05/04/13

I professori più bravi.

Docente di chimica suggerisce risposte errate durante un test.
Ditemi voi se è giusto:

Ho studiato e frequentato il reparto anche sotto Pasqua. Anche ieri pomeriggio sono andato in Pronto Soccorso (tra l'altro un turno con pazienti davvero impegnativi) e poi ho ripetuto gli antiepilettici fino a notte inoltrata.

Stamattina non sono andato a lezione per ripetere un po' meglio... e che succede? In aula è arrivato uno mai visto prima, che non ha trovato di meglio da fare che mettersi a fare l'appello come al Liceo, e mi sono perso 2 frequenze.

Che io poi a lezione ci vado sempre sempre sempre, proprio sempre davvero. Un po' perché la mattina non ho un cazzo da fare e altrimenti dormirei (anche se non sarebbe così sbagliato) e un po' perché durante le lezioni non sento assolutamente quello che dicono, e sfrutto il tempo per studiare altre materie per i prossimi esami.

L'altro giorno - ancora per farvi capire - sono andato al tirocinio obbligatorio. Non il reparto di medicina d'urgenza per la tesi: parlo dei tirocini allegati ai corsi e che fanno parte dei singoli esami. E vabbe': il tirocinio non si è svolto proprio, però i professori prima di mandarci via hanno comunque preso le firme per controllare chi c'era e chi no.

E insomma, vabbe', capito? Io è da non so quanto tempo che mi faccio un culo immane per seguire, andare in reparto, andare ai tirocini e dare gli esami, ma questi qua come sgarri un attimo stanno lì a controllare e ti mettono i bastoni tra le ruote... anche se poi le lezioni fanno schifo e i tirocini manco li fanno e si riducono in un appello e nient'altro.

Non vi dà un fastidio enorme 'sta cosa qua? La burocrazia come tecnica per rovinarti la vita da persone che - tutto sommato - della tua vita sene stra-ultra-mega-fregano. Io 'ste cose non le sopporto, e se punto a laurearmi il prima possibile fosse anche con 18 di media è solo per allontanarmene il più presto possibile.

Poi comunque vabbe', alla fine Farmacologia l'ho fatto: era il nono esonero di nove, ed è pure andato mediamente bene.

E la professoressa di Farmacologia, invece, è una che fa un lavoro gigantesco: fa lezioni di 4 ore dove praticamente DETTA cose da sapere parola per parola (al contrario di gente che per 2 ore dice solo minchiate). E se pure senza lezioni l'esame non lo passerai mai, non le è mai venuto in mente nemmeno mezza volta di fare l'appello e di controllare chi fosse presente e chi no.

Poi, per il fatto che l'esame è diviso in tanti sotto-esamini parziali, questa professoressa per smaltire l'enorme coda di studenti si ritrova a dover fare 2 appelli al mese con 60 persone da interrogare, e sta lì ore ore ore e ore a chiedere e richiedere sempre le stesse cose facendo pure finta di non averne le scatole strapiene.

Oggi insomma ho dato l'ultima parte dell'esame, e l'ho verbalizzato. Fine, chiuso, basta così: Farmacologia è finita.

E per la prima volta su 50 esami che ho dato, dopo aver firmato il verbale (che farlo prima mi pareva davvero poco elegante) ho dato la mano a un docente e le ho fatto i complimenti per l'impegno che mette nel proprio lavoro. Che un professore che si fa un mazzo davvero così non l'avevo mai, dico mai davvero visto.

Poi pensi che prende lo stesso stipendio di quello che viene, fa l'appello e se ne va senza fare lezione... e capisci che sei dentro a un meccanismo bacato dove ognuno fa quello che gli pare e come gli pare, a partire dall'ultimo degli studenti fino al primo più in alto di tutti che sta lì al vertice della piramide... e che alla fine tutto quello che ci guadagni, a impegnarti e a dare di più, è un ringraziamento, un sorriso e qualche stretta di mano.

Un po' poco forse. O forse tanto... ci sto riflettendo e non trovo una risposta da dare con certezza. Dipende tutto - credo - dal tipo di persona che sei.

Simone

4 commenti:

Dama Arwen ha detto...

Vedo che allafine anche tu ti devi scontrare con quella burocrazia che - come ti ho ripetuto mille volte - mia fatto scegliere di NON fare l'università.
E cmq la sfiga ci vede benissimo: io ho preso la multa sul tram l'UNICA volta che non avevo il biglietto… o meglio, ce l'avevo, (eran già quelli elettronici) ma era già stato timbrato e l'inchiostro non aveva lasciato il segno per cui pensavo fosse nuovo. Cioè, oltre il danno la beffa.

Persone come la tua insegnante di Farmacologia sono tra i pochi incontri che ti fan andare avanti, e non è cosa da poco, secondo me.
Così come non è poco un apprezzamento del proprio lavoro da parte di uno studente, specie se pensi che - quasi sempre - i prof sono ODIATI dagli studenti.

Simone ha detto...

Ma se vuoi la laurea abbozzi e fai quello che ti tocca fare! :)

La prof di farmaco considera che la adorano tutti! Almeno gli studenti nei loro giudizi sono giusti.

Simone

Temistocle Gravina ha detto...

In italia purtroppo funziona tutto così: ognuno fa quello che gli pare e non gli succede niente o quasi. Prendi il discorso di non fare gli scontrini o le ricevute fiscali (sto nel mio campo di commerciante): se, invece di fare una semplice multa e via, chiudessero il negozio per 6 mesi e multipli di 6 in base alla cifra non battuta e dopo un paio di volte che ti becco ti chiudo il negozio per sempre e ti ritiro la partita iva, forse la gente ci penserebbe due e anche tre volte prima di farlo. E non mi si vengano a fare discorsi tipo: guardiamo la gente che ruba i milioni di euro, i politici, ecc.: proprio per fare questi discorsi siamo in questa situazione in cui chiunque si sente in dovere di fare ciò che vuole, e chi paga alla fine sono gli onesti. Come dici tu, a fine mese prendono lo stesso stipendio quella di Farma e gli altri, e questo non è giusto. Così come non è giusto che chi paga le tasse abbia le stesse opportunità di chi non le paga.

Simone ha detto...

Ma non è che gli altri facciano cose fuori legge. Anzi fare l'appello per controllare chi c'è è chi non c'è è il massimo esempio di "onestà". Il fatto è che si fermano appunto agli obblighi burocratici in una facoltà che alle volte si riduce solo a fogli di carta, fotocopie e nozioni a pappagallo.

Simone