24/08/10

Un libro di troppo.

Fine agosto. Tra troppo pochi giorni ho l'esame di Biochimica. Poi c'è Microbiologia alla quale per il momento ho dato una lettura veloce e nemmeno completa. Fa un caldo boia e io ho non so quante pagine da ripetere e riripetere fino allo sfinimento con formule, grafici e nomi che dimentichi il minuto dopo che hai chiuso il libro.

Il fatto è che mi hanno detto che per Biochimica c'era un libro migliore di quello che ho preso io, e allora sono andato a prenderlo al negozietto accanto all'università. Adesso non so se quest'altro libro sia veramente meglio dell'altro (l'ho appena sfogliato, ma mi sembra decisamente di sì), solo che - mentre ero nel legozio - mi è caduto l'occhio su quello che vedete nella foto: il librone di medicina interna con tutti i disegni di Frank Henry Netter.

L'ho pagato NOVANTATRE euro, mortacci mia, con tutto che era scontato. Con tutto che non mi serviva davvero, e con tutto che avrei troppe altre cose da leggere, ripetere e sulle quali essere esaminato prima di potermi dedicare anche solo come ultimo dei tirocinanti a qualcosa che abbia effettivamente a che vedere con la medicina vera.

Dentro ci sono centinaia di descrizioni di malattie più o meno terribili, con spiegazioni e disegni dettagliati. Qualsiasi assurdo malanno ti possa venire (facendo le corna) qui dentro trovi il perché, il percome e - con tutti i ragionevoli dubbi del caso - la terapia consigliata.

Mi viene quasi voglia di studiare davvero... ma non Biochimica con formule e enzimi impronunciabili, o l'elenco telefonico dei batteri merdosi che ti addormenti dopo 20 minuti. Mi piacerebbe studiare questo libro qui, che mi interessa troppo di più.

E certo che non mi era mai successo, quando stavo a Ingegneria, di comprare un libro solo perché mi piaceva. E se questa cosa non è follia, rincoglionimento per via del caldo o puro e semplice masochismo, come dovrei chiamarla se non pura e limpida passione? Sono diventato un secchione a tutti gli effetti, e vengo pure qui a raccontarlo e a vantarmene: chi se lo sarebbe mai immaginato?

Comunque sia, ho solo anticipato un po' i tempi: arriverà il momento di studiare cose più interessanti. E arriverà anche il momento in cui questo libro, tanto bello quanto costoso, mi sarebbe servito comunque.

Io nel frattempo, anche se ancora non ne avrei bisogno, anche se non dovrei perdere tempo in questo modo, ogni tanto lo prendo e me lo sfoglio. Guardo i disegni, cercando di riconoscere sintomi, malattie e cause possibili. Mi diverto a collegare quello che vedo con le poche nozioni di Fisiologia e Anatomia che al momento ho in testa, e penso che ci passerei tutta la giornata.

Poi, con un po' di fatica, me ne torno agli altri miei libri e ricomincio a leggere. Sperando che all'esame non mi chiedano qualche formula chimica assurda, o l'ultimo microorganismo patogeno nascosto in fondo a chissà quale dispensa del cavolo.

Certe cose, davvero, non me le ricorderò mai.

Simone

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Simo,
ma lo sai che ti sto invidiando da morire??
Ebbene si, è da troppo che cerco di non sentire la vocina che mi chiama, ma in questi giorni sta davvero urlando.
Medico mancato? forse...così dicono gli amici medici che però bocciano la mia folle idea di iscrivermi a medicina a 31 anni. Che poi, prima di iscrivermi, dovrei superare il test di ingresso e per una che proviene da ragioneria non è davvero una passeggiata.
Per cui ti invidio e cerco di trovare nelle tue parole il coraggio che mi manca...e la forza, finito il lavoro, di mettermi a studiare e tentare quel test...

Gabry

Simone ha detto...

Gabry: in molti dicono di invidiarmi... ma io 3 anni fa a quest'ora stavo spaparanzato al mare, e ora sto col libro e le zanzare killer che rompono le palle.

Se non sarà medicina c'è sempre spazio e modo per rimettersi in gioco e cercare "altro" nella vita, invece di stare a invecchiare e deprimersi sempre sulle stesse cose.

Grazie e in bocca al lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

Caro simone,
ho 23 anni e sono al terzo anno di ingegneria e conto di finire a breve, ma, non ho ancora capito per quale motivo, m'è presa la voglia di studiare medicina.
Valuto le mie esperienze che fino a qualche tempo fa nulla avevano a che fare con la medicina, e mi chiedo da dove venga fuori (forse frequentazioni medici, ma bho).
Mi chiedo e vorrei chiederti, non è che poi cambiando si ha rimpianto e o nostalgia di averlo fatto? in particolare la nostalgia, infondo abbiamo comunque portato a termine un corso in ingegneria e il lavoro lo troveremmo... insomma che combinare..

Simone ha detto...

Non so... io nostalgia non ne ho. Poi magari puoi sempre tornare indietro: non è che la laurea in ingegneria te la tolgono! ^^

Simone

princy60 ha detto...

ciao collega scrittore, grazie di essere passato da me. A Medicina dovrebbero aggiungere un libro: "Come trattare i pazienti da esseri umani".

Simone ha detto...

Princy: ciao, se ricordi avevo il blog lo scrittore emergente e poi il mondo quasi nuovo. Ma passavo da te tanto tempo fa.

Su come trattare le persone di libri ne servirebbero molti. Sai che non sarebbe una cattiva idea scriverne uno? ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao, ho letto il tuo blog e la tua storia. Molto interessante devo dire e per di più molto simile alla mia. Mi sono laureato in ingegneria odiandola fin dal primo giorno, ho lavorato un po' ma poi, stanco della piega che stava prendendo la mia vita mi sono iscritto a medicina. Ho concluso il primo anno e devo dire che è la facoltà più bella che possa esistere, almeno lo è per me.
Auguri per la tua carriera universitaria e professionale

Simone ha detto...

Grazie della tua esperienza! Forse odierai anche il secondo anno di Medicina... ma ti auguro di no! ^^

Simone