21/12/11

Varie figure di m... in reparto.

La mia futura specializzazione... ma comunque c'è di peggio.

- Sono a Medicina Interna, di pomeriggio. Il che vuol dire che siamo io, un professore e uno specializzando che dovrebbe essere da qualche parte ma non si sa dove.

Arriva un nuovo paziente dal Pronto Soccorso, e credo per spingermi ad avere più fiducia in me stesso il professore mi dice "vacci a parlare tu, che io adesso arrivo".

Ok: canzone di sottofondo tipo quella di Rocky, vado dal paziente e mi presento. Contate sempre che io sono uno col camice e un bel po' di capelli bianchi che sembro lo zio degli altri studenti, per cui immaginate come può vedermi lui: cioè, non è che mi hanno dato la targhetta con la scritta "medico" cancellata col pennarello, e sotto scritto "ex-ingegnere". Sembro tipo quasi uno che potrebbe effettivamente avere la parvenza di lavorare lì.

E insomma, io mi presento con 'sto cavolo di taccuino su cui mi annoto le varie cose che succedono in reparto. Chiedo al paziente come va e come non va. Perché lo hanno ricoverato, se è stato in ospedale altre volte e se ha altre patologie. E intanto mi scrivo qualcosa per non dimenticarmi tutto 30 secondi dopo.

A un certo punto lui mi informa che è stato operato anni prima di una cosa strana, che non ho mai sentito nominare. Lì per lì ho la tentazione di far finta di aver capito e di scarabocchiare qualcosa a casaccio (tecnica ingegneristica riciclabilissima anche in campo medico) ma poi scuoto la testa e chiedo: "che malattia ha detto che aveva, scusi?"

Lui fa una faccia come per dire: ma dove cazzo sono finito?! E meno male che subito dopo è arrivato il professore, che se no mi sa che cambiava ospedale.

E per quanto riguarda il taccuino: dopo un po' mi sono rotto di portarmelo sempre appresso, e l'ho buttato.

- Reparto di cardiologia. O mi sa che era sempre Medicina interna, non mi ricordo.

Uno specializzando ci fa vedere l'esame obiettivo di un paziente: come si sente la milza, il fegato, eccetera eccetera. Poi fa provare noi, a turno.

"Ora ascolta il cuore" mi dice.

Io come si sente il cuore me l'ero appena ripassato, per cui prendo il fonendoscopio e lo passo senza esitazione su tutti i punti corretti: focolaio Aortico, Polmonare, Tricuspide, Mitralico... le iniziali formano la parola ApParTaMento (be', più o meno lo fanno), ho inventato questo bel trucchetto per ricordarmele, ed effettivamente ha funzionato. Mi sento proprio troppo figo.

"E com'è il battito?"

"Tutto a posto!" rispondo io, convintissimo. "Regolare e quelle altre cose in medichese".

"Ma come è possibile?" lo specializzando è ApParenTeMente sconcertato. "Come fai a dire che è tutto a posto?!"

Io rimetto il fonendoscopio sul torace. Solo stavolta invece di fare il secchione mi concentro su quello che sto facendo, e sento una cosa che fa tipo TutuTUTUMtuTUtumTUMtum, il suono meno regolare che può esistere: il paziente ha una fibrillazione atriale, e la Cardiologia è la scienza che studia il cuore.

O almeno così ho capito.

- Reparto di Urologia.

Esco dalla sala operatoria dopo aver visto parte di un intervento. Fuori, nel corridoio, ci sono i parenti della persona che stanno operando, e vengono tutti da me per chiedere informazioni.

"Come va l'intervento?" mi domandano. "Sta andando tutto bene?"

E io lo so che non devo dire nulla a nessuno. Cioè, io non so nulla di chirurgia. Sul serio. E poi non è nemmeno una cosa che posso fare. E poi che succede se sparo una cavolata?

Però i parenti insistono. Sono in ansia e preoccupati, e stanno lì da chissà quante ore. E io mannaggia a me che sono buono o semplicemente stupido, e che non riesco a ignorare la gente. Mi dico che mi terrò sul più vago e generico possibile, così almeno non combino qualche casino.

"Ho visto solo una parte piccolissima dell'intervento" dico. "Non avevano nemmeno tolto la milza".

E quelli tipo un altro po' e svengono.

"LA MILZA?!" mi fanno, con gli occhi sbarrati. "Ma doveva essere operato AL RENE!"

Ecco: io lo sapevo che dovevo fare lo stronzo, e andarmene senza dire nulla! E se lo scopriva il professore mi sa che finiva proprio che mi rincuorava di brutto. Per fortuna alla fine è vento fuori che in ospedale c'è più di una sala operatoria (incredibile, eh?) e avevo semplicemente visto un altro intervento.

Ma voi, comunque sia, non chiedete mai informazioni agli studenti.

Simone

8 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Ho come la sensazione che... da qualche parte, in rete, ci sia un blog che racconta una storia di malasanità dove un caro parente, bisognoso di intervento al rene, rischia che gli venga asportata la milza!! :D

Mannaggia... ma come si riconoscono gli studenti dai medici?

Anonimo ha detto...

Ahahahah mi hai fatto morire dalle risate! Specie con l'"ApParenTeMente" riferito allo specializzando che riprendeva a sua volta il tuo trucchetto di "ApParTaMento" per la memorizzazione :D Uno sketch veramente esilarante!

Simone ha detto...

Glauco: in genere non c'è alcun carattere distintivo, ma spesso i medici o gli specializzandi hanno una targhetta sul camice mentre gli studenti non hanno nulla (però non è sempre così).

Manuela: sì, sono contento che si sia capita quella parte ahah ^^

Simone

StellaPazza ha detto...

Eheheheh...splendide figure di merda, complimenti!!!

Dama Arwen ha detto...

Ahahaha!
Son morta, quella della milza/rene mi fa troppo ridere!

Simone ha detto...

Stella: grazie!

Dama: io volevo sparire, ahaha! ^^

Simone

gelostellato ha detto...

azz... con milza/rene meritersti un premio! :D

paroleperaria ha detto...

Certo per te che ti sono capitate, non sarà stato il massimo... ma mi hai fatto molto ridere! :)