24/01/12

Il mio test di ammissione alla facoltà di Medicina.

Il test di ammissione a Medicina è stata una grandissima rottura di palle.

Quando l'ho fatto io, constava di 80 domande a risposta multipla (le nefaste crocette che segneranno il cammino di ogni futuro dottore) su materie come Biologia, Chimica, Fisica, Matematica, Logica e Cultura Generale.

Se a una domanda rispondevi giusto ti davano un punto in più. Se rispondevi sbagliato era invece un quarto di punto in meno, e a conti fatti conveniva di più non rispondere proprio piuttosto che tirare a indovinare.

Sempre nell'anno in cui l'ho fatto io, nella mia università si entrava con 41 punti su 80. Non tantissimo (in alcuni atenei si entra anche con più di 50!) ma se finivi tra gli ultimi 125 classificati ti spedivano a frequentare in una sede talmente lontana che anche uno di Roma poteva provare l'ebrezza di studiare fuori sede.

Se posso dare qualche consiglio, all'atto pratico dello svolgimento del test le domande di Biologia si trasformano in quiz sulla comprensione di testi. La Chimica si basa sul ricordare a memoria l'elettronegatività dei vari elementi o le loro posizioni nella tavola periodica. Per Matematica si intende in realtà Statistica e calcolo delle probabilità mentre le domande di Fisica sono talmente astruse che - tante volte - non sapevo cosa rispondere nemmeno io che sono ingegnere. La Fisica del test, insomma, è l'unica materia che rimane uguale alla Fisica vera mentre tutte le altre sono delle interpretazioni a mio parere un po' particolari.

Per essere ammessi, conviene allora studiare specificatamente per il test e non preparare le singole materie senza sapere cosa vi aspetterà il giorno della prova. Io l'ho fatto comprando tutti i libri dedicati esistenti al mondo, facendomi pure un corso estivo e svolgendo regolarmente i test degli anni passati dall'inizio alla fine (non fate solo le materie che vi piacciono a voi, che poi il giorno della prova sulle altre andrete malissimo) per rendermi conto di quanto prendevo e di come stavo messo.

E devo ammettere che quella dell'ammissione è stata un'estate particolarmente orribile. Il giorno del test, però, è stato divertente. Cioè: per me che lo vivevo in prima persona ha fatto schifo. Ma se fosse stata una puntata dei Simpson o un film tipo Fantozzi si iscrive a Medicina, a vederlo da fuori non sarebbe stato niente male.

Intanto avevo l'influenza intestinale. Praticamente ho fatto appena in tempo a vomitare nel bagno del Pronto Soccorso del Policlinico, perché subito dopo mi hanno chiamato e sono entrato nell'aula. Per evitare il rischio di imbrogli, poi, eravamo divisi per fasce d'età: gli studenti nati nell'89 erano sparpagliati in una quindicina di aule per tutta l'università. Gli studenti dell'88 stavano divisi in altre 5-6 aule. Poi quelli dell'87, '86 e così via fino a esaurimento dei candidati.

E io stavo nell'ultimissima aula, quella con i candidati vecchi: quelli che non si sa perché c'hanno ancora voglia di iscriversi all'università, quelli che facevano il biologo da 20 anni ma ora basta perché volevano fare il medico. Infermieri che i dottori non sanno fare una minchia ma però vogliono diventarne uno. Altri ingegneri sfigati, pensionati che quella mattina non avevano di meglio da fare e più di qualcuno che si sarà iscritto pensando che - avendo lo stesso cognome - lo avrebbero fatto sedere accanto a figli e nipoti vari ai quali avrebbe furbescamente suggerito le risposte, ma invece no: dividevano per anno d'età, pijatelanderculo.

Durante la prova, la mia paura maggiore era che non mi lasciassero andare in bagno se mi sentivo di nuovo male: tante volte ai concorsi puoi uscire solo dopo un certo tempo, e se la commisione decideva che il test andava fatto senza alzarsi ero fregato. Ma io di sicuro non avrei lasciato che qualche virus stronzo mi fregasse l'iscrizione a Medicina: ho puntato un secchio della spazzatura che stava in un angolo, e mi sono detto "male che vada, vado a vomitare lì dentro". Voglio dire: come sperare in una situazione migliore nella quale sostenere un esame?

Alla fine per fortuna il secchio non è servito, ma la parte di Logica e Cultura Generale è andata malissimo: c'erano tutte domande su roba del Liceo che ai tempi miei nemmeno esisteva, tipo le poesie di Benigni sull'Inferno o un romanzo su due tizi che si stanno per sposare ma poi viene la peste e muoiono tutti. "Chi ha scritto va' dove ti porta il cuore?" è una delle poche cose che mi ricordavo, ma credo che a causa di questa formidabile nozione più di qualche neodiplomato abbia dovuto cambiare carriera.

Biologia invece è andata alla grande. Chimica abbastanza bene, e per Matematica e Fisica me la sono cavata. In totale mi pare di aver raggranellato 51 punti, e credo di essere arrivato 160esimo su 4000 candidati. Ma l'importante, ovviamente, è che sono entrato.

Se posso uscirmene con qualche inutile opinione assolutamente personale, credo che il test di ammissione non dovrebbe esistere. Certo, con tutte le richieste che ci sono, ora come ora non sarebbe possibile nemmeno abolirlo. Eppure io a suo tempo mi sono iscritto a Ingegneria senza dover svolgere alcun test, e gli ingegneri erano comunque una delle professioni più ricercate e nessuno si è mai lamentato - fino a una decina di anni fa - che ce ne fossero troppi.

Credo inoltre che una selezione basata su domande a crocette non premi in maniera giusta le capacità di ogni individuo, e che uno studio puramente mnemonico selezioni persone dotate di un dato tipo di intelligenza, mortificando però altre doti che risultano invece sottovalutate.

L'ultimo consiglio che posso darvi, se in ogni caso vi toccherà sostenere questo test, è di non lasciarvi angustiare più del dovuto: se studiate sul serio è molto probabile che riuscirete a entrare, perché in fondo non è così insormontabile. E se anche dovesse andar male, provate nuovamente l'anno successivo e non prendetevela più di tanto: alla fine, come in tutte le cose, ci vuole anche un po' di fortuna.

Simone

17 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Mamma mia, i test li ho sempre odiati. Per fortuna ai miei tempi non esistevano :-) Però ho fatto qualche concorso pubblico e mi sono fatto fregare alla grande dal nervoso e dalla tentazione di rispondere a tutte le domande (se le avessi saltate probabilmente avrei guadagnato qualche quarto di punto).

Glauco Silvestri ha detto...

L'unica cosa a cui possono servire quei test, credo, è a dimostrare il sangue freddo delle persone. Chi si fa prendere dall'emozione, spesso, nonostante sia preparato, finisce per andare male, o malino, o in maniera appena sufficiente. :-/

Agroterapista ha detto...

Non so per i medici, ma per le professioni sanitarie il fantomatico numero chiuso lo criticavo ( come un impedimento alla libertà di studio etc....) mi sono reso conto entrando (non datemi del paraculo)però che è necessario per le esercitazioni pratiche e per i tirocini nelle varie AUSL di riferimento. Magari si può criticare la composizione dei test, per medicina e professioni sarebbe il caso di avere una conoscenza di anatomia e fisiologia ad esempio, rispetto alla conoscenza di Svevo o dell'attuale presidente dell'Iraq.

Simone ha detto...

Ariano: infatti io mi ero fatto tutti i "calcoli", e tiravo a indovinare solo se avevo un 50% di probabilità di prenderci. Alla fine solo per le domande sbagliate si rischia di scendere di una decina di punti!

Glauco: in effetti la tensione è un elemento importante, anche se io credo che la preparazione e la fortuna contino comunque.

Forse proprio perché stavo male non ho sentito troppo il nervosismo, e magari alla fine è stato meglio così.

Agroterapista: allora, se guardiamo l'aspetto pratico sono d'accordo che ora come ora parrebbe impossibile un'università aperta a tutti.

Però secondo me è un "affollamento" dato anche dal numero chiuso stesso: voglio dire, quando Ingegneria era a numero aperto come facevano?

Ora entrando in una facoltà a numero chiuso si pensa che si avrà un ottimo lavoro assicurato, per cui c'è tanta domanda anche perché ci sono pochi posti e molti credono che una volta entrati l'obiettivo sia raggiunto.

Poi se la mettiamo su un piano "etico", credo che sia ingiusto impedire a qualcuno di frequentare una data facoltà, e ancora già adesso i tirocini sono spesso ridicoli perché siamo già troppi così quanti siamo.

Insomma, più che un numero "aperto" io proporrei un numero sufficientemente largo da consentire l'accesso a più persone. 1000 o 1500 rispetto alle 600 che entrano ora alla Sapienza. E poi la richiesta si ridistribuirebbe da sé.

Simone

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe scrivervi un racconto della "Mia esperienza al test d'ingresso di medicina". Fallito ben 3 volte e sì, sinceramente me ne vergogno. Quest'anno mi laurea, una professione sanitaria e poi voglio riprovarlo...
Inutile dire che la paura di fallire nuovamente mi assilla ogni giorno di più. So bene di non aver MAI studiato davvero " per il test"... per una serie di cause ogni estate pre-test è stata orribile per la mia vita... al II tentativo ho fatto 40 punti e da me hanno ripescato fino a 40,5... al III ho fatto 42,5 punti e hanno ripescato fino a 43 punti ....
La parte che mi è sempre andata meglio era cultura generale, forse perchè il mio liceo delle scienze umane mi ha formata molto bene... mi pare di ricordare meglio quello che ho fatto al liceo piuttosto che quello che ho fatto all'università.
Vorrei solo dire che dove ho fato il test io le persone non erano davvero divise a random, ma potevano quasi scegliere dove mettersi , infatti molti amici erano seduti vicini, anche i controlli sui cellulari erano fatti molto superficialmente...io ho solo segnalato 2 persone ( una donna sui 40 anni e un ragazzo)---era palese che lei fosse lì per lui dato che gli suggeriva ogni 2 secondi. L'unico momento di soddisfazione è stato quello per me, aver fatto spostare quei due dementi, ma ho pensato "chissà quanti ci stanno inculando di nascosto...."- ho sempre immaginato che se il test venisse fatto isolando ogni candidato in una stanza e controllandolo a vista, in media i punteggi minimi diminuirebbero di 3-4 punti. voi non credete?

forse non dovrei diventare una studentessa di medicina, il destino non vuole... ma più si accanisce e più io mi intestardisco.... sarà che sono un' ariete.

Simone ha detto...

Anonimo: credo che singoli episodi accadano sicuramente (come quello di cui parli tu) e sappiamo tutti che in alcune università ci sono stati dei gruppi di persone che si sono organizzati per imbrogliare al test.

A Roma però, quando l'ho fatto io, i posti erano effettivamente attribuiti dalla commissione e durante la prova non ho notato alcuna irregolarità per cui credo che - almeno nella mia aula - ognuno abbia avuto il voto che meritava.

Riguardo a provare e riprovare il test, io immagino come potrai sentirti: se non fossi entrato al primo tentativo ci sarei rimasto veramente male. Quello che posso dirti è che il mio test è andato molto peggio delle prove che facevo di solito, ma io mi ero preparato con l'idea non tanto di prendere un punteggio "per entrare" ma un punteggio sensibilimente più alto di quello generalmente sufficiente.

Puntando a prendere regolarmente 15-20 punti in più del necessario insomma anche nella sfortuna sono rimasto comunque ben sopra il minimo indispensabile ed è andata.

Ti consiglio insomma di fare lo stesso: ripeti i test del passato e continua a spingere sulle materie dove hai difficoltà con l'idea che punti a fare 60 e non 40-42.

In bocca al lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

simone tu sei una persona molto in gamba, 51 punti sono tanti... certo il fstto di avere già una laurea ti ha aiutato sicuramente, non tanto per le conoscenze quanto per la forma mentis...
Rivalutando il test a poseteriori ritrovavo sempre circa 10 domande che non mi capacitavo di aver sbagliato... ora dovrò trovare la forza emotiva per riprovare, con la triste consapevolezza che forse tutti questi fallimenti mi dimostrano che non è per me, che è troppo. E' importante riconoscere i propri limiti tanto quanto le proprie attitudini. Nonostante tutto ciò il test lo rifarò, e non sai quanto tempo spreco a fantasticare su come sarà la mia vita quando finalmente sarò iscritta a medicina e dovrò anche lavorare per pagarmi gli studi perchè mia mamma non potrà avere anche questo pensiero.... e in fondo so bene che nulla di tutto ciò accadrà, ma voglio almeno legggere il mico nome vicino alla parola ammesso/a. Sai io sono una ragazza provinciale, vivo in uno di quesi paesini della brianza dove il medico è ancora importante... ma la mia mentalità è tutt'altro che ancorata a questi principi.Bisogna però riconoscere che medicina, nell'ambito delle materie biologico-sanitarie la laurea più completa in assoluto e soprattutto che dàpiù possibilità di appliacare i proprio studi. Per i biologi/biotecnologi non ci sono speranze, i professionisti sanitari non possono progredire più di tanto perchè rimangono settoriali e adibiti a ruoli prettamenti pratici, con la laurea in farmacia vai a fare il commesso nel 89% dei casi,,, quindi cosa rimane? medicina e sì odontoiatria che non mi intessa per niente.
insomma io ci riprovo, chissà quante cose cambieranno da oggi a settembre.

Simone ha detto...

Be', se ho capito bene una laurea ce l'avrai anche tu! ^^ E poi non ti servono 10 punti in più, l'altra volta te ne mancava mezzo.

A entrare puoi farcela, poi studiare e lavorare è un casino ma c'è chi riesce anche in quello... e poi vedrai tu come organizzarti.

Se poi non entri c'è sempre la specialistica... e di nuovo il test l'anno dopo! ^^

Simone

Marcello ha detto...

Ciao Simone, ho trovato il tuo blog un pò per caso, cercavo una qualche affinità tra l'ingegneria e la medicina..perchè io sono un pò nella tua stessa situazione, sono un ingegnere ambientale che dopo due anni di lavoro precario..molto precario, si è iscritto a infermieristica ed adesso frequento il primo anno e a breve darò i miei primi esami...per la serie gli esami non finiscono mai!! Sono molto contento della mia scelta, conosco tanti infermieri e so che è una professione che da molte gratificazioni. Ti faccio il mio in bocca al lupo per il tuo nuovo percorso di studi...ciao

Simone ha detto...

Marcello: sono contento per te, crepi il lupo!!!

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao mi interesserebbe tantissimo un articolo sul tuo metodo di studio.

Simone ha detto...

Anonimo: non mi piace troppo scrivere per accontentare anonimi misteriosi... però sì magari un articolo del genere sarebbe interessante e penso di farlo. Grazie... e la prossima volta se puoi inventati un nick così almeno posso riconoscerti!

Simone

Anonimo ha detto...

anonimo 1 non è anonimo 2... ma come si fa a dare un nome al proprio anonimato :)? comunque se hai voglia un articolo sul tuo metodo di studio scrivilo ---- ma immagino che sarà _ :leggo, capisco, ripeto, sottolineo, faccio schemi. ecc---- come tutti i comuni metodi di studio. Quel che serve è la concentrazione, se vi manca vuol dire che non avete un buon rapporto con il vostro corpo, quindi andate a fare sport prima di studiare. ciao, buona serata a tutti! e ciao simone!

Simone ha detto...

Anonimo 2: in effetti... ma a qualcuno magari potrebbe interessare e io qualche "trucco" ce l'ho, anche se vista la media non esaltante e il risultato dello scorso quadrimestre non è detto che siano trucchi da imitare ^^.

Per differenziare tra i vari anonimi basta restare anonimi inventandosi un nome qualunque o una sigla. Puoi anche scriverlo sotto al testo come in una firma, come faccio io:

Simone

Niccolò ha detto...

Ciao Simone anche io dopo la mia prima laurea ho deciso di fare il test e sono diventato matricola a 24 anni. Come ti sei organizzato per questo nuovo percorso che hai intrapreso?

Carmine ha detto...

Ciao Simone, da oggi ho iniziato a studiare per il test di ammissione dal famoso Alpha test. Dato che manca (relativamente) un po' di tempo, ho più tempo per organizzare il piano studio. Reduce dalla tua esperienza universitaria, potresti - indicativamente ovviamente, dato che è tutto soggettivo - indicarmi un metodo di studio efficace per studiare (quanto fare al giorno ecc...) . Ti ringrazio

Simone ha detto...

A suo tempo sul mio metodo di studio ho scritto questo.

http://www.simonenavarra.net/2012/04/metodo-di-studi-per-studenti-non-troppo.html

Per il test ricordati di fare tante prove degli anni passati e di controllare quanto prendi nelle varie materie.

Ciao e in bocca al lupo!