02/01/13

Anno nuovo, chiacchiere vecchie.

Buone feste... in Pronto Soccorso!!! :)
Questo capodanno, cioè il primo gennaio 2013, alle 8 e qualcosa di mattina ero già in reparto.

E non è che fosse sta cosa così particolare, visto che c'eravamo io, un altro studente, il mio prof con cui faccio la tesi e uno specializzando... oltre ovviamente a una tonnellata e mezza di pazienti arrivati - come ci si poteva aspettare - nel corso dei bagordi notturni.

Insomma pare che alzarsi alle 7 dopo cenone e botti di fine anno sia la cosa più scontata dell'universo, almeno per dottori e tirocinanti e persone che amano un po' troppino divertirsi e festeggiare.

Come sempre andare in reparto mi è piaciuto, e il tempo è volato senza che quasi me ne accorgessi. Segno questo molto positivo, anche se i dubbi sul cosa come quando e perché per il dopo laurea iniziano a farsi sempre più logorroici e non passa giorno che non mi domandi se quello che sto facendo continuerà a piacermi anche dopo o se dovrei continuare a valutare altre specializzazioni o altri ambiti.

A me in linea di massima non piace l'idea comune a tutti gli indirizzi medici di fare molto nel dettaglio e nello specifico una cosa, tralasciando completamente tutto il resto. Anche nella medicina d'urgenza - che resta un settore alquanto vasto rispetto ad altri - la divisione totale tra le diverse tipologie di medico che lavorano in pronto soccorso mi dà un po' fastidio:

All'ingresso del pronto soccorso, i pazienti sono smistati dagli infermieri o ai chirurghi (in genere chirurghi generali) o ai clinici (che sarebbero i medici di urgenza). Un chiurgo d'urgenza insomma non vede mai pazienti con insufficienza respiratoria o infarti o problemi renali eccetera, e un medico d'urgenza non vede mai traumi o addomi acuti o sanguinamenti eccetera eccetera ed eccetera ancora. Non li vede non nel senso che visita il paziente, si rende conto che c'è bisogno di uno specialista adeguato, e affida il caso al collega più adatto: non li vede proprio nel senso che sta in un'ala completamente separata dell'ospedale, e non ha neppure idea della loro esistenza.

Che a me sta benissimo fare solo la mia parte, visto che nessuno può saper fare tutto. Ma volendo io fin dal principio diventare bravo (nei limiti del possibile) nella diagnosi e nell'inquadramento dei pazienti nella loro interezza almeno fino a questo momento questa Medicina d'Urgenza mi pare comunque una specializzazione un po' monca. Non che le altre specializzazioni lo siano meno: è tutto un po' così, a parte la medicina di base che però non si può frequentare nel corso degli studi, e sceglierla dopo vuol dire rinunciare a tante cose col rischio poi di finire in qualche posto del cavolo a firmare ricette per pazienti che nemmeno guardi in faccia.

Insomma, vabbe', di queste cose ormai parlo sempre e temo che se ne parlerà ancora. Ma tanto di che altro dovrei parlare... degli esami?

Ecco qui allora: il 14 Gennaio ho la prova pratica (nome fantasioso per chiamare uno scritto) di Anatomia Patologica. Sto studiando abbastanza, ma è un esame di quelli un po' rognosi (leggi: mi fa schifo) dove devi impararti a memoria elenchi di nomi su elenchi di nomi, per cui la fine tragica e piena di dramma umano dell'esame è sempre in agguato.

Ma non avevo già parlato anche di questo? Mi sa di sì, e mi dispiace che gli ultimi aggiornamenti siano così a senso unico... ma se da un lato l'inizio di un anno può dare l'idea di grandi cambiamenti, dall'altro lato se gli esami sono a gennaio/febbraio ovviamente per me non è cambiato davvero nulla e tante cose nuove non potevo dirvi.

La sensazione è che questa cosa della specializzazione o della pratica più "allargata" presto o tardi si sbloccherà, e potrò parlarvi di quello. Ancora prima o poi finiranno gli esami e inizieranno i corsi nuovi, e parlerò di altre materie e altri tirocini.

Ma finora il 2013 è uguale al 2012, e i discorsi sono questi. Spero magari di ricevere almeno qualche commento nuovo... o che non vi annoierete troppo a leggere queste righe. In ogni caso buon anno, e buon inizio/proseguimento anche a voi.

Simone

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Nuovo

Anonimo ha detto...

Nuovo 2

Simone ha detto...

Vabbe' i commenti anonimi non valgono che potreste essere 1000 persone oppure sempre lo stesso... l'Anonimo è sempre lo stesso dello scorso anno e di quelli prima, e per me vale come 1 :)

Simone

Anonimo ha detto...

Buon anno caro collega.
Ti dico che anche io ho la mania dell'olistico per cui per ti rappresento un mio progetto. Oltre a frequentare medicina interna (o l'affine medicina d'urgenza) vorrei farmi una settimana al mese in chirurgia generale dove, ovviamente, non ho nessuna intenzione di specializzarmi, però si possono imparare cose interessanti, come le suture o la semeiotica chirurgica ( se ancora la si fa).
roberto

Simone ha detto...

Roberto: ho un'idea del genere anche io... magari chiederò di frequentare anche chirurgia d'urgenza, che tutto sommato sarà al box accanto o chirurgia generale come dici tu. Anche io ero in dubbio su Medicina Interna che tutto sommato è simile all'urgenza... per cui insomma siamo molto sulla stessa linea. Tienimi informato così magari mi dai qualche consiglio!

Simone

Anonimo ha detto...

Ti farò sapere. Qui a Napoli ( sono di Napoli) chirurgia d'urgenza è un gran casino (spesso sparatorie) per cui è difficile che ti fanno frequentare ( non vogliono gente tra i piedi) e per tal motivo penso a chirurgia generale che è un po più tranquilla. A volte ho proprio nostalgia della medicina di una volta e di quei medici che passavano come niente da un ictus ad una lussazione senza temere il medico legale. Sarebbe bello recuperare un po dello spirito di quei vecchi medici! Comunque ti consiglio di tentare di frequentare anche chirurgia ( esami permettendo). Ah, sono un tuo grande ammiratore.
Roberto, quello di prima.

Simone ha detto...

Roberto: io ho già frequentato un po' urologia... la cosa che mi pare strana è che siamo noi studenti a doverci "inventare" un modo per imparare più cose. Fosse solo per i professori staremmo tutti fissi in un singolo reparto imparando 3-4 cose e ignorando tutto il resto, ma che sistema del cavolo! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente. Questa è l'Italia!
Roberto

Unknown ha detto...

Simone,
innanzitutto Buon Anno.E' triste però constatare come dopo alcuni anni dalla introduzione della Scuola di Specializzazione in Medicina d'emergenza i malati vengano ancora etichettati come "medici" e "chirurgici". Chi lavora in pronto soccorso dovrebbe essere in grado di gestirli entrambi come nella stragrande maggioranza dei paesi europei, negli Stati Uniti e in diverse parti d'italia.
Un caro saluto e complimenti per il tuo blog
Carlo

Simone ha detto...

Carlo: buon anno anche a te! La situazione è questa, ma forse ci sarà qualche cambiamento una volta che i medici d'urgenza saranno un po' più numerosi e che i ruoli all'interno del pronto soccorso saranno più definiti.

Ma io intanto come faccio a fare pratica in un ambito più 'globale' e forse più vicino a quello che potrebbe essere il mio lavoro futuro? Io non lo so, e sto un po' in difficoltà nel chiarirmi le idee da questo punto di vista.

Simone

Unknown ha detto...

Simone, più che una questione di numeri è una questione di mentalità.In italia ci sono diversi posti dove il medico d'urgenza è una realtà. Spostarsi può essere difficile ma conoscere altre situazioni è sempre utile da un punto di vista formativo.Potrai magari prendere in considerazione questa opportunità dopo la laurea.

Simone ha detto...

Grazie... infatti hai ragione. Intanto metto la laurea come priorità, e poi vedrò col tempo per tutto il resto.

Simone

Dama Arwen ha detto...

Buon Anno!
Con tutto l'amore che possa avere un medico per il prossimo, spiegami come si fa a lavorare in un pronto soccorso la notte/mattina di capodanno, magari a soccorrere i dementi che si son fatti saltare in aria qualche arto con i "botti" illegali.
A me non va giù che coi soldi pubblici si curino gli stolti eccoooooo.
Ok, voglimi bene anche se inizio la mia prima risposta del nuovo anno a un tuo post in tono tanto cinico, ma oramai mi conosci, veeeeero?

Simone ha detto...

Discorso già affrontato con altre persone:

1) io sono matto.

2) una grossa percentuale delle malattie è causata dalla noncuranza dell'ammalato per cose banali. Tipo mangiare e bere anche se si è sovrappeso, fumare, fregarsene della prevenzione e fare cose stupide e pericolose come in questo caso (ma non solo) sparare i botti.

3) io sono così. Cioè io faccio cose assurde tipo ubriacarmi o iscrivermi all'università a 33 anni o anche di peggio... per cui vorrei personalmente essere aiutato e tutto sommato è una ruota che gira.

In realtà potrei continuare ma mi sa che ci scrivo un post! E comunque ti voglio troppo benissimo :)

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, ho scoperto il tuo blog per caso facendo ricerche sulla scelta tra ingegneria e medicina, proprio perché io sono orientato verso quest'ultima. Ho provato a cercare in ogni dove il blog, di cui ti faccio i complimenti, ma non trovo le tue motivazioni che ti hanno fatto passare da ingegnere a voler indossare il camice. Hai trovato lavoro da ingegnere o è stata proprio questa difficoltà a farti cambiare scelta?
Grazie per le tue informazioni che mi saranno sicuramente utili

Simone ha detto...

Ho fatto l'ingegnere per 10 anni lavorando in privato. Poi mi sono semplicemente rotto le scatole :)