22/02/10

Chi ricomincia è già a metà dell'opera.

Come qualcuno avrà intuito dal rallentamento degli aggiornamenti del blog, vi confesso che ultimamente ho un po' mollato la scrittura per dedicarmi soprattutto all'università e ad altri impegni. Il silenzio mortale che ha seguito gli ultimi due manoscritti (Primo Mazzini e Il mondo quasi nuovo) che ho inviato a non troppi editori senza ricevere lo straccio di una risposta, mi ha un po' buttato giù, e unitamente al fatto che non sono ancora riuscito a partire con un romanzo nuovo mi ha fatto tornare - per l'ennesima volta - a meditare se valga la pena o meno continuare a fare lo scrittore. O a provare a fare lo scrittore, per dire le cose nella maniera più corretta.

Davvero tutto il contorno che mi vedo attorno (contorno/attorno è brutto, lo so) è piuttosto demotivante. Partendo da certi colleghi scrittori che mi fanno passare la voglia di confrontarmi con qualcuno, passando per editor che non si sognano nemmeno morti di leggere qualcosa che ho scritto e terminando nel silenzio-diniego che segue all'invio di ogni mio manoscritto in visione, l'ambiente letterario sembra una camera ardente dove io faccio il morto e - sinceramente - la cosa non mi piace per niente.

Ultimamente poi mi è capitato di conoscere persone che lavorano in TV, alla radio e sui giornali, e tutte le volte quando gli ho chiesto di scrivermi una recensione o di indicarmi qualcuno a cui rompere le palle la risposta è stata un secco: mi dispiace ma non lo so, non sono in grado, non sono capace e comunque non posso.

Che poi che palle, non volevo fare quello che critica il mercato e tutto il resto. Ma se io nel lavoro che faccio mi trovo qualcuno che mi chiede una mano, magari uno che conosco da un po', allora cazzo io almeno ci provo a fare qualcosa. Non è che sto lì a fargli gli esami o a tirarmela o a pretendere che in cambio mi offra chissà che. Ma poi che ci vuole a nominare un libro per sbaglio per 5 secondi alla radio o a scrivere su un sito che hai trovato il mio libro e - che ne so - magari a qualcuno potrebbe interessare? Evidentemente se lo fai poi arriva qualche grande capo che ti fa un culo come un secchio, ho capito, e fin qui ci posso arrivare. Però, bo'... ci sono davvero così tanti aspiranti scrittori con 3-4 romanzi pronti che bussano in continuazione al punto che non è più possibile dare retta a nessuno e si risponde solo: no, no, no, non voglio leggere niente, non mandarmi nulla, non farti vedere?

No, perché io li vorrei proprio conoscere tutti questi romanzieri scassapalle. Tra tutti gli scrittori che conosco, parlo di centinaia (ovviamente conoscenze generiche e spesso solo online) solo un gruppetto ha scritto almeno un solo, singolo romanzo. Che ne abbiano pronti 2, 3, o anche di più, dando la possibilità a un eventuale editore di scegliere anche cosa, come e quando eventualmente presentare, conosco davvero giusto i soliti che passano da queste parti. Tutti gli altri producono racconti per raccolte su temi del cazzo (alle quali per chiarire partecipo spesso anche io, venendo in genere eliminato alle selezioni ^^) e sono contenti così.

E insomma davvero stavo lì lì per mollare. Di nuovo, visto che avevo mollato già una decina di anni fa, dopo la pubblicazione a pagamento andata appena un po' peggiò di molto male. Poi è arrivato un consiglio piccolo piccolo, da uno di quelli che appunto non si leggerebbe una cosa mia manco morto e che forse mi ha risposto tanto per dire qualcosa. Poi è arrivato un altro piccolo commento da qualche lettore. Poi ho riletto le prime pagine di una cosa che ho scritto, e mi sono detto che tutto sommato è davvero un buon lavoro e varrebbe effettivamente la pena di dargli un po' più di visibilità.

Ho letto anche un bel libro. Ho pensato che tutto sommato non è troppo diverso da quello che è il mio stile, e mi è tornata la voglia di scrivere.

Così ho ripreso il libro dei gatti, ho scritto una nuova presentazione e ho iniziato a cercare un po' di editori a cui inviarlo. Ho trovato l'indirizzo di una persona su Internet, e gli ho mandato una mail per rompergli i coglioni. Ho una nuova storia che mi frulla nella testa e forse, se funziona e tutto il resto, la scriverò pure. O forse la scarterò come altre cento, e continuerò a pensare ad altro.

Tutto sommato, l'importante è che si ricomincia.

Simone

15 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Dai... i momenti di sconforto capitano a tutti. Bisogna insistere... :)

Dreaming and running ha detto...

Beh, lo sconforto è comprensibile. Ma intanto il titolo del post indica determinazione e costanza, quella di sicuro non ti manca. A te piace scrivere, a molti me compreso, piace leggerti. Continua ed insisti, rompi le balle al mondo, se ci credi. Non è mai facile nella vita, ma d'altronde, se fosse facile che gusto ci sarebbe? ^^

Unknown ha detto...

Abbiamo approcci MOLTO diversi alla scrittura, e non parlo certo delle tematiche affrontate.

Detto questo ti mando un grosso incoraggiamento, e spero che tu ce la faccia a coronare il sogno (se è ancora tale, cerca prima di capire questo) di una pubblicazione.
Di certo nessuno potrà mai dire che hai lesinato in energie e impegno.

Simone ha detto...

Glauco: eh sì. Ho appena portato un manoscritto a fare le fotocopie. Poi sono stato in libreria a vedere qualche editore meno "grosso" che adesso mi studierò online.

Dopo farò le buste, poi fila alla posta domani e alla fine la solita attesa... vedremo.

Dreaming: certo. Mi basterebbe anche una difficoltà più moderata, però ^^.

Simone

Simone ha detto...

Alex: non è tanto questione di realizzare "sogni" o cose irrealizzabili. Cioè, per me pubblicare un romanzo sarebbe più un inizio che un traguardo, come del resto ho detto tante volte.

Il fatto è che ogni cosa ne porta un'altra. Poi oltre un certo punto probabilmente non si riesce sempre ad arrivare, ma stare fermo lì e accontentarmi non è nel mio carattere.

Poi sinceramente credo che affrontare così per dire "duramente" un ambiente sempre per dire "ostile" come l'editoria porta anche a un confronto e a una crescita. Io penso di scrivere meglio rispetto a qualche anno fa, molto meglio, e anche perchè pur non arrivando ancora a pubblicare un cavolo di romanzo ho comunque faticato molto per provarci.

Il fatto di prendere qualche mazzata è anche utile, e per me la scelta che hai fatto tu - che ormai accetto e rispetto e il qualunquismo buonismo del caso - non sarebbe accettabile.

Grazie!

Simone

L ha detto...

La mia impressione è che la pubblicazione di Io scrivo abbia finito per buttarti giù.

Magari posta i progetti sul tuo prossimo romanzo, che lo commentiamo. Però ci devi ascoltare, eh.

Simone ha detto...

L: no veramente di Io scrivo sono contentissimo. Ho ricevuto un sacco di mail e commenti da gente che ha letto il libro, e sicuramente ho avuto una conferma che quello che scrivo può piacere. Certo speravo che andasse un po' meglio come vendite, ma chi non ci spera? In ogni caso non è un libro che "invecchia", la Delos continua a pubblicizzarlo e a portare avanti la collana in cui è inserito per cui col tempo non si sa mai...

Di sicuro è vero che scoraggia un po' vedere che anche con un libro stampato la strada è ancora tutta in salita, ma conosco altri scrittori troppo più "arrivati" di me e mi dicono che le cose vanno così anche per loro, per cui l'unica è continuare a "spingere" e non mollare a metà strada.

Per l'idea del libro vedrò che fare. Il problema è che per ora ho tanti spunti ma niente di completo dall'inizio alla fine, e non mi va di buttarmi in qualcosa se non sono convinto. Forse la delusione peggiore è stata non riuscire a piazzare Primo Mazzini, visto che mi piacerebbe scrivere un seguito ma così senza riuscire a pubblicare nemmeno il primo non so quanto ne valga la pena.

Grazie del commento!

Simone

BlackBox ha detto...

Vuoi conoscere un mestiere più ingrato dello scrittore?
Il grafico!
Soddisfazioni zero, fatica tanta, considerazioni dal mondo esterno praticamente zero (sai la storia "sì, ma qual è il tuo vero lavoro?", vale anche x noi grafici)...
Qualcuno, magari ai tempi della scuola, avrebbe dovuto avvisarci prima: magari abbiamo peccato di presunzione, o di un eccesso di romanticismo! :D

PS ho scaricato Primo Mazzini... l'inizio mi piace!

Ariano Geta ha detto...

Tutto sommato, l'importante è che si ricomincia.

Ecco, questa é la chiave di tutto.
Pensa a chi ancora non ha neppure pubblicato il suo primo libro (ogni riferimento a me medesimo é puramente casuale...)
Scrivere é un piacere. In questi giorni sto scrivendo un racconto che:
-é troppo particolare per essere inserito in una raccolta
-non riuscirei mai a trasformarlo in un romanzo
-é praticamente impubblicabile
Perché lo sto scrivendo allora? Perché mi andava di scriverlo e mi piace rileggerlo... ;)

Simone ha detto...

BlackBox: in effetti... ma forse a fare il grafico alle volte almeno ti pagano! Alle volte, intendo ^^. E spero che ti piaccia anche il resto!

Ariano: sì infatti bisogna anche guardare a tante altre cose. In bocca al lupo per il racconto!

Simone

P.S.

X Tutti: volevo aggiornare la situazione ma al momento non mi fa entrare nella pagina di scrittura di nessuno dei miei blog. Spero che la cosa si risolva in fretta!

Dama Arwen ha detto...

Capisco il momento di sconforto, capisco gli impegni universitari.
Magari siamo in pochi ma facciamo il tifo per te :-)

A me mancano un po' i post "personali" oltre ai commenti sull'aspirante scrittore, che arricchiscono il tuo blog ^_^

Un abbraccio

Unknown ha detto...

mmmm... torniamo un po' a un discorso fatto in precedenza.

Non c'è vena di soddisfazione in quello che fai, non un post dove parli di quanto ti piace scrivere, di cosa hai creato di nuovo, ma sempre o quasi tanta sofferenza per i risultati che non arrivano e fatica per quello che riesci a fare.

Secondo me l'intestardirsi sulla pubblicazione ti sta rovinando dentro, e infligge danni a tutto quello che fai (artisticamente parlando).

Se sei uno scrittore, insisti a scrivere e smettila di insistere a pubblicare. Partecipa a concorsi, ce ne sono per romanzi e racconti. E soprattutto fallo perché ti piace. Io credo che i risultati arriveranno e le soddisfazioni pure, ma se tu smetti di divertirti, di appassionarti (come dicono i scrittori famosi!) i tuoi lettori faranno altrettanto.

Hai iniziato a gironzolare per Edizioni XII, i cui ultimi libri sono davvero buoni. Hai provato a contattare l'editor per farti dare qualche consiglio sui tuoi lavori? Magari chiedere a un professionista (e persona gentilissima per quanto lo conosco io) sarebbe utile.

Io l'in bocca al lupo non te lo faccio per la pubblicazione, perché sarebbe un altro gradino dopo il quale tutto, mi sa, ricomincerebbe, ma per un raggiungimento di una tranquillità con quello che sei e fai, senza la quale ti farai sempre, secondo me, male.

Simone ha detto...

Dama: la settimana prossima ricominciano i corsi all'università... per cui credo che ricominceranno anche i post su argomenti non solo letterari. Grazie!

Matteo: grazie Matteo, davvero un bel commento che mi fa riflettere.

Mi dispiace che un po' "passi" solo la fatica o l'insoddisfazione, che in un certo senso non posso negare che esistano. Però nel mettere insieme i manoscritti e tutto quello che ho fatto in questi giorni c'era anche il piacere di lavorare per qualcosa in cui spero e credo e che mi appassiona, per cui la sensazione non è solo così negativa come forse sembra da quello che scrivo.

Magari dovrei raccontare anche di cose che vanno bene e di cui sono contento, ma forse ho anche un po' paura di dare l'impressione di darmi delle arie. Magari come dici tu dovrei pensare di più a scrivere e meno a tutto il contorno, o parlare semplicemente più di altri argomenti.

Con qualcuno di edizioni XII ho già parlato, e probabilmente parteciperò ai prossimi concorsi. Comuque, davvero, ultimamente c'è un po' di fatica ma non è una situazione così negativa come ti è sembrato. In ogni caso davvero grazie.

Simone

neo1374 ha detto...

In dietro!! Manco per prendere l'impulso. Avanti Simone, avanti.

Anna ha detto...

Sono incappata in questo post e mi ci sono ritrovata al 100%. Ti ringrazio per aver raccontato la tua esperienza. Io sono una del gruppo da 1-romanzo. Faccio i miei "esperimenti" di scrittura con i racconti per bambini. Di recente, ho trovato attenzione verso i miei lavori da parte di questa casa editrice della mia zona, La Caravella. Puoi provare a proporre i tuoi romanzi li'. Hanno dieci collane per gli scrittori emergenti. Incrocio le dita per te (e per me). Anna