19/01/13

Medicina a 30 anni: tutta una questione di tempo.

Parlo di tempo e metto un orologio: geniale!
Ri aggiorno (il blog) di nuovo brevemente per aggiornare (i lettori del blog) sulla situazione degli esami.

Allora ad Anatomia Patologica ho preso 27. Che per la media degli studenti di Medicina vuol dire che sono andato più che malissimo, e che un po' mi sono pure scocciato visto che speravo in un'interrogazione leggermente diversa.

Ma alla fine, insomma: ho fatto Anatomia Patologica, e devo avere una specie di shock post traumatico visto che non me ne sono quasi nemmeno reso conto, e sto qui come uno scemo a pensare al voto.

Un esame diviso in 5 materie su 3 anni, composto per la quasi totalità da elenchi di nomi da imparare a memoria (con tutti i relativi sotto-elenchi e sotto-sotto-elenchi del caso) con certi argomenti ripetuti e ripetuti tanto per ripeterli ancora prima di ripeterli un altro po', e che insomma è quasi riuscito nell'intento di rovinare la mia vita per sempre.

Ma alla fine invece come si sperava ho scampato pure questa, e vai così: un esame in più a fare numero nel mucchio di quelli superati, e soprattutto un esame in meno a rompere le palle nel gruppo di quelli ancora da dare.

E uno a questo punto di solito si riposa, dorme 3 giorni di fila e poi se ne va in vacanza... ma qui non si può: questo era solo il primo di 3 esami più esoneri vari che - in un modo o nell'altro - devo fare in questo semestre. È vero che forse era anche il più difficile (anche se invece forse è peggio radiologia) ma bisogna spingere per farne subito un altro o almeno provarci, per cui già adesso sto sui libro anche se non mi ricordo niente, non c'ho voglia e soprattutto c'ho un sacco di sonno arretrato che levati.

Il sonno non tanto per studio o festeggiamenti post-esame (che comunque ci sono stati) ma perché stamattina sono pure stato in reparto visto che era da troppo che non mi facevo vedere. Ora non sto qui a farvi tutto il resoconto, ma tra tanti pazienti mi sono restati impressi un signore con un'emorragia cerebrale, un ragazzo con una malattia bruttissima e una vecchina arrivata in codice rosso ma che invece aveva solo la febbre.

E nell'interfacciarmi (tradotto: guardare i medici e gli infermieri che lavorano) con i pazienti e con la realtà del mondo fuori dalle pareti universitarie, la pignoleria nozionistica di certi professori e tutti gli elenchi e le chiacchiere che bisogna memorizzare e saper ripetere al momento giusto lasciano davvero il tempo che trovano.

Dicevo poco tempo fa che mi sono iscritto a medicina per diventare un dottore, ed è proprio a questo che serve la facoltà: con la teoria impari le nozioni di base, e con il reparto apprendi - o almeno così dovrebbe essere - come si lavora nella pratica.

Però certe volte sembra che la teoria sia tutto e che la memoria venga sempre premiata e valutata in prima istanza, quando c'è davvero un abisso tra chi sa cosa fare in una determinata situazione perché lo ha letto sui libri, e chi sa invece come fare le stesse identiche cose, perché semplicemente va lì e sa farle sul serio.

Sentirsi giudicato per capacità e doti che si rivelano poi avere un valore irreale mi fa insomma - alle volte - veramente un po' rabbia. Ma ci si iscrive a medicina per diventare medici, questo l'ho già detto pure 2 righe fa. E poi a fare si impara facendo, un po' alla volta. Col tempo.

Oggi un tecnico della TAC mi ha chiamato dottore. Io gli ho spiegato che sono uno studente, ma non uno che sta 28mila anni fuori corso: solo uno un po' scemo, che ha iniziato più tardi degli altri.

Il tempo, come dicevo, resta sempre un fattore importante. E non so quest'ultimo esempio se c'entrava veramente oppure no, ma non sapevo come chiudere il post e se sto qui invece di studiare finisce che la settimana prossima - se ho il coraggio di presentarmi - faccio una figuraccia e mi bocciano all'esame.

E anche qui, come vedete, è sempre una questione di tempo.

Simone

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Simone,
Innanzitutto complimenti per aver superato un esame come Anatomia Patologica descritto da tutti come uno dei più temibili. E a dispetto di quello che tutti quegli studenti fissati con la media del 30, io credo che la medicina si impari sul campo, perché fare il medico penso non sia solo sciorinare tutta una serie di mega termini, ma saper trattare la malattia e il paziente con comprensione e umiltà.
Per questo, ti ammiro, per l'umiltà che trasmetti in ogni tuo post e per il coraggio e la tenacia che lasci trasparire da tutto questo. Seguo il tuo blog da qualche tempo e ho pensato fosse finalmente il momento di dirtelo: complimenti davvero, continua a scriver scrivere scrivere, trasmetti speranza, freschezza e voglia di fare.
Frequento Odontoiatria con il sogno di fare il medico, e leggere tutto questo mi porta sempre a riflettere sul futuro.
In bocca al lupo per gli altri esami,
Denise

Simone ha detto...

Denise: grazie! Pensa che alle volte ho paura che il blog suoni un po' "deprimente"... un po' perché se c'è qualche cosa che non va lo dico sempre, un po' perché nel periodo di esami si sente che sono stanco eccetera eccetera. Sono contento che invece non sia così, grazie ancora per le belle parole! :)

Simone

Dama Arwen ha detto...

Oggi un tecnico della TAC mi ha chiamato dottore. Io gli ho spiegato che sono uno studente, ma non uno che sta 28mila anni fuori corso: solo uno un po' scemo, che ha iniziato più tardi degli altri.

Ahahaha! :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Simone
sono Giulia. Innanzi tutto complimenti per aver passato Anatomia Patologica =)
Volevo farti una domanda..hihi
Qual'è la materia che finora ti ha interessato di più?
Buon studio Simone =)

Simone ha detto...

Dama: :)

Giulia: guarda non è facile rispondere.

Direi Biochimica (ma l'esame non è bello ti chiedono troppe cose inutili e mnemoniche) perché ti fa capire come funziona un po' tutto quanto: farmaci, metabolismo, malattie ecc... considera però che per biochimica servono Biologia e Genetica per cui è tutto un "insieme" di materie.

Poi più avanti direi che mi è piaciuta semeiotica perché è il primo approccio ai pazienti "veri", ma anche qui l'esame non è bello perché è mischiato ad altre materie che non c'entrano niente.

Anche anatomia patologica sarebbe bella... il problema è sempre che una cosa è la materia e una cosa sono gli esami che diventano sfide a chi ricorda meglio le nozioni più insignificanti :)

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, ti seguo da un po. Anche io sono uno studente di medicina "anziano". Sulla questione delle votazioni ti vorrei chiedere se anche a te fanno discorsi del genere: "complimenti per l'esame ma non posso darle più di 28" oppure: "complimenti ma non posso darle la lode". Poi ho scoperto essere una questione d'età perchè una volta un professore ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia. Per caso ti è mai capitato?
Carmelo.

Simone ha detto...

Carmelo: alle volte è evidente che alcuni professori notando l'età sono influenzati. C'è stato chi mi ha aiutato e chi invece mi ha dato la sensazione di avermi dato un voto più basso, ma non ho notato una linea generale nel dare punteggi inferiori agli studenti "anziani" sono più sensazioni sui singoli docenti.

Dario Tobruk ha detto...

Ciao SImone, sono un infermiere neolaureato che ha iniziato a lavorare da poco, come a tanti qui anche io sono irrequieto ed ogni giorno penso a Fisioterapia.

Vorrei solo motivarti sul motivo per cui è "cosa buona" mnemorrizare ogni singola termine:

Ti capiterà un giorno di osservare un mucchio di sintomi correlati tra di loro e individuare una condizione patologica facendo così bene il tuo lavoro(e spesso vuol dire non andare in galera,:/).

Nella mia piccola esperienza e nei miei minori studi sono proprio quelle nozioni in più che si nascondono nei dettagli che mi hanno permesso di allertare il medico e individuarne il problema.

E' vero , magari non ti interessano i voti in sé, ma ogni nozione è uno strumento in più che prima o poi ti servirà, guarderai un pz e "vedrai" quella nozione che hai ritmicamente ripetuto come un automa e quelle volte benedirai il giorno in cui hai lottato per imparare meccanicamente quella che ti sembrava un inezia.

Con vivo rispetto, Dario.

Simone ha detto...

Grazie Dario! Al di là dei voti io cerco di capire e imparare tutto... ma certo non è facile. Ti auguro di trovare la tua strada, in bocca al lupo!

Simone

Marta ha detto...

Leggo spesso il tuo blog e mi piace. Condivido molte delle cose che scrivi, anche se molte le vivo in maniera diversa, perché diversa è la mia storia. Ti stimo, perché hai deciso di intraprendere un corso di studi impegnativo, dopo un altro altrettanto impegnativo, perché ti piaceva. Io sono al quinto anno di medicina e, se mi dicessero "ti laurei e poi ti imbarchi in una laurea quinquennale"…beh…risponderei con poca finezza!
Quello che mi piace è il lavoro, lo studio, è vero: quando è troppo, semplicemente stroppia. Ho visto cose da mostri nella mia breve carriera; molti dei miei compagni di corso non hanno mai fatto dei prelievi venosi sui pazienti…poi, vabbè, hanno tutti 30. Credo ci sarebbe molto da rivedere nel sistema. Però per il momento mi limito a viverlo e a fare del mio meglio. E a leggere il tuo blog, che mi fa sorridere.
In bocca al lupo per gli esami.
Marta

Simone ha detto...

Grazie Marta, felice di averti tra i miei lettori. Crepi il lupo!

Simone