15/12/11

Seconda laurea in Medicina: un periodo un po' del cavolo.

Lo "stop" all'uscita del libro era già stata una bella botta.

Poi ieri ho avuto l'esame di Gastrologia/Endocrinologia, e nonostante che avessi studiato un casino abbastanza non ho superato lo scritto e mi hanno segato.

Come se non bastasse ho pure avuto una mezza influenza: ieri stavo a pezzi, oggi sono senza voce e penso che ne avrò ancora per qualche giorno.

E insomma, sono momenti come questo che non dico mi mettono dei dubbi o mi fanno venire qualche rimpianto, ma che un pochino mi buttano giù. Io 'sta stronzata che devi andare lì e ripetere le cose a memoria ai professori l'avevo già fatta almeno 50 volte, ai tempi di Ingegneria. E se questa storia degli esami è come una specie di tassa per poi poter svolgere la professione che ti piace, io a un certo punto potevo anche dire di avere già dato.

Poi mi sono rimesso in testa di ricominciare da zero, e alla fine ci sto e non mi lamento: l'ho deciso io. Però credo anche che tutto sommato non sia soltanto colpa mia se nella vita che facevo prima ero insoddisfatto e ho sentito il bisogno di cambiare. Credo che sia una cosa che è stata causata da me, ovvio, ma che non ho scelto lucidamente perché non sapevo cosa mi avrebbe riservato davvero il futuro.

Ovvio poi che non è che qualcuno è venuto da me e mi ha obbligato a iscrivermi a medicina, e anche questo l'ho voluto io. Ma è un voluto che suona quasi come obbligato, perché prima di prendere questa alternativa - davvero - non è che fossi una persona realizzata o che vivessi bene quella quotidianità che mi aveva stancato in un tempo così breve.

Ma insomma, in genere vado avanti senza farmi pesare lo studio più di tanto, come del resto avrete capito leggendo gli altri passaggi del mio blog. Studio e seguo e vado in reparto, e il 99% delle volte sono contento e soddisfatto.

Però, qualche volta, quando non va tutto proprio secondo i progetti allora insomma, un po' le cose si fanno un tantino più pesanti. Intanto se ti bocciano è comunque meno gratificante che se ti promuovono. Ma va', vero? ^^ Poi non è che ci sono tantissimi appelli, e subito gli altri esami iniziano a sovrapporsi e non sai più a chi dare i resti e che pesci pigliare. C'è sempre lo spettro di rimanere indietro (cosa che se avessi 20 anni sarebbe ininfluente, ma che ora non posso proprio permettermi) e alla fine ridare un esame - in qualsiasi modo la vogliate vedere - implica sempre un ulteriore carico di lavoro in più anche solo per andare lì la mattina dell'appello e aspettare il tuo turno.

Ma insomma, cerchiamo di rimetterci in sesto: intanto mi sto intossicando di probiotici e integratori alimentari per tirarmi un po' su dall'influenza. Cose che per inciso secondo me non servono a una minchia: non è che qui a Roma si soffra di malnutrizione di qualche tipo, e certe cose in più o le espelli tutte - il che è l'eventualità migliore - oppure ti intossicano di brutto ed era meglio che restavi solo malato. Però mi danno l'illusione che mi sto curando, mentre alla fine se sto male senza prendere niente mi pare che me la sono andata a cercare.

Poi devo riprendere a frequentare un po' i reparti, che per colpa dell'esame è un secolo che non metto il camice. Ora io volevo andare a Gastroenterologia a indirizzo clinico, ma forse ci sarà posto solo nel reparto che invece è chirurgico. Adesso la Clinica mi interessa più della Chirurgia (diciamo che a fare il chirurgo non mi ci vedo per niente) ma l'internato sarebbe con un professore spettacolare che sta per andare in pensione. Cioè, meglio che con questo professore mi sa che non si può capitare, e poi dopo la possibilià di andare appresso a lui non ci sarà più perché smetterà di insegnare... però di andare di nuovo 10 volte in sala operatoria - dopo l'internato a Urologia - non c'ho proprio voglia per niente.

Oppure posso andare un altro po' a Urologia, che è sempre chirurgia ma sarebbe una frequenza molto più soft... e poi così mi faccio vedere un po' dai professori prima dell'esame che a questo punto darò a Marzo e insomma è una scelta strategicamente migliore, ma il rischio è di non imparare poi molto di nuovo.

Ancora potrei riprendere a frequentare Medicina Interna, che per vedere della roba di interesse medico (che non darei per scontato) forse è il posto migliore di tutto l'ospedale, ma per gli esami che sto dando ora non serve a niente... e poi essendoci già stato volevo guardarmi prima un altro po' intorno. E poi sinceramente Medicina Interna è PESANTE perché devi sapere tutto di tutto e poi tanto c'è sempre qualcosa che non ti ricordi.

Oltre alla frequenza, devo decidere quando dare gli esami che mi mancano. Sicuramente ormai non posso fare tutto prima che ricomincino i corsi, per cui dopo tanti sforzi per rimettermi in pari finirò ancora una volta a seguire una materia mentre in realtà ne sto studiando un'altra (anche fisicamente durante le stesse lezioni). Ma questa cosa per gli studenti di Medicina è lo standard, e anzi era strano che per un po' fossi riuscito a studiare proprio le materie che stavo seguendo.

Insomma, come vedete ho le idee un po' confuse e sto un po' in un momento del cavolo. Ora questo fine settimana spero di riposarmi un po', e poi si ricomincia e si riparte e basta con lamentele e piagnistei del cavolo.

Almeno sperando che a Gennaio non mi seghino di nuovo! ^^

Simone

10 commenti:

Temistocle Gravina ha detto...

Prima di iscrivermi alla facoltà dove mi sono poi laureato, avevo fatto due anni di medicina (si parla del 1979-81!) e su 5 esami, due li ho mancati alla grossa già allo scritto: mi sembra biologia e istologia. Poi lavorai per un anno e nel frattempo mi ero iscritto a giurisprudenza, ma solo per passare il tempo: qui 1 esame dato e una bocciatura (storia del diritto romano). Ma quel giorno c'era Argentina-Italia mondiali 1982, così filai a casa giusto in tempo per il fischio d'inizio!

Simone ha detto...

Insomma hai trovato un aspetto positivo anche nella bocciatura! ^^

Ma in che ti sei laureato alla fine, che non ricordo?

Simone

Dama Arwen ha detto...

OT: (son di fretta, e mi scuso) a causa del lavoro!
Se è un periodo del cavolo… (romanesco!) allora è comunque fantastico.
Cosa?
Ma IL CAVOLO, ovviamente!! Madre natura gli ha donato una geometria di frattali meravigliosa! (E buono da mangiare)

La fine dell'anno è alle porte e la stanchezza è tanta per tutti, forze coraggio, CAVOLO!!!

E che venga una bella DISSENTERIA a chi ti ha bocciato a sto giro! :-P

Simone ha detto...

Dama: sì, a me i cavoli comunque mi fanno schifo che quando vivevo con i miei se mia madre li faceva poi casa puzzava per 1 settimana!

Essendo gastroenterologi sulla dissenteria saranno preparati ^^.

Simone

StellaPazza ha detto...

dopo i periodi del cavolo c'è sempre il tempo delle mele, la pioggia di caffè, insomma tutto passa con una velocità impressionante (prova a guardarti indietro di dieci anni, dov'eri e che facevi). Basta fare del proprio meglio ogni giorno, e poi vedrai che in un attimo gli esami da fare si ridurranno a uno o due e starai preparando la tesi :)

Anonimo ha detto...

Forza Simone! Capitano anche questi piccoli inconvenienti, chiamiamoli così, ma la tua capacità di reagire e riflettere sugli avvenimenti è davvero ammirevole e ti darà la forza per andare avanti.
Ti ammiro tantissimo, così come tutti coloro che ti leggono, ne sono convinta.
Anche se non commento da molto il tuo blog è sempre tra i miei preferiti e ci faccio un salto più volte a settimana per vedere come ti vanno le cose.
A presto e buone feste! Riposati anche un po', lo meriti ;)

Simone ha detto...

Stella: infatti mi sembra incredibile anche stare già così "avanti", mentre quando ho iniziato mi aspettavo un percorso infinito. Grazie! ^^

Manu: infatti sì, cose che capitano. Capita pure di sentirsi un po' giù, ma le cose che mi scrivete sul blog o in privato sono molto meglio degli integratori di cui parlavo nel post e già oggi ho tutta un'altro spirito.

Auguri anche a te!

Simone

Anonimo ha detto...

Anch'io mi trovo in un presente che non dà benessere e dovrei avere il coraggio di fare la scelta che hai fatto tu accettando poi tutti gli alti e bassi della scelta. Come vedi hai avuto molto coraggio, io non ce l''ho. La mia impressione è che quando usciamo dalla scuola superiore siamo profondamente disorientati e facciamo delle scelte alla cavolo che poi avranno conseguenze pesantissime sul nostro futuro e rischiano di portarci all'insoddisfazione. Una facoltà sbagliata a 20 anni rischi di di portatela dietro tutta la vita perché è ciò che hai seminato per il futuro e non sempre è possibile aggiustare la rotta. Io ad esempio avevo scelto la facoltà sbagliata a 19 anni (Lingue) e ho perso tempo (anni), poi ho aggiustato il tiro facendo la scuola per interpreti che mi è piaciuta, poi col tempo mi è passata anche la motivazione a lavorare con le lingue. Non che non mi piaccia, ma non mi dà la stessa soddisfazione di 15 anni fa quando ero un'invasata per le lingue straniere. In tutta la mia vita però ho sempre studiato per conto mio Psicologia, una psicologa a cui mi ero rivolta quando avevo 18 anni mi aveva consigliato di proseguire gli studi in quella direzione. Ecco a 34 anni vorrei aver ascoltato quel saggio consiglio che ci aveva visto lungo!Se c'è una materia di cui non mi sono stancata mai è stata la psicologia. Simone, siamo persone complesse e forse con orizzonti un po' più ampi della maggioranza ed è per questo che soffriamo di più e ce ne mettiamo. Io ad esempio non ho il coraggio di iscrivermi a Psicologia perché ormai è davvero tardi e mi prenderebbe un mucchio di tempo ed energie, energie che potrei mettere in altri progetti della mia vita (avere bambini, avere una mia autonomia finanziaria lavorando), la vita reale chiama.

Eddy ha detto...

Simone vai alla grandissima ! non ti non preoccupare più ditanto di voti e frenate. il Discorso sulle spec già te l'ho fatto in passato: non serve sempre aver un supercurriculum per fare determinare specializzazioni....Colgo l'occasione per farti gli auguri di buon natale e buone feste!
@tim: infatti ma alla fine anche tu sei un semi collega? Acnhe tu un percorso tortuoso prima di incontrare la strada giusta ?

Simone ha detto...

Anonimo: ovviamente, e lo dico sempre, ognuno poi può agire in base a bisogni e necessità... proprie e delle persone che ha vicino.

Eddy: grazie Eddy, auguroni anche a te!

Simone