27/10/12

Laurearsi passati i 30 anni: significa rimanere disoccupati?

Figli di medici non entrati in specializzazione.
Riporto la lettera del mio "collega" Giacomo (e la mia relativa risposta) che contiene un discorso che è più o meno all'ordine del giorno tra gli studenti di Medicina, anziani e meno anziani... e anche quelli giovani o che stanno ancora al liceo ma che sentono parlare di crisi, le tasse e compagnia bella e già non ci dormono più la notte.

Lettera di Giacomo:

Ciao Simone,
sono uno tuo collega anziano e ci siamo già scritti. Sono passato pure sul tuo blog che ogni tanto visito.

Sto seguendo il terzo anno, in particolare i tirocini di semeiotica. Ho letto il commento - uno dei tanti - che diceva che siamo un po’ troppo ottimisti e che il lavoro a 45 anni non ce lo darà nessuno.

Io ne ho 35 e sono al terzo, ma certo si può anche perdere tempo e un paio di esami indietro ce l’ho. Quindi la paura ogni tanto c’è, il pessimismo pure e mi capita di chiedermi se nel riprendere gi studi ho fatto una cazzata o meno.

A te qualche prof ti ha detto mai "non troverai lavoro, sei spacciato"? Ora sei al quinto, quindi qualche chiacchierata te la sarai fatta o no? Che t’hanno detto?

Giacomo.

La mia risposta:

Oddio che ansia che mi hai messo! :)

Proprio oggi con gli altri interni parlavo della specializzazione e l'aria era un po' funerea già per loro (molto) più piccoli e con medie (molto) più alte.

I prof non mi dicono nulla, ma secondo me entrare in specializzazione nella nostra facoltà è difficilissimo per tutti non solo a seconda dell'età, ma semplicemente perché è proprio un sistema del cavolo.

Io penso anche però che la specializzazione ambita e la professione da luminare siano un miraggio (per noi 30 e passa enni) ma una specializzazione meno richiesta e un lavoro dignitoso siano fattibili.

Credo poi che se uno impara davvero a fare qualcosa e si laurea con delle vere capacità, probabilmente le cose cambiano. Già a fare guardie o visite a domicilio qualcosa si guadagna, poi una specializzazione poco richiesta magari ti dà altre possibilità lavorative e piano piano un lavoro ce l'hai e te lo costruisci.

Simone

Ok questo era lo scambio di lettere.

Scusate se sembrerà un po' confuso, ma aggiungo che in effetti ci sono dei ragazzi che già con medie altissime (parliamo di un 30-40% del corso che ha una media sopra al 29) hanno difficoltà anche solo a trovare un reparto da frequentare, perché i reparti più "prestigiosi" per così dire sono pienissimi e non fanno entrare che pochi studenti.

Se è dura con la media del VENTINOVE E SETTE pensate poi che queste persone con valutazioni stratosferiche andranno anche a saturare le altre specializzazioni: se non entri a Pediatria o Ginecologia perché non ci sono posti, provi anche altri concorsi e per forza di cose finirà che i 220 e lode prenderanno tutti i posti anche in ambiti che non gli interessavano, rimarrendo magari frustrati e delusi. Mentre quelli come me (non dico "noi" perché non so che media ha Giacomo) non entrano da nessuna parte scontentando a questo modo buona parte dei neolaureati dottori che o faranno una specializzazione che non gli interessa, o che semplicemente non ne faranno nessuna.

Inoltre finita la specializzazione è tutta da vedere se trovi davvero qualcosa di serio da fare. Voglio dire, siamo obiettivi: i posti di lavoro sono comunque limitati, e se hai la media del 30 non vuol dire che sai davvero fare qualcosa come si deve (e io anzi sono piuttosto critico su un sistema che premia SOLO i voti, e di questo riparlerei in futuro) e rischi che finiti gli studi non ci saranno tutte queste persone a cercarti per darti delle responsabilità e - soprattutto - dei soldi.

Molta gente insomma si laurea e si specializza perfettamente in regola, ma poi si ritrova nella stessa situazione di quelli che non entrano nelle varie scuole e non sanno più cosa fare, solo qualche anno più tardi e con un sacco di tempo perso in più alle spalle.

Insomma c'è molto da dire e molto su cui discutere, e in 2 anni credo che ci torneremo spesso. Per ora, direi che posso fermarmi qui.

Simone

51 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho 24 anni, 25 a marzo, ho un bel lavoro nonostante la mia giovane età, ottenuto dopo studio e fatica, ma non è quello che voglio. Ho sempre desiderato fare il medico, volevo diventare un anestesista, ma alla mia famiglia non è mai andato bene e ho scelto di accontentare loro. Adesso però voglio darmi una possibilità perché ci penso ogni giorno da anni. Visto che il tuo post è in argomento... tu cosa ne pensi?

Anonimo ha detto...

ahahahaha! questa era per l'immagine decisamente ironica che hai messo:) Sono Giacomo,quello dell'epistola! Così saranno felici in molti di quelli che entrano qui per dire che siamo troppo ottimisti...almeno così non rompono.ti imiterò non appena qualcuno mi ricorderà che morirò di fame (anche di sete) .
Per quanto riguarda la media non è del 29,9 ma del 28 quindi sarò spacciato!Amen... Per l'anonimo di cui sopra...hai 25 anni,cosa vuoi che ne pensi Simone? certo non ti dirà che non puoi tentare,lui vive la sua vita e racconta la sua esperienza,non siamo tutti uguali ma se ti serve una iniezione di fiducia sono certo che te la darà perché è già quasi medico.
Illustre collega come al solito,alla prossima per piangere insieme dei nostri figli(se magari!) indigenti...e prima di loro noi :D
saluti!

Giacomo

Simone ha detto...

Anestesia in genere ha tanti posti e si entra senza grosse difficoltà. Io poi che dovrei pensare secondo te? Ho iniziato medici a a 33 anni se ne avessi avuti 25 non mi facevo proprio il problema :)

Giacomo: 28 di media è già 2 punti sopra di me, mi sa che ho la media più bassa di tutta la facoltà! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Naaa ora con quelli del 5 la alzi e poi la mia mo' vedi come si abbassa con il prossimo :D. Cmq ho parlato con un mio amico interno ad anestesia e tutta questa facilità per entrare non c'è,"i prof si dividono i posti" così mi ha detto lui ed è pure in gamba tanto che già intuba mentre altri interni prima di lui da tempo non hanno avuto la chance a lui concessa.E' dura ovunque ormai.Tanto vale rischiare

Giacomo

Simone ha detto...

Si non è così facile ma si può fare. Altri posti non si può proprio fare.

Simone

Un Soccorritore ha detto...

Ho cancellato per sbaglio il commento! -.-
dicevo, io non ho fatto medicina, però anche nel mio ambito non è facile nemmeno con la media del 29 :D
In generale credo che ormai sia arduo dappertutto, a prescindere dalla media...però penso che se si è persone in gamba, di quelle che valgono, alla fine le capacità l'avranno vinta sui voti! (o almeno spero)

ps all'anonimo delle 18.01, ma buttati! Se puoi, faresti solo bene...la vita è una sola e viverla continuando a pensare "ma potevo provarci" è dura, fidati. Vai e conquista, buona fortuna!

Simone ha detto...

Si è difficile ovunque ma non è questione di età. Solo ovviamente a 25 anni se devi aspettare il tuo turno è diverso rispetto che aspettare quando di anni ne hai 40. La differenza è sostanzialmente questa: fare la fila per un posto migliore oppure inventarsi subito qualcosa per non buttare altro tempo.

Simone

emma ha detto...

Se tocca a me essere positiva... non stiamo messi bene.

Vi riporto l'esperienza di una mia amica: guardie mediche all'isola d'Elba, 25 euro lordi l'ora. Durante l'estate è andata come medico di un villaggio turistico in Madagascar, 4 ore/die di lavoro, tutto spesato, compreso il volo, più 400 euro la settimana.
Ha atteso di entrare in specializzazione per due anni,( non aveva la lode) poi dopo l'ennesima truffa ha inviato il curriculum in Svizzera, a settembre è stata chiamata per il colloquio, ed è dentro! Farà due anni nel cantone italiano, 2 in quello francese, ha quindi un poco di tempo per imparare la lingua.
...dimenticavo: è una lady del '76

Simone ha detto...

Emma: molti infatti progettano di andare a prendere una specializzazione all'estero. Io però penso di restare comunque in Italia.

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone!e invece psichiatria secondo te è molto gettonata?io vorrei fare medicina solo per quella specializzazione. L'internato si fa in reparto SPDC o anche nei CSM?
P.s. ho 31 anni!sono laureata in tutt'altro e attualmente non lavoro.
Silvia

Simone ha detto...

Non so dove si fa l'internato ma credo sempre in ospedale (in realtà l'edificio è subito fuori) per cui i CSM se sono in altre sedi potrebbero non avere studenti.

Psichiatria secondo me ha una richiesta 'media' almeno qui a Roma, per entrare non saprei dirti se è accessibile o blindata e poi dipende dalla città dove vuoi provare.

Simone

Simone ha detto...

Tra l'altro non conviene secondo me fare internati e tirocini fuori dall'ospedale, perché se hai anche lezione gli spostamenti diventano un grosso problema.

Simone

Anonimo ha detto...

Confermo i 25 €/h per guardia medica. L'ultimo anno ho vagato in tutti i reparti per chiedere la tesi, media mediosa, non mi voleva nessuno. Sono andata a parlare con il preside di Facoltà e gli ho chiesto aiuto. M'ha indirizzato a medicina del lavoro, ci ho fatto la tesi e sono entrata subito. Dopo 3 anni, sono incinta, e da quattro mesi faccio 8-14 come orario. Mi piace, mi piace il reparto, i professori e i colleghi. Ho sempre sognato di fare il chirurgo, ma con la mia media, povero paziente... Per fare il chirurgo avrei dovuto studiare ed applicarmi meglio, sognavo chirurgia come sogno oggi di avere una casa in montagna. La realtà è diversa, ma ripeto mi piace. Le specializzazioni sono una lotteria, una mico ha scelto gastro perchè si diceva che a pediatria non sarebbe mai entrato, c'è stato un ampliamento ministeriale e gli asperanti pediatri sono entrati tutti, lui a gastro è entrato al secondo anno. In bocca al lupo a voi e ame, tra 2 anni sarò disoccupata con prole... ma quanto è bella la laurea in medicina?
Sara Grecco

Simone ha detto...

Grazie Sara bellissimo contributo!

Io non penso che in chirurgia non potrei fare la tesi: urologia da noi non è molto affollata e almeno per la laurea non ci sono problemi. Anche chirurgia generale non è troppo richiesta.

Vero però che poi entrare è una lotteria e senza medie molto alte è ancora peggio. E verissimo che il problema non è la specializzazione ma il lavoro dopo... anche se secondo me medicina del lavoro ha molte possibilità e non penso che avrai grossi problemi.

Io con leggi 81 e 626 varie lavoravo anche senza fare medicina, eh eh... ma più volte ho detto che la mia seconda laurea nasce non per cercare chissà che lavoro ma perché volevo proprio diventare dottore.

Simone

Anonimo ha detto...

Guarda ad urologia il primario m'avrebbe preso, mai poi sì che avrei fatto la disoccupata: voglio vedere se un uomo va da una donna per parlargli di problemi al pene, noi in questo siamo avanti: il mio ginecologo è un lui...
Sara Grecco

Simone ha detto...

Infatti è un po' strana come specializzazione per una donna, ma un po' di urologhe in reparto le ho viste e puoi sempre occuparti di rene e vie urinarie (che credo abbiano anche le donne :)

Riguardo a ginecologia credo che il 99% dei futuri ginecologi saranno donne viste le percentuali degli studenti... questo vuol dire che l'1% di ginecologi maschi avranno i pazienti tutti per loro?! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Beh io non sto a Roma, ma a Perugia, e non so minimamente come siano messi qua per psichiatria.
Sai ti leggo da mesi e mesi e ti stimo tanto per la tua scelta coraggiosa. Da anni ho questo tarlo della medicina (nella fattispecie psichiatria o neuropsichiatria infantile) e sta diventando sempre più intollerabile pensare che non sarò mai medico. Poi secondo me per una donna è ancora più difficile fare una scelta come la tua, poichè significherebbe rinunciare all'idea di una famiglia. Non ci sarebbe spazio per dei figli.Ne varrebbe la pena? Nessuno sa la risposta giusta, ma in questo momento mi sento proprio una stupida. Grazie per avermi risposto comunque, e così velocemente!
Silvia

Simone ha detto...

Silvia: grazie per quello che hai detto! Penso anche io che per una donna sia più difficile... devi fare una scelta, ma secondo me una famiglia (se è quello che vuoi) può dare soddisfazioni enormi molto più di una laurea o un bel lavoro. In bocca al lupo.

Simone

Anonimo ha detto...

Silvia: adesso non castriamoci da sole con i nostri pensieri. Jole Baldaro Verde, sessuologa che stimo molto (ed è morta quest'anno) dopo la laurea in lettere ha preso la laurea in medicina e poi la specializzazione, lei ha sempre lavorato in ambito psicologico e sessuologico (si dice?!). Mentre faceva questo ha fatto ben quattro bambini! Nei suoi libri è bellissimo leggere come i giorni prima degli esami erano i giorni in cui i bambini potevano ottenere tutto perché la mamma doveva studiare :-) Erano altri tempi, e quattro bambini adesso non sarebbero possibili, ma una laurea in medicina e una famiglia magari con un solo figlio sono possibili. Io ho iniziato Psicologia quest'anno e non vedo come questo possa precludere l'avere un figlio (il marito ce l'ho già). Sicuramente non ne farò 2 o 3, ma questa era una mia scelta a prescindere da tutto, sono portata il giusto per i bambini, sono molto più portata per altre cose.
Non castratevi da soli!

Simone ha detto...

Anonimo senza nome: ovviamente non bisogna essere i primi a buttarsi giù. Ma non so come era medicina una volta, ma 'i giorni prima degli esami' durano mesi e studiando anatomia biochimica microbiologia e fisiologia al secondo anno non so proprio come avrei seguito un bambino e un lavoro. Poi non voglio dire, magari sono io che non ce l'ho messa proprio tutta...

Giulia ha detto...

Ciao Simone,
seguo il tuo blog da qualche tempo..
sei un grande per me!
Sai, qualche tempo fa, ho fatto couchsurfing a Bristol.
Sono finita a casa di un uomo fantastico.
Ha 42 anni e si sta specializzando in psichiatria. Mi ha raccontato di aver studiato ingegneria e di aver fatto l'ingegnere, poi a 34 anni si è iscritto a medicina e ora fa la specializzazione.
Fantastico! Proprio come te :)
Siete mitici!!

Simone ha detto...

Oddio è proprio uguale... incredibile, il mio alter ego a Bristol! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Giulia! Certo che questi uomini specializzati in psichiatria sono proprio irresistibili! Io sono un'altra che si è presa una bella imbarcata.
Anonima dell'altro giorno innamorata

Anonimo ha detto...

Ciao Anonima innamorata :)
Diciamo che son molto curiosa e colpita (positivamente) dalle scelte di vita di Simone e l'uomo di Bristol. Loro sono "liberi di essere", come dice Osho.
Hanno capito che la loro vita doveva continuare su un sentiero diverso, e hanno avuto il coraggio di cambiare. Cambiare, maturare, iniziare un nuovo percorso, costa fatica, costa coraggio. In termine di affetti e di tempo per sè. E molti di noi, questo forza non ce l'hanno. Cercare di essere se stessi, è la cosa più difficile del mondo e molto spesso ciò che noi sentiamo dentro, nel nostro cuore, non viene ascoltato. Preferiamo il lavoro sotto casa, lo stipendio sicuro, uscire alle 4 del pomeriggio che seguire la nostra vera indole.
La testimonianza di Simone poi, è molto importante. Scoprire che c'è qualcuno di simile a te, che si è iscritto ad un'altra facoltà dopo aver lavorato in un settore completamente diverso, ti fa sentire meno solo, meno strano di quel che pensi di essere.

E tu, Anonima Innamorata, raccontami raccontami di questo psichiatra :)


Giulia

Anonimo ha detto...

X anonimo: Non è che voglio castrarmi da sola..sono semplicemente realista!Nonostante psicologia sia una facoltà difficile e impegnativa, non è paragonabile con medicina, scusami!chi frequenta medicina non ha tempo nemmeno per gli amici, figuriamoci per la famiglia e il lavoro, che richiedono una presenza giornaliera!!! :-P

Anonimo ha detto...

Oops mi sono dimenticata di firmarmi...Sono Silvia

Simone ha detto...

Giulia: molti non cambiano anche perché hanno delle responsabilità maggiori verso famiglia, parenti e lavoro. Io ho sempre pensato di aver potuto cambiare avendone semplicemente avuto la possibilità.

Silvia: comunque se anche non è medicina puoi studiare per un lavoro nello stesso ambito che ti interessa e che magari si raggiunge con meno tempo... non so è solo un'idea :)

Simone

Anonimo ha detto...

@Silvia
hai ragione, Medicina è super-impegnativa, per quello ti parlavo della Prof.ssa Jole Baldaro Verde che è riuscita a fare 4 figli e laurearsi in medicina (parliamo di 50 anni fa), se fosse ancora viva ti direi di parlare con lei! Io l'ho incontrata personalmente e mi ha pure baciato, era una persona molto disponibile. Non volevo paragonare Psicologia con Medicina, non mi permetterei mai, so bene che Medicina è più difficile. Però mi piace vedere le persone che danno gambe ai propri sogni e vorrei incoraggiarle!

Anonimo ha detto...

@Giulia

il mio psichiatra è bellissimissimo! Scherzo, mi ha stregato appena l'ho incontrato (ribadisco non sono sua paziente, ci siamo incontrati per altre ragioni), ho fatto delle figuracce memorabili davanti a lui per l'emozione, per non dire di lapsus e dimenticanze che ho combinato da quando l'ho conosciuto. Ne ho fatte più in un mese che negli ultimi dieci anni. Mi hanno colpito gli occhi, i capelli, non so, un'alchimia misteriosa che mi ha dato le vertigini appena mi ha guardato. Ne passa uno ogni 14 anni di uomo così, come la cometa di Halley!

Vabbè Simone, la chiudo qui che ti stiamo invadendo il blog di cose sentimentali!!! Voi uomini medici siete fortunati, vedrai con il camice quante conquiste farai ;-)

Anonima innamorata

Simone ha detto...

Be', farò lo psichiatra insomma :)

Simone

Giulia ha detto...

Ciao! Io mi sono appena laureata in medicina, ho 25 anni, e magari penserai "cosa ne sa questa"...i criteri con i quali si può o non può frequentare il reparto X, si può o non può chiedere la tesi al professore Y, e si può o non può entrare nella specialità di stoc....sono sbagliati, lo sappiamo tutti. Non so in che città tu svolga i tuoi studi, da me è tutto dipendente da culo, maniglie e soldi. Che poi, chi ha uno dei 3 fattori in genere ha anche gli altri due. Nemmeno sto a sottolineare che a me mancano tutti.
Il punto non è se hai 25 o 35 anni, se sei cugino alla lontana di Ippocrate o se sei figlio del lattaio della piazzetta sotto casa, (no tranquillo, non sto per dirti "l'importante è che ci credi e ci metti il cuore" quello è bene che ci sia, ma non ti porta troppo lontano) l'importante è che giochi bene le tue carte. Ok pediatria vuole la media del 29.9, essere socio fondatore del Gaslini di Genova, e 52 pubblicazioni?? Ok, lascio perdere pediatria. Ma ho una laurea in ingegneria, ho 10-15 anni in più di esperienza alle mie spalle, ho un cervello che lavora in più direzioni, ho qualcosa in più rispetto ai ragazzini che da che sono maggiorenni hanno studiato solo questo. Hai una ricchezza incredibile, io avrò anche 25 anni, ma invidio quello che hai da offrire tu. Io ho solo una laurea che hanno altri 150 pivelli come me, con il voto che hanno praticamente tutti, e.......bom. Sfrutta quello che hai, fai capire in un reparto che non sei uno "in ritardo" sei uno "coicontrocazzi".
Massima stima.

Simone ha detto...

Giulia hai perfettamente ragione! Io però ho usato la mia 'esperienza' per trovare un reparto dove non rompono le palle (non mi hanno chiesto nemmeno la media o quanti esami mi mancano, solo l'anno di iscrizione) e dove mi pare che si possa imparare più di molte altre parti.

Cioè il fatto di esserci per molti versi già passato mi ha spinto più che a provare di entrare in chissà che posto facendo pesare i miei titoli, a cercare una situazione nella quale certi meccanismi sono meno estremizzati... anche se ci saranno comunque anche se a un livello minore.

Poi accetto il consiglio e proverò a far valere anche le altre cose che ho accumulato negli anni... ma non sono sicuro che nell'ambiente medico un ingegnere civile abbia molta utilità e ancora io per ora vorrei fare il dottore e se mi dicessero "fai questa cosa da ingegneri e poi entri" avrei forse vanificato un po' tutta l'idea di cambiare strada. No?

Simone

Simone

Anonimo ha detto...

solo l'anno di iscrizione? quindi se eri iscritto al 5 o altro?

Simone ha detto...

Sei l'anonimo di prima? Comumque se ero iscritto al quinto anno e basta.

Simone

Anonimo ha detto...

_Ciao Simone!io effettivamente ho lavorato per un certo periodo nel settore psichiatrico come educatrice..però questo non mi basta più..nel senso che vorrei ampliare le mie conoscenze e competenze..
Ho pensato di studiare psicologia ma poi la scuola di spec. in psicoterapia è davvero costosissima (per me)...uffa!!!
Silvia

Simone ha detto...

Silvia: in effetti i costi sono un problema... forse il più grande per chi non ha troppe possibilità in questo senso. In bocca al lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Laurearsi dopo 30 anni non significa rimanere disoccupati, significa però aver perso del tempo.
E' una domanda che lascia il tempo che trova.
Sarebbe come chiedere: "Fare la terza media a 20 anni vuol dire restare disoccupati"?
No, ma vuol dire che sarai quasi impossibilitato a fare carriera.
Purtroppo difficilmente un'azienda di prestigio decide di investire su un neolaureato che ha più di 30 anni.
Medicina, psicologia, psichiatria, sono facoltà / specializzazioni che in Italia offrono poco in quanto la sanità italiana continua a subire tagli e, grazie alle direttive di UE, FMI e BCE che hanno ormai distrutto un parlamento nazionale che ci rappresenti, sono specializzazioni che aprono la strada ad anni di precariato.
Non sono più un investimento sicuro come negli anni 80.
Quindi ci sono tre opzioni:
1. Aprire uno studio, oppure (meglio ancora) trovarsi uno studio di famiglia già avviato).
2.Andare all'estero in paesi che offrono di più.
3.Scegliere facoltà più richieste e meno lunghe (economia o ingegneria).

Simone ha detto...

Dici bene. Ma c'è pure una componente "umana" in tutto questo. La laurea migliore e più breve ce l'ho già, mentre qualcosa mi ha spinto sulla via più difficile. E comunque probabilmente scelgo la prima: aprirò uno studio :)

Anonimo ha detto...

Laurearsi dopo i 30 anni ( se è la prima laurea ovviamente) significa rimanere in un limbo per tutti gli anni più vivi della giovinezza ( dai 20 ai 30) cioè non essere autonomi, quindi non essere davvero liberi, realizzati, soddisfatti... Ovvero si vive nel malessere ( parlo per chi ci mette tanto a laurearsi, ma un po' anche per chi si iscrive tardi)
Questo è il grande problema e sulla base di questo bisogna capire se fare un certo percorso abbia davvero senso o se non sia solo un'ossessione. Non vivere fino ai 30 anni?? Perchè 1 23 anni chiedi alla mamma i soldi per la vacanza al mare se stai studiando e non riesci a fare lavoretti salutari, ma a 30 anni cosa fai? sarebbe ridicolo, devi per forza rinunciare a tutto.

Simone ha detto...

Anonimo: questo è verissimo. Laurearsi o studiare dopo i 30 anni richiede comunque di rinunciare a molte cose... e bisogna anche averne la possibilità, aggiungo.

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone!! Ho trovato il tuo blog perchè anche io ho superato i 30 anni e sogno di iscrivermi a medicina. Ho provato ad entrare in Medicina per parecchi anni dopo il liceo, ma alla fine mi sono arresa e ho fatto biologa. Questa cosa non me la sono mai perdonata come non ho mai accettato che un test avesse infranto il mio sogno più grande fin da piccola: quello di fare il medico. Anche io vorrei riprovare ad entrare. So che non è facile anche per le prospettive future...ma è un tentativo..leggendo il tuo blog e i commenti degli altri ragazzi che hanno iniziato da " vecchi" mi sono rincuorata...Per fortuna ho un marito che mi appoggia e mi dice di buttarmi perchè tanto posso sempre lasciar perdere tutto se non ce la dovessi fare...Grazie per aver scritto questo blog, grazie a tutti quelli che scrivono e che ti rispondono perchè è bello trovare persone come me!!! Credo che ci sia molta gente pronta a tagliarti le gambe e dirti che sei vecchio o che ormai non combinerai nulla, ma ognuno di noi segue un percorso e nessuno può sapere quale sarà il tuo futuro!!!
Un in bocca al lupo a te e a tutti quelli che provano a realizzare i loro sogni!!!!
Bea

Simone ha detto...

Bea: grazie a te o a tutti voi per i commenti, anche perché fare 6 anni un percorso del genere senza il tifo di tutti quanti sarebbe stata dura! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, sono un ragazzo di 27 anni e a settembre entrerò al terzo anno di chimica e tecnologie farmaceutiche(ctf). Ho iniziato questa facoltà a 25 anni, non era la prima scelta (nonostante la chimica mi piaccia veramente e sia la materia a cui sono più affine) ma una ancora di salvataggio nel caso non avessi superato il test per entrare in medicina. Mi avevano infatti consigliato di non tentare solo il test di medicina ma anche un test per una facoltà con materie affini in modo tale che l'anno dopo avrei potuto - superando il test - farmi convalidare degli esami. è successo che non ho passato l'ultimo test per 0,25-0,50 punti e cosi ho frequentato anche il secondo anno di ctf. In questi due anni mi sono trovato bene nonostante il "ritardo" rispetto ai miei colleghi (tutti ventenni o poco più) e sono entrato a far parte di un gruppo nel quale ci si aiuta nello studio. Ovviamente il mio pensiero è sempre rivolto a medicina. Tra due settimane c'è il test d'ammissione e io mi sento bloccato. Fare il test ed entrare al primo anno di medicina a 27 anni oppure iscrivermi al terzo anno di ctf e conseguire nei prossimi tre anni una laurea che mi consentirebbe tranquillità e maggiore indipendenza? Oltre che ovviamente tranquillizzare la mia famiglia che ancora mi vede senza un titolo. Ho chiesto consigli e mi hanno detto che mi converrebbe laurearmi in ctf e a 30-31 anni iscrivermi in medicina con una laurea già in tasca. Chiedo a te e a tutti quelli che avranno la pazienza di leggere queste tante righe, se entro in medicina con una laurea in ctf mi sconteranno qualche anno o dovrò sempre ricominciare dal primo? avete qualche informazione in merito? Ti ringrazio.

Simone ha detto...

Con la laurea in ctf di sicuro ti riconosceranno diversi esami. Per avere maggiori dettagli cerca sull'ordine degli studi o chiedi alla segreteria dell'università dove vorresti fare medicina.

In bocca al lupo!

Simone

Unknown ha detto...

Ciao Simone,
Io sono Silvia, ho 32 anni, 2 figli, e un lavoro che amo (sono psicologa).
Ogni anno, dai tempi dell'università in poi ho sentito un fremito quando sentivo in TV o leggevo sui giornali del test di medicina.
Quest'anno l'ho provato. E sono dentro. Io voglio provare. Un passo alla volta, magari non in sei anni come te, anche in 12 andrebbe bene. Voglio vivere un'esperienza, non superare un ostacolo.
Insomma eccomi qua. Mi prendono tutti per matta, ma non voglio fare un corso in neuro qualcosa per avvicinare la mia figura a quella del medico. Vorrei proprio studiare per diventarlo io.
<3

Simone ha detto...

Silvia: mi sembra che stai facendo proprio le cose nel modo migliore. Intanto provi, sei disposta ad accettare dei compromessi e anche a metterci qualcosa di più... insomma, meglio di così?! :)

In bocca al lupo!

Simone

Nunzio ha detto...

Salve. A novembre compio 36 anni e sono ormai arrivato al punto di non riuscire più a prescindere dal mio sogno di diventare medico chirurgo. Ho una carriera eccellente in ben altro settore, nessuna laurea ad oggi conseguita e molta, moltissima ansia circa ciò che mi aspetta allorché riesca a laurearmi. Sono sufficientemente presente a me stesso da rendermi conto di come questo potrebbe significare buttare all'aria i miei prossimi 12 anni di vita ma, al di là di questo, vorrei sapere se qui nel forum c'è qualcuno che abbia intrapreso la carriera medica nelle mie stesse condizioni.

Buona vita a tutti

Nunzio

Anonimo ha detto...

Ciao Nunzio, io ne ho 35 di anni e pure figli a carico, tutt'altra laurea in mano ,un lavoro anche se precario comunque impegnativo..eppure i miei sono medici e io sto realizzando da anni che forse anche io mi sarei realizzata davvero seguendo questo percorso..e ci penso ci penso..poi però mi dico "ma a 35 anni con una famiglia e un lavoro come fai?? inutile anche pensare di tentare.." eppure non riesco a non pensarci..che dovrei provare..

Anonimo ha detto...

Wow signori le vostre opinioni sono davvero interessanti.
Però ho notato che sono di parecchi anni fa.
Ora invece?
Come vi state comportando? State continuando o avete lasciato perdere?
Grazie :)

Alex

Alice ha detto...

Grandissimi, anch’io sono veramente curiosa di sapere com’è andata a finire. In particolare mi piacerebbe che leggesse e mi desse sue notizie Silvia, la ragazza che si è iscritta a medicina con due figli, perché partiva con una situazione molto simile
alla mia.