Medicina ma dopo ben tre tentativi fallimentari ci ho rinunciato, nonostante all'ultimo abbia letteralmente sfiorato l'obiettivo. Oggi tornato a Bari da poco non so proprio cosa scegliere. sono anche io appassionato di Fisica teorica, delle alte energie e delle particelle, però temo di non trovare lavoro e sto pensando di iscrivermi ad Ingegneria, probabilmente elettrica o meccanica. Anche se il pallino di Medicina resta. Cosa mi consigliate?

Anonimo ha detto...

@anonimo.
Sei molto giovane e hai tutto il tempo per iniziare una nuova facoltà. Io ti consiglio di scegliere la materia che maggiormente ti affascina, perché problemi e ostacoli li incontrerai dovunque, però se fai quello che ti piace sarai in grado di superarli. Difficoltà lavorative ci sono un po' in tutti i campi, però se uno è appassionato di una certa materia è disposto anche a sacrifici, a inventarsi un lavoro e accontentarsi di posizioni, magari meno retribuite e prestigiose, che però gli consentano di fare quello che lo gratifica.
A.
Ps cercavo consigli, sono arrivato io a darne.. :)

Eddy ha detto...

Caro Arturo se vuoi conoscere la mia storia ci deve essere più di qualche post precedente di Simone in cui ne ho già parlato. Se non sbaglio nenache troppo remoto. Mi firmo sempre come Eddy. Prova a cercare ;-) Saluti

Simone ha detto...

Anonimo: io ti consiglio di scegliere una cosa e portarla fino alla fine! Cambiare facoltà ogni anno non serve a nulla prenditi una laurea qualsiasi e intanto riprova il test per medicina. Però non fare che dopo 1 anno cambi pure quella eh!! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Concordo con il suggerimento di Simone in merito alla necessità di non cambiare ogni anno facoltà. Per questo motivo, rinnovo il mio invito a scegliere la materia che nel complesso maggiormente ti affascina. In ogni facoltà troverai difficoltà e lati negativi, ma sta a te capire quale sia la tua strada, quella in cui potrai superare anche le difficoltà e gli ostacoli con coraggio e determinazione in vista di un obiettivo più alto. E l'obiettivo più alto potrà essere, ad esempio, il lavoro o la professione che andrai a svolgere, l'interesse per la materia (accettando che dovrai studiare e sostenere esami ostici o che magari non ti interessano particolarmente). Se Medicina è quello che più ti piace, come dice Simone, riprova i test il prossimo anno. Nel frattempo, scegli la facoltà che sta al secondo posto dopo medicina.
Mi permetto di dirti due cose: la prima è che ti devi considerare fortunato, perché non solo hai la possibilità di studiare all'università ma anche di cambiare indirizzo. Molte persone sono costrette dalle necessità, economiche e non, a completare un percorso che avevano scoperto non essere il migliore per loro. Perciò, ripeto, ritieniti fortunato.
La seconda considerazione riguarda il tuo sogno di Medicina. Ti invito a analizzarlo bene. E' veramente quello che vuoi fare? Oppure è un sogno vago: l'anno prossimo entri e poi dopo un anno cambi come nel caso delle precedenti facoltà? Se ti occorre valuta anche la possibilità di fermarti un anno a riflettere bene per poi ripartire!
Comunque ascolta i consigli di tutti e poi decidi con la tua testa e il tuo cuore. Ciao e in bocca al lupo A.

Anonimo ha detto...

@ Eddy

Ciao Eddy! Ricordi su quale post di Simone hai lasciato i tuoi commenti? Ti ringrazio, ciao A.

Eddy ha detto...

Nonappena ho un pò di tempo te lo trovo o ti riassumo qualcosa su di me..;-)

Anonimo ha detto...

@ eddy
Grazie Eddy! Aspetto di sentirti presto, ciao! A.

QuintaDimensione ha detto...

Salve, mi chiamo Roberta.
Ho notato che il post è vecchio di qualche mese ma provo comunque a scrivere un commento. L'ho trovato cercando su google qualcosa che riuscisse ad alimentare il mio sogno nel cassetto. Finito il liceo ho provato a scrivermi a fisica ma prima ancora di iniziare le lezioni entrai nel panico e decisi di abbandonare. Dopo qualche settimana mi iscrissi ad economia. Oggi, a distanza di 6 anni, sto concludendo la magistrale di economia e inizio a darmi da fare per trovare un lavoro con la laurea ottenuta e di cui, in fin dei conti, non mi sono mai pentita.
Però la fissa di iscrivermi a fisica non mi è mai passata. Vorrei iscrivermi e prendermi almeno una triennale per soddisfazione personale. Leggendo il post di Arturo mi sono rincuorata. Vorrei sapere, se legge, cosa ha deciso di fare alla fine. Io se riesco ad iscrivermi vorrei prendere il corso di astrofisica alla sapienza.

Simone ha detto...

Sarebbe interessante sapere cosa ha fatto Arturo. Chissà se tornerà da queste parti a leggere? In caso in futuro pensavo di fare dei post per chiedere a chi ha partecipato a queste "esperienze" di dirci come sono andate le cose.

Insomma pazienza... ce la faremo! :)

Simone

Francesco ha detto...

Sarà anche anacronistico rispondere dopo 1 anno e mezzo circa, ma è più forte di me.
Sono un medico anche io e vorrei intraprendere gli studi fisico/matematici per un mio personale interesse sin da liceo, ma senza alcuna velleità "carrieristica", bensì solo per semplice diletto intellettuale unito alla passione per l'astronomia e l'ottica in generale.

Da medico, mi suona strano che tu abbia abbandonato l'idea della professione per la tua tendenza eccessiva all'empatia con la situazione del paziente che hai di fronte. Tuttavia se è questo il vero motivo e d'altro canto se nutrivi la passione per la fisica, bè perdonami ma significa che non hai scandagliato abbastanza tutte le possibilità offerte dalle "moderne" branche della medicina!
A mio avviso hai fatto male a buttarti nella ricerca medica per questo motivo, senza valutare le possibilità che ti dicevo prima.
Non mi dilungo più: quello che voglio dire è che c'è una branca medica fatta quasi "su misura" per te e questa è LA RADIODIAGNOSTICA (nota ai più come radiologia, termine tuttavia restrittivo).
A questo punto potrai dirmi che non hai passione per le radiazioni ionizzanti, la Tomografia Computerizzata, il fenomeno della risonanza magnetica nucleare (RM), gli ultrasuoni (ecografia)oppure che l'università non ha fatto nulla per farti appassionare a tale materia..... ma ti assicuro che se il problema è il contatto "empatico" ma aggiungo anche "fisico" con il paziente, allora questa stupenda branca medica è perfetta, unita poi agli studi fisici !!!
Peccato non averla considerata.
E' una branca che negli ultimi decenni ha avuto un impulso eccezionale e un ruolo sempre più centrale in tutta la medicina e il mestiere del radiologo ormai gode di un prestigio senza precedenti e soprattutto è sicurissimo sia lavorativamente (non è passato neanche un mese dalla mia specializzazione e già lavoravo) sia da un punto di vista della saluta (orma l'esposizione alle radiazione è solo un vecchio ricordo; tuttavia questo retaggio ci permette di avere 15 giorni di ferie annue in più rispetto a tutti gli altri medici).

Parola di un semplice ma realizzato RADIOLOGO.
Che vorrebbe fare Fisica per diletto...

SALUTI

Simone ha detto...

Francesco: grazie per il contributo, anche dopo 1 anno e mezzo è sempre interessante leggere nuove opinioni!

Fisica per diletto... perché no? Tanto non hai il problema di trovare lavoro o laurearti di corsa o altro. Iscriviti all'università e inizia a studiare le prime materie :)

Grazie e in bocca al lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

Che dire...allora non sono solo io, solo che io ho fatto prima Fisica più specialistica in Biofisica e poi Medicina. Ora mi sto preparando per la specializzazione in Medicina. Il mio dubbio scegliere tra Medicina Nucleare e Radiodiagnostica. Per come stanno le cose forse sarà più facile entrare in Medicina Nucleare ..ma poi come sbocchi lavorativi non tanti.

In bocca al lupo!!
Ramy

Anonimo ha detto...

Io sono al secondo anno di medicina. ho difficoltà a fare semplici operazioni matematiche a mente (non riesco mai a calcolare il resto), non so bene le tabelline, ma ho avuto 9 in matematica e 10 in scienze. c'è da considerare però che ho fatto il classico tradizionale. sono sempre stata invece molto brava in italiano. sono di animo poetico e tragico e sono estremamente analitica e molto intuitiva per quanto riguarda le questioni filosofiche, storiche e psicologiche. non ho una buona memoria. amo le lingue, ma più che nel parlare, sono brava nella tradurre per iscritto, anche lingue antiche (comunque su latino e greco mi attesto solo sull'8 in pagella). dopo il liceo avrei voluto seguie lamia indole e fare lettere classiche o filosofia. ma per questioni di occupabilità (e anche per passione per la chimica) ho optato per medicina. non ho superato il test e ho fatto biotec. lì ho dato tutti gli esami, tranne analisi e fisica, che mi hanno oltremodo affascinato, ma a cui non ho dato la priorità, poiché non propedeutiche a medicina. ho amato anche la chimica organica, probabilmente a causa del docente, e a quell'esame ho avuto 28. non mi ha affascinato la biologia e a genetica ho preso solo 23. l'anno dopo sono entrata a medicina, dove le cose non sono andate benissimo: ho dato tutti gli esami del primo, ma con voti bassi (fisica 19). non sono stata decisa nel studiare in questo secondo anno di università.poi non ho un gran metodo di studio, sono lentissima e ho bisogno di schematizzare tutto e approfondire molto. non vado mai sicura all'esame. non ho una buona parlantina. ora sono al secondo anno di medicina, terzo di univesità (però sono anticipataria) e dovrei cominciare anatomia, ma la materia non mi incuriosisce minimamente e il lavoro di medico tanto meno. anche nel ricordare sono lenta. vorrei passare a chimica e fare chimica organica a indirizzo sintetico, oppure darmi alle lettere. io non mi prenderei mai più lauree. anche se ce la potessi fare. perché per me non ha senso. ha senso specializzarsi, il resto è hobby. e un hobby non può essere di qualità. e io amo la qualità, anche se scegliere una facoltà che non piace e per cui non si è portati implica rinunciare alla qualità. la ricerca in campo biologico non mi affascina... però non ho tempo di capire se e cosa fare ...perché devo studiare e rimanere al passo e di qualità.. e soffro e perdo tempo! diventerò come voi, nel migliore dei casi... :'(

Marco ha detto...

Ciao a tutti! Ho letto moltissimi post su questo argomento (Fisica o Medicina, cambiare facoltà o mestiere o meno) e nonostante questo mi sorprende sempre quante persone ci siano che condividono i miei stessi dubbi e aspirazioni. Ovviamente muoio dalla voglia di sapere cosa avete fatto in questi anni, soprattutto Francesco, Roberta e Arturo perché mi rivedo in quello che avete scritto.

Io ho 22 anni e ho studiato Medicina per due anni, con discreto successo. Mi appassionava non poco la materia ma ho sempre avuto un’ossessione per la Fisica e in particolare l’Astrofisica e la Fisica Teorica (come molti di voi). Non che io ne sappia un’h, ma sono grande fan di fisici come Neil deGrasse Tyson e Lawrence Krauss – se non li conoscete ci sono molte conferenze su YouTube, davvero affascinanti. Per non parlare di Michio Kaku, vi consiglio The Universe In A Nutshell, che poi è il titolo del libro di Hawking fra le altre cose, ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=0NbBjNiw4tk

Per farla breve ho dovuto trasferirmi a Fisica, abbandonando Medicina. Purtroppo però per problemi personali che vanno ben oltre la sola paura del fallimento non ho avuto successo quest’anno, ho studiato un po’ ma non abbastanza, ed è stata una decisione molto sofferta per cui anche quando ho iniziato (fra l’altro a Novembre dell’anno scorso quindi avendo perso parecchie lezioni) non ero affatto ottimista ed ero poco motivato.

A questo si aggiunge il fatto che di tanto in tanto (spesso) mi mancava Medicina. Forse solo perché è sempre stata più facile (almeno per me), forse perché mi sentivo in ritardo di due anni, forse perché questo primo anno di Fisica è stato un fallimento, o forse perché mi piace davvero la Medicina, o magari un po’ di tutto questo. Ho fatto domanda di trasferimento e sono entrato per la seconda volta in Medicina.

Quindi adesso, come un anno fa (quando ho scelto di trasferirmi), due anni fa e tre anni fa (quando invece ho scelto Medicina) mi trovo a dover prendere una decisione, la più difficile della mia vita fino a questo punto: Fisica o Medicina? Ovviamente ogni anno le condizioni cambiano. Se tre anni fa ero un insicuro e ho scelto Medicina perché mi dicevano che avendo fatto il classico non avrei avuto successo in Fisica e non avrei trovato lavoro e le solite cose che tutte le persone dicono sempre, due anni fa l’ho scelta per altri motivi, e un anno fa ho scelto di cambiare perché pensavo che sarei stato più felice. Ora posso iscrivermi al terzo anno in Medicina e continuare da dove avevo lasciato, oppure restare in Fisica e riprovarci nonostante il fallimento di questo primo anno, che sono sicuro non è dovuto al fatto che non capisco la matematica ma a problemi personali e insicurezza.

Cosa fare???? Da un lato vorrei fare come Arturo, laurearmi in Medicina, completare quanto ho iniziato, e poi darmi alla Fisica. Per capirci, mi piacerebbe fare l’esperienza del medico, andare a lavorare in Medio Oriente o dove davvero mancano i medici, ma sono sicuro che non voglio dedicare la mia intera vita a questa professione, perché amo troppo la ricerca scientifica, e soprattutto l’Astrofisica, anche se mi appassionano non poco le Neuroscienze.

Dall’altro sarebbe forse auspicabile iniziare dalla Fisica (continuare in questo caso) perché immagino che più si è grandi più è difficile fare il ricercatore, mentre forse è più facile fare dopo il Medico. Simone, comprerò il tuo libro e non vedo l’ora di iniziare a leggere il blog, mi piace molto come scrivi!
Nel frattempo sono nella confusione più totale, perché mi piacciono troppo entrambe le cose per essere disposto a rinunciare a una delle due, e puntualmente quando ne faccio una, voglio l’altra e viceversa.

Spero che qualcuno sia ancora sintonizzato e abbia un po’ di saggezza da dispensare a un povero 22enne confuso. Grazie :)

Marco

Anonimo ha detto...

Marco scusa, per richiedere il trasferimento a Medicina hai dovuto rifare il test vero? O hai semelicemente chiesto di trasferirsi senza rifare nulla siccome ti iscriverebbero al terzo anno? Comunque sembra banale come consiglio, ma è l'unica cosa da fare: proiettati nel futuro e scegli in base a cosa ti rende felice ora. Le scelte col senno del poi le cambieremmo quasi semare perché nel frattempo cambiamo noi, a 22 anni però non scegliere quello che ti sembra più semplice solo perché è più facile. Puoi ancora sognare e impegnarti per raggiungere quello che vuoi

Marco ha detto...

No non ho rifatto il test ho chiesto un altro trasferimento, in effetti è stato complicato perché fino alla fine non si era capito se potevo chiederlo o dovevo rifare i test ma alla fine è così. Ora mi hanno detto che mi hanno preso ma ancora niente graduatorie :/ dovevano pubblicarle ieri! Non so neanche se spero di avere conferma di essere entrato o meno!

In effetti temo di voler tornare a medicina soprattutto perché ho bisogno di risultati e subito e mi verrebbe più facile. E anche perché per fatti di quest'estate sono entrato in depressione per un po', non ho seguito e si tratta di ricominciare fisica di nuovo in ritardo! Vorrei un fresh new start a fisica, e ho la sensazione spiacevole che l'unico modo per averlo è finire medicina e lasciarmela alle spalle. è come un'ossessione, se non finisco mi resta il pallino. Se potessi tornare indietro per la mia serenità manco farei i test, fisica dall'inizio e buona notte. Se poi volevo fare medicina la iniziavo dopo come Simone.

Marco ha detto...

A proposito di Simone, Simone aspetto con ansia il tuo parere!!

Simone ha detto...

Marco: devo ammettere che mi hai confuso le idee! Prima ti piace medicina, poi fisica, poi medicina, poi di nuovo fisica... :)

Mi sa che preferiresti fare fisica, ma hai trovato più difficoltà. La domanda che devi farti allora è questa: se proseguo con fisica le difficoltà spariranno o è proprio una facoltà che non fa per me? Ancora, chiediti cosa faresti come fisico dopo la laurea, e cosa faresti come dottore. Io odio fare discorsi di convenienza, ma come medico nucleare o specializzandoti in fisica medica forse potresti comunque restare in un campo che ti piace avendo la vita più facile. Però poi scordati matematica, formule eccètera, come medico ti mancherà tutta la preparazione teorica e di fisica e matematica che a medicina non si fa.

Ciao e in bocca al lupo!

Simone

Marco ha detto...

Mmm... Le difficoltà di certo non spariranno, ma penso di potercela fare.
Dopo la laurea di certo continuerei con l'astrofisica. Voglio fare il ricercatore alla fine, e se non dovessi riuscire a farlo per me sarebbe la fine del mondo, non mi alletta proprio la prospettiva di fare (solo) l'insegnante per tutta la vita. Non che ci sia niente di male è che mi piace proprio la ricerca.

Avevo pensato alla medicina nucleare e alla fisica medica ma come Arturo, non mi allettano. La matematica non voglio proprio scordarmela :(( anzi la vorrei imparare.
Ma c'è sempre quel piccolo ma alla fine che mi fa pensare ma chissà quanto ci sto a laurearmi e chissà cosa avrei potuto fare a medicina in quello stesso tempo..:(