02/02/10

Segnalazione Ebook: Invio manoscritto, aspetto contratto. Di Aldo Moscatelli.

Oggi vi segnalo un ebook davvero particolare, per certi versi addirittura imperdibile per chi è interessato al mondo dell'editoria.

Tra l'altro, questo libro è - in un certo senso - il complementare del mio Io scrivo: l'editoria cioè dagli occhi non di uno scrittore emergente, ma di un editore (e scrittore) tra l'altro emergente anche lui.

Aldo Moscatelli è infatti l'editore de La casa dei sognatori, una piccola casa editrice che si occupa di narrativa, e questo è un lavoro che - come già in in certo senso preannunciato - racconta le esperienze e le difficoltà che si incontrano regolarmente in questo lavoro. Il fatto poi che molti editori medio/piccoli inizino adesso a pubblicizzarsi con ebook (vedi anche XII) è anche un ottimo segno di come - piano piano - qualcuno stia iniziando a capire che la qualità non deve essere necessariamente legata alla carta, ma che si può comunicare e cercare attenzione anche in altri modi.

Riporto dall'introduzione: scrivo questo libro quasi su commissione. Da tempo immemore numerosi lettori chiedono a gran voce un pamphlet in grado di raccogliere ordinatamente le (dis)avventure che, in qualità di editore, ho vissuto in questi anni. E che a scadenze regolari ho già avuto modo di narrare – solo in parte – nel blog della casa editrice.

Ora non ho ancora terminato la lettura di questo testo, ma ho dato un rapido sguardo ai vari capitoli, soffermandomi su qualche pagina. Quello che salta all'occhio è che, almeno per quanto mi riguarda, l'autore è veramente stanco e stufo di scrittori e rompiscatole vari che sembrano sbucare da tutte le parti con pretese fuori dal mondo. Altra considerazione, poi, è che la lettura del mio testo unitamente a questo di Moscatelli vi darà una visione chiara ed evidente del mondo editoriale. E non c'è niente di buono o positivo in tutto questo, come non c'è nessuno da salvare: gli autori (io compreso) sono una moltitudine di montati arroganti o di miseri pecoroni, tutti comunque convinti di avere doti che non possiedono e probabilmente non possiederanno mai. Gli editori, o gli editor, sembrano detestare il lavoro che fanno, la lettura e il contatto umano in generale, e pur richiedendo chissà quali doti e abilità da chiunque collabori con loro, spesso cortesia e professionalità non sanno nemmeno dove stiano di casa. Quando parliamo di piccole case editrici, poi, come si venda realmente un libro è qualcosa di misterioso e che - tutto sommato - sembra non rientrare nei loro interessi.

Il quadro finale insomma è che - per quanto mi riguarda - la letteratura in generale possieda una sorta di mistico alone di cultura e importanza messogli a forza da cattive scuole e pessimi insegnanti. Ma così come è difficile cavare sangue da una rapa, è anche difficile trovare un connubio autore/editore davvero in grado di offrire un testo degno delle aspettative di chi legge perché - semplicemente - a ogni livello della produzione di un libro mancano le persone dotate della necessaria umiltà, apertura mentale e capacità professionale.

Ringrazio insomma il signor Moscatelli per questo libretto, e vi invito tutti - caldamente - a scaricarlo e a leggerlo.

E poi magari rileggetevi pure il mio ^^.

La casa dei sognatori.

La pagina da cui scaricare il libro di Aldo Moscatelli.

Simone

12 commenti:

L ha detto...

Ho iniziato ieri a leggerlo e lo trovo molto interessante.
Consigliaterrimo.

Mirco ha detto...

Scaricato. Adesso leggo...
...
...
sto leggendo e sono sempre convinto che ci vuole un filtro tra CE e esordienti. Questo filtro dovrebbero essere le agenzie che in Italia non esistono o sono troppo poche (quelle serie)

Simone ha detto...

L: infatti non sono l'unico ad averne parlato, evidentemente interessa a molti.

Mirco: il problema è che è difficile anche farsi leggere dagli agenti, ormai! ^^

Simone

Ariano Geta ha detto...

Però resto dell'idea che le grandi case editrici non fanno bene il loro lavoro. Preferiscono dare spazio a autori già noti o stranieri di successo, o personaggi del mondo dello spettacolo, e non prendono seriamente in considerazione esordienti. Mi spiego meglio: il tuo lavoro di editore é vagliare testi, giusto? E allora perché caspita ti lamenti di essere intasato dai manoscritti? E' il tuo lavoro no?
Se poi sono scadenti ti limiti a scartarli, punto. Ma magari ne capita uno su mille che vale qualcosa.
La mancanza di rispetto si vede anche dal fatto che non rispondono. Non si riesce a ricevere neppure la classica prestampata "il suo lavoro non é confacente alle nostre attuali necessità".
Insomma, direi che i grandi editori (quelli che hanno grandi mezzi alle loro spalle) potrebbero mostrare un po' più di rispetto.

Unknown ha detto...

Ottimo, lo sto "sfogliando" e devo dire che rende molto l'idea di quel mondo.
Pochi, pochissimi santi, e tanti umanissimi rompiscatole.
Gli scrittori sono una manica di rompiscatole montanti e presuntuosi.
Gli editori sono dei rompiscatole cinici e bastardi.
Tutti sullo stesso piano, più o meno... per fortuna ogni tanto qualcuno si salva. Non spesso, eh!

CyberLuke ha detto...

Scaricato e stampato.
Ora devo solo trovare il tempo di leggerlo.
Beati voi scrittori emergenti che ne avete un sacco.
Andate a lavorare, cialtroni.

PS Lo odio, il formato pdf. Lo odio con tutte le mie forze. MI costringe a stampare fasci di paginoni A4 quando un piccolo file di testo me lo potrei reimpaginare con la mia font preferita al corpo preferito nel formato preferito (magari un maneggevole A5).
Ma la mia è deformazione professionale.
Scusatemi.

Simone ha detto...

Ariano: c'è un post proprio adesso sul blog di Sandrone Dazieri, che può darti un'idea di come funzionano le cose nelle case editrici più grandi. Se lo cerchi magari lo troverai interessante.

Alex: speriamo almeno di salvarci un po' noi!

Cyber: tu ti lamenti pure se ti metto il file odt che più "open" non si può, sei proprio incontentabile! ^^

Simone

Ferruccio Gianola ha detto...

Scaricato.
Interessante l'inizio.

Vediamo più avanti

Unknown ha detto...

Ciao!
Provvederò a scaricarlo e a stamparlo al più presto!
Ho finito oggi di leggere il tuo: ammetto che non lo definirei propriamente "incoraggiante", ma chissà mai che una sua più ampia diffusione (che ti auguro!) faccia un po' di sana "selezione naturale".

Evy

PS. E basta cambiare blog! Comunque me li sono linkati tutti e tre!!!

Simone ha detto...

Ferruccio: mi fa piacere!

Evy: io spero che chi desidera e ama davvero scrivere non si lasci scoraggiare, ma che anzi usi le mie esperienze per farsi un'idea di cosa lo aspetta e - magari - affronti tante cose pensando che in fondo ci sono passati tutti.

Simone

Yeeshaval ha detto...

Lo sto leggendo, mi pare un ottimo strumento, e anche piacevole.
Ma quoto Cyberluke: sto formato A4 è assurdo e scomodo.

CyberLuke ha detto...

Finito.
Interessante, anche se, dopo un'ottima partenza, tende a ripetersi parecchio... come se l'amarezza maturata nel corso del tempo nell'ambito dell'editoria italiana e delle sue deprimenti dinamiche prendesse il sopravvento, lasciando troppo spazio alle sue (peraltro giustificatissime) lagnanze.
Ma temo che se dovessi scrivere qualcosa di simile sulla situazione della grafica nel nostro Paese, non e uscirebbe qualcosa di troppo diverso.