18/04/13

Studiare, da giovani.

Giovani studenti 40enni: manco i soldi per comprare 2 cuffie.
L'altra sera ho giocato a calcetto, con un po' di amici.

Non sono mai stato forte a giocare, anzi. Mi chiamano (o lasciano che mi imbuchi) solo perché in effetti siamo amici davvero, e se ci vado è quasi più per l'idea che dopo si continua la serata da qualche parte che per la partita in sé.

Infatti la mia squadra viene massacrata, per colpa non solo mia... ma quasi. Doccia, saluti e abbracci, e con qualcuno si finisce in un baretto dei soliti.

Dico che è lunedì e non devo fare tardi e devo stare buono che poi domattina chi si sveglia. Mangio qualcosa. Poi una birra, seconda birra, qualche sigaretta e shottino di Rum che manco lo volevo. E la mattina dopo, mi alzo che sono devastato.

Vado a lezione giusto perché devo firmare, e arrivo pure tardi. Durante la pausa inizo a parlare con qualche compagno di corso di quello che ho fatto in reparto, di pressione, defibrillatori e cose di profonda medicina come le tecniche per appiccicare le ventose dell'elettrocardiogramma quando non prendono e si staccano da sole.

Riprende la lezione, e come da manuale dello studente scalmanato ci mettiamo in ultima fila per continuare a parlare dei cavoli nostri come se fossimo in un mondo bello e distante dove le lezioni obbligatorie non sono noiose e inutili, e anzi gli studenti addirittura si divertono.

E invece non stiamo in un mondo distante proprio per nulla, e anzi a un certo punto il docente interrompe la lezione. S'incazza che facciamo troppo casino, ci fa un cazziatone che manco al Liceo... e si segna pure i nomi che poi così dopo se li ricorda e sono cavoli nostri: che poi all'esame alla fine - non lo so - mi sa che di sicuro a questo non mi daranno la lode.

Ci metto davvero un po' a capirlo, ma alla fine ci arrivo: mi hanno messo la nota sul registro come quando andavo a scuola! E vi sembrerà strano, ma a me questa cosa mi ha troppo cambiato la vita: sono stato tipo 3 ore a prendere in giro quegli altri che hanno preso la nota con me. L'ho scritto subito su Facebook e mi pare pure su Twitter, l'ho raccontato a tutti i miei amici e adesso ci sto facendo pure l'aggiornamento sul blog.

Sono uno studente scapestrato che disturba e che prende le note: e scommetto che il tizio di gioventù bruciata non era nemmeno ingegnere, povero piccolo sfigato con a malapena il diploma, che non fa paura proprio a nessuno.

Torno a casa contento e il sole che mi scalda la faccia attraverso i vetri dell'auto. La musica nello stereo e un sacco di idee e progetti per la testa.

Identifico una sorta di meccanismo di successo - gratificazione - buonumore: è capitato che in reparto ho fatto qualche bella figura. Mi sono alzato un po' le endorfine giocando a calcetto, e una serie di eventi positivi porta altre sensazioni positive e sono in un loop di neurotrasmissioni eccitatorie... o qualsiasi altra cosa ci stia spiegata sul libro di Neurologia: che finora ho letto appena due capitoli, e poi mi sono impantanato di brutto.

Oppure magari è solo l'alcool dell'altra sera. O ancora è vero che adoro il caldo e la primavera, e che dopo un periodo un po' sotto tono ci sta per forza un periodo un po' più allegro. Comunque vado a letto sempre stanco come un somaro azzoppato, le ore di sonno sono sempre troppo poche ma mi alzo la mattina che non vedo l'ora di ricominciare tutto un'altra volta da capo, e di tante cose che devo fare nella giornata posso dire che mi piacciono - quasi - tutte.

Alla fine è uno dei tanti momenti che ho passato in questi anni, nei quali ho capito che ho fatto bene a cambiare strada se quella vecchia non era la mia. Ho fatto bene a mollare tanti fagotti del cazzo e a ricominciare a studiare, anche se ha comportato un impegno davvero enorme.

E se anche 5 anni fa sarò stato un po' meno vecchio, in questo momento mi sento molto, molto più giovane.

Simone

4 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Sapessi che soddisfazione che provo ogni volta che riesco a fare una marachella di nascosto... quando ero bambino non lo facevo mai, ero ligio al dovere. Ora che sono negli anta, per sentirmi più giovane devo fare il bambino.
Sarà la sindrome di Peter Pan?

Simone ha detto...

Probàbilmente è proprio quella... :)

Simone

Anonimo ha detto...

per gli elettrodi dell'ECG
http://www.medicinadurgenza.org/content/elettrocardiogramma-come-farlo-pazienti-pelosi-senza-la-tricotomia-gemma-c-morabito-editor-c
collega di torvergata

Simone ha detto...

Ahah grande collega! :)