12/12/13

Giovani Medici Day, per restare in Italia.

E pensa che io nell'armadio c'ho pure il tecnigrafo!
Oggi si sono svolti in tutta Italia una serie di cortei a s-favore della recente riforma per l'austerità varata dall'attuale governo.

In particolare, quello che non piace troppo a tanti studenti e neo-laureati in medicina è il taglio alle borse di specializzazione per i futuri specializzandi.

Per sintetizzare, dai 5000 circa posti in specializzazione disponibili al momento della nostra iscrizione a medicina, successivamente già ridotti, si passa a 2000 posti in totale per il prossimo concorso.

Facendo qualche calcolo (non mio, ma letto non so bene dove), al prossimo concorso ci saranno dalle 9 alle 12 mila domande di aspiranti specializzandi, contro appunto i 2000 posti.

Al concorso successivo - quello al quale dovrei partecipare eventualmente io - ci saranno 20 mila domande. Per circa insomma un medico specialista ogni 10 dottori laureati.

Purtroppo io non capisco davvero molto di politica o di economia. Praticamente ho sempre votato per il partito più sbagliato di tutti, ed economicamente se vedete a 38 anni sto ancora qui a fare l'università... e insomma la mia opinione è per lo meno poco affidabile, ecco.

Quello che penso è che mi girano un po' le scatole dopo 5 anni e passa che dico "il problema non è tanto il concorso quanto il numero di posti". E invece arriva il nuovo ministro, sembra il salvatore degli studenti di medicina portando finalmente all'approvazione del nuovo concorso nazionale per l'entrata in specializzazione... ma poi dopo manco mezzo minuto prende e ci tira questa bordata micidiale.

Che davvero - a questo punto - le possibilità non è che siano poi tanto variegate:

- C'è chi come me sulla specializzazione non ha mai realmente contato, e va bene: è comunque una possibilità di meno.

- C'è chi riesce a entrare, e loro insomma sono quasi fortunati (il motivo del quasi ve lo spiego dopo).

- C'è chi non entra, ma vuole comunque fare il chirurgo o un certo tipo di dottore nella vita. E allora? E allora se ne deve - semplicemente - andare all'estero.

Il tutto pensando che c'è penuria già ora di medici specialisti (e ce ne sarà di più in futuro) col risultato ridicolo di un paese che manda via i propri medici laureati, per poi assumerne altri stranieri o che si sono formati da soli per poi - verrebbe da chiedersi perché - tornare in italia al termine della loro preparazione.

Chi entrerà tra i 2000 eletti - come dicevo - si troverà a lavorare in un sistema sanitario con sempre meno personale e sempre meno medici "anziani" sui quali fare affidamento.

Non è impossibile pensare che, in piccole realtà, un solo specialista a studi appena terminati si troverà a lavorare DA SOLO facendo cose che in sostanza nessun collega più esperto gli ha mai realmente insegnato. Schiacciato da un numero sproporzionato di pazienti da seguire e da sempre più magagne burocratiche da dover sbrigare.

Un crollo del livello già precario della sanità, delle possibilità per gli studenti, della salute pubblica e - perché negarlo - della già sgangherata immagine degli italiani all'estero: che penseranno, i nostri colleghi tedeschi, spagnoli, austriaci... vedendoci arrivare in massa con la laurea sotto braccio da una parte e la scatola di cartone come valigia dall'altra?

"Ariecco gli italiani", questo penseranno. "Sempre a suonare mandolino, mangiare spaghetti e andare all'estero a specializzarsi... che da loro, il sistema sanitario nazionale è veramente n@mm€rd@".

Simone

11 commenti:

Dama Arwen ha detto...

Certo che come conclusione dell'anno anche su questo fronte non c'è che dire…
Io credo che i politici vivano tutti in un mondo astratto e non rendano minimamente conto delle cazzate che fanno… E questo vale un po' in ogni settore.
E mi sono anche rotta il cazzo di sentire che i soldi statali non ci sono: li rubano tutti lorooooo!

Simone ha detto...

Eeeeeh, è una sensazione diffusa mi sa! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Che paese di m---a davvero... Bisognerebbe investire sulla sanità e sull'insegnamento piuttosto che tagliare. Mi chiedo il futuro cosa ci riserverà. Una vita senza lavoro e senza grosse speranze, dove le persone (tra cui i medici), in particolare le più intellettualmente dotate, devono ridurre le proprie aspettative per un paese troppo stretto per loro. Ma lasciamo perdere, inizierei una serie di discorsi crudeli che è meglio evitare in contesti simpatici come il tuo blog=)

Per sdrammatizzare direi solo che gli eventuali tagli di posti-borse di studio potrebbe portare a un abbandono più che definitivo delle aspettative di entrare in scuola di specializzazione per chi, come te, non vuole entrarci! Che dire, aiuterebbe a prendere la "scelta giusta"=)

Nicolò

Simone ha detto...

Nicolò: la stessa cosa che ho pensato io: magari mi toglierò il pensiero! Poi secondo me comunque è da vedere, si dovranno pur un inventare qualcosa non possono mandare all'estero 4 dottori su 5... no?!

Simone

Nimbus ha detto...

"E invece arriva il nuovo ministro, sembra il salvatore degli studenti di medicina"

Stai parlando della Lorenzin? ma davvero credevi questo?

giusto per capirci, quale sarebbe il partito più sbagliato? ;)

Simone ha detto...

Non è la Lorenzin ma non faccio nomi di partiti o politici sul blog non mi interessa parlare di politica :) Io in 20 anni ho cambiato partito 4 o 5 volte sperando in un cambiamento... e ogni volta evidentemente ho votato male.

Nimbus ha detto...

allora è la Carrozza. Rimani un ottimista, ma tanto non ne vuoi parlare, quindi non mi esprimo oltre ;)

Anonimo ha detto...

che dio ci aiuti...

Valerio ha detto...

Il ssn italiano tutto sommato, pur con luci e ombre e sicuramente diseguaglianze territoriali, non è così male.

Simone ha detto...

Valerio: certo che no. Ma dimezzando il numero di specialisti forse diminuirà anche il numero di medici assunti... e magari la qualità potrebbe anche peggiorare.

Simone

Anonimo ha detto...

In realtà il SSN è buono e non me ne lamento, è il percorso di formazione e selezione dei medici che dovrebbero entrarci ad essere il prodotto di un malato di mente...