16/07/13

Quattro esami per una materia.

Giusto qualche professore che dovrà interrogarti...
Quattro interrogazioni, per un unico esame:

Comincio con la prima, che è pure la materia che mi piace di meno: parlo, e il docente mi riprende perché non uso un linguaggio medico corretto.

Parlo, e mi dice che non è proprio giusto quello che dico, anche se ripeto le loro cavolo di lezioni registrate e sbobinate.

Poi mi dice che una cosa che non so è importantissima, pure se durante il corso non è mai stata nominata... ma insomma, alla fine mi pare di cavarmela. Non piglierò un votone ma mi pare - tutto sommato - così così, ma è andata. E invece, il professore mi fa: "al massimo ti posso dare 21".

A quel punto, una studentessa del corso è scappata fuori dall'aula per non sentirsi male. Un'altra ha fatto un lungo grido tipo "aAaahAAAAhhhhA" tenendosi il petto, e poi è svenuta.

Che 21 a Medicina non esiste. La gente rifiuta i 28, e 21 è il voto di quello fuori corso che non sa niente e sono 3 volte che lo bocciano e allora gli fa pena e gli danno 23... che come ho detto 21 non si può dare.

Vabbe'. Io penso intanto vediamo come va con gli altri, ma stavo tutto incupito che probabilmente finivo a ristudiarmi tutto da capo a Settembre. Poi gli esami arretrati, poi vado fuori corso, poi mi laureo da vecchio e non entro mai in specializzazione... che cioè insomma non cambia un cazzo, ma l'esame non voglio ristudiarlo lo stesso.

Seconda interrogazione.

Questo è un chirurgo simpatico, sulla sessantina. Che poi i chirurghi sono simpatici in generale. Alcuni di loro, diciamo. Specie quando non devono operare me. E a parte quello che mi ha interrogato prima, ovviamente.

«Non sembri tu, sulla foto del documento» mi dice.

«È perché lì ancora ero giovane» rispondo io.

Lui ridacchia.

«Te la stai prendendo comoda...»

«Veramente no. Non sono fuori corso, ho iniziato tardi!»

Faccia spaesata del docente.

«Uh?!»

Che poi i professori fanno sempre così: vedono la gente morire per le malattie più assurde e le complicazioni più inimmaginabili. Funghi nel cervello (parte del programma d'esame è basata su questo, in effetti) gente con gli organi capovolti, batteri così grossi che fanno le poste in farmacia e se vedono uno che compra antibiotici lo assassinano... ma la cosa più strana che possa aver mai visto un medico - generalmente - sono io.

E vabbe'. Gli spiego i dettagli della mia vita e adesso magari me lo ritrovo pure sul blog, e poi facciamo l'esame.

Lui chiede cose facili, non critica come mi esprimo (forse perché pariamo uguale?) e a un certo punto mi dice pure "bravo" perché sapevo una cosa importante tipo che se non respiri muori. Alla fine insomma mi dà un bel voto, e pensando che 21 più bel voto diviso 2 viene già fuori un voto decente mi sento un po' risollevato.

Terzo orale, che è il peggio di tutti.

Non tanto per la materia, ma perché mi interroga uno che potrebbe essere amico di amici che secondo me non è materialmente possibile che non venga a sapere che sono amico degli amici o che non gli venga in mente che l'unico 38enne a fare l'esame in mezzo a una comitiva di ragazzine di 23 potrebbe forse essere l'amico dell'amico di cui gli hanno parlato e che studia medicina all'età in cui la gente normalmente la insegna.

E insomma se vado male poi tutti gli amici degli amici di amici ne sarebbero prontamente informati, e quando qualcuno dovesse dire "Simone studia Medicina" qualcun altro direbbe subito pure immediatamente in risposta obbligata: "sì, ma un amico di un amico mio gli ha fatto un esame, e ha detto che ha fatto una figura di merda" sputtanandomi per sempre la reputazione a vita.

Ma per fortuna insomma va bene pure questo e la mia vita è salva. Siamo a 3 orali fatti, e vorrei trovare qualcosa di interessante anche sul quarto ma non c'è davvero proprio niente da segnalare... e probabilmente forse gli esami migliori sono proprio questi.

È finita. 3 ore e rotte di interrogazioni per una cavolo di materia che mi sono sudato come una scalata dell'Everest.

Verbalizzo un voto finale tutto sommato alla fine insperato, e sono quasi commosso dall'idea di poter buttare nel secchio tutte quelle cavolo di sbobinature del cazzo che pesano 2 tonnellate e non so più dove mettere. Di non dover più ripetere come si apre il cranio con la sega rotante, perché la gente diventa cieca e sorda oltre che terribilmente rompicoglioni (è una patologia che si chiama restare in vita) e le letali e deturpanti complicazioni della gengivite.

A parte me, sembra non esserci alcun tipo di varianza tra uno studente e l'altro e come per altri esami pare che l'unico voto utile sia dal 29 e mezzo in su, in una sorta di catena di montaggio per il concorso di specializzazione.

Mi spiace se qualcuno di loro è deluso quando non raggiunge il risultato che voleva. Ma il fatto che a me non fosse mai fregato nulla dei voti se non da qualche tempo a questa parte, mi fa pensare a un qualcosa di patologico e profondamente diseducativo tra queste pareti universitarie che sta iniziando ad invadere anche me.

E forse è solo meglio laurearsi e andare via, il più in fretta possibile. E qualunque sia il voto.

Simone

30 commenti:

TripToFun ha detto...

io trovo assurdamente patologico non che gli studenti ritengano utile un voto dal 29 e mezzo in su e rifiutino i 28 (oddio forse questo un po' si), ma che i professori non facciano nulla per impedire questo scempio! anzi, si dicono soddisfatti di avere ogni anno un numero sempre maggiore di 30 nel corso e che i loro studenti siano più bravi della media nazionale senza rendersi minimamente conto che ciò a cui porta questo appiattimento è la totale impossibilità di discriminazione.
Perchè quando avranno (presto, purtroppo, molto presto) tutti 110 e lode non vorrà solo dire che l'unico sfigato che non ce l'ha non entrerà mai in specialità, ma soprattutto che anche il 110 e lode non serve a nulla.

Simone ha detto...

Io penso la stessa cosa. La lode dovrebbe dimostrare un'eccellenza difficile da raggiungere, mentre ora la mediocrità è essere lodati. Poi c'è chi è peggio dei mediocri (io) e il meglio si perde nel marasma di appiattimento totale.

Simone

dc ha detto...

considerazioni personali
1)un voto non si rifiuta MAI,l'ho imparato al Poli di Milano quando ho fatto ingegneria,anche perchè con prof giusto poi sono dolori(l'ha imparato a sue spese il tapino che ad Analisi I ha rifiutato 22 per poi tentare di accettare 21 all'appello dopo...credo che oggi stia ancora tentando di dare quell'esame!)
2)i malati di mente ci sono,basta non rompano le balle a me:un paio di anni fa chiamo un amico per telefono,mentre parliamo sento singhiozzare dietro la sua ragazza(II anno di medicina),chiedo se va tutto bene,mi dice il classico"ma si nulla",lo passo a trovare nel pomeriggio immaginandomi già uscite del tipo"la mamma è morente,la nonna ultracentenaria si è rotta il femore facendo salto in alto,il canarino è scappato etc."arrivo e trovo una desolazione in casa,lei occhi gonfi e rossi,lui abbacchiato(lui bocconiano di famiglia di bocconiani),insisto un po timidamente e il finale di tutto è "chiara ha DOVUTO accettare un 28!"(per la cronaca a biochimica che dei primi anni è il classico mattone rompiballe che ti auguri di levarti veloce).parafrasando un comico"che cosa stai dicendo esimia testa di ca@@o?che PIANGI come se ti fosse morta la madre investita da tuo padre che a sua volta è morto nel rogo della macchina che è esplosa, perchè hai preso un 28, che forse mai vedrò nella mia carriera da studente?"
3)un mio caro amico è la dimostrazione vivente che alla fine i voti servono a zero:entrato a 19 anni,mantenuto,laureato a 34,voto di tesi:0,voto finale forse manco 100,al primo colpo entra in scuola di specialità(anestesia,che non è difficilissima,ma manco una passeggiata)e in 4 anni diventa anestesista.....

morale:accetto tutto,non mi interessa,voglio finire il prima possibile,se ciò avviene accettando 18 risicati e godendo della pietà dei miei compagni di sventura al corso,bè,problemi loro,non miei,avranno voti migliori ma ad oggi sui pazienti ci capisco mille volte più io di loro!

Dama Arwen ha detto...

Ecco, non potrei essere più d'accordo con la parte finale del tuo post, ma direi che lo sai già.

Io son morta dal ridere quando hai detto delle tipe svenute e urlanti :-P

Evvai!!! Alla fine però sto benedetto voto non ce lo dici!

Simone ha detto...

DC: mai rifiutato un voto in vita mia, e io ho 26 e rotti di media dovrei piangere giorno e notte!

Come ho detto 1 milione di volte, con voti bassi vanno bene anestesia e chirurgia generale avendo ovviamente fatto la tesi lì perché c'è meno domanda.

Dama: 21 28 29 30 fai la media e vedi tu!

Simone

Nimbus ha detto...

27? prof, scriva sul libretto e buone ferie! auguri :)
io ai tempi rifiutai un 26 in economia per ingegneri. da allora ho capito che i voti bassi si accettano, per le materie del cavolo e si prende tutto da 25 in su.

Simone ha detto...

Io accetto dal 18 in su e 27 mi pare pure immeritato!!! :)

Giulia di Padova ha detto...

Simone però c'è qualcosa che non mi torna affatto....io sono una studentessa in crisi per la media (e non ho 28,9 di media ma solamente 25 e qualcosina)e riconosco che o in 3 anni alzo la media o una specialistica me la sogno di notte (forse). Eppure qui da noi (a Padova) c'è si un sacco di gente con la media del 28 ma c'è anche un sacco di gente con la media ben più bassa. Il voto medio di laurea è 106 ( o 107 non ricordo bene, fonte : almalaurea), che per carità è alto però non è nemmeno 110 e lode. E all'esame di fisiologia quasi tutti abbiamo preso un voto compreso tra 22 e 25, tanto per farti capire. Insomma pure io mi trovo a dire che con la mia media del 25 posso scordarmi qualsiasi cosa, ma sembra che nelle vostre uni è il 27 (non il 25) ad essere un brutto voto. Io se avessi 27 di media credo che sprizzerei gioia da tutti i pori. Da noi assolutamente nessuno (o forse per esagerare 2 o 3 persone su 200) hanno una media del 29 , però 25 è davvero troppo basso come voto anche qui e anche qui le "ragazze30elode"si sentono male se dici che hai accettato un 23 ad anatomia e alla fine ti ritrovi tu a consolare loro (per il loro 27).
Per inciso: nemmeno io ho mai rifiutato un voto e sono in pari (anche se quest'anno forse non riuscirò a dare tutti gli esami). Ma mi chiedo ( e vi chiedo) a 21 anni meglio cercare di alzare la media ed essere un po' indietro ( max 1 semetre o 1 anno ovviamente)oppure finire subito a sperare nel miracolo di entrare da qualche parte? A me ad esempio non piace la chirurgia e nemmeno anestesia ,uff
Ciao simone ;)

Giulia di padova ha detto...

Ah per farvi inorridire ora vi elenco i miei voti finora( in ordine crescente): 21, 22, 23, 24, 24, 25, 26, 26,29,29,30,30L. Media ponderata= 25,2. Non so cosa ve ne freghi , però almeno se qualcuno vuole consigliarmi su come comportarmi da 4 anno in poi....

Giulia da padova ha detto...

ultima cosa : quel 21 è l'odiata microbiologia, il 23 anatomia e il 30L indovinate cos'è ???? statistica ..che con medicina non centra una mazza, ma è comunque una soddisfazione perché il voto medio era 25-26 ;) ;) scusate ancora per aver occupato 3 post solo per i fattacci miei

Simone ha detto...

Giulia io sono contrario ad alzare i voti andando fuori corso. Abbiamo fatto 2 conti e se avessi sempre 1 settimana in più per ogni esame (1 anno totale) sarebbe davvero una pacchia. Ma da ingegnere la mia mentalità è che sia "meglio" finire comunque prima. Per la specializzazione detto chiaramente se vogliono farti entrare e stai in coda entri pure senza 110 e lode quando è il tuo turno, cercati un reparto con la coda insomma e stai 1 anno in più in reparto invece che 1 anno a studiare esami di merda come quelli che arriveranno da adesso in poi.

Vedrai che adesso la media la alzi dopo i primi 3 anni danno voti più alti. Da me 27 è un voto basso ormai il 70% degli studenti prende 30 e 30 e lode a ogni esame rifiutando anche 28. Purtroppo come dico nel post sarò stupido io o scansafatiche ma per me è davvero frustrante consolare chi è andato meglio di me come dici tu e non vedo l'ora che sia finita.

Simone

Giulia ha detto...

Credo che tu abbia ragione infondo. Meglio stare un anno ad aspettare in reparto facendoti conoscere, facendo esperienza etc piuttosto che ridare materie già date, che è una cosa che non sopporterei molto nemmeno io. Ovviamente le mie compagne darebbero un consiglio opposto al tuo, ma se permetti....

Simone ha detto...

Da questo dico è che diseducativa come facoltà. In un anno nel reparto giusto (a trovarlo!) diventi un dottore in grado di fare e gestire tante cose specifiche a quel reparto.

A memorizzare roba per prendere 30 invece di 25 non diventi nulla ma lo fai per un possibile vantaggio di carriera futuro. È una scelta, e io ho fatto la mia come tutti.

Simone

ThereseM ha detto...

come ti capisco. Solidarietà...

Silvia ha detto...

Mah....io non capisco. Mi sono laureata con 108 e un 21 l'ho preso su e portato a casa. E ti assicuro che ero molto felice visto che l'ho preso al terzo colpo in un esame che certa gente ha fatto 10 volte!! Ci ho perso 13 mesi della mia vita e dopo averlo dato ero così spompata e schifata che sono passata in un'altra sede!!! Ora sto provando i concorsi -ma così tanto per, visto che mi sono appena abilitata e non ho avuto molto tempo per studiare-, addirittura PEDIATRIA. :) Oh, sì, è quello che voglio fare e OSO anche se ho 108 e un 21 nel libretto. Sono disposta a fare quel concorso anche 10 volte....ma se tu vai a guardare COME si fa a entrare in specialità scoprirai che i voti nei singoli esami hanno un'importanza decisamente relativa. La prima cosa sarebbe avere un prof potente che ti sponsorizza. In sua mancanza in molti posti hai poche chance a meno che tu non sia un mito all'esame (gli altri non si presentino/facciano pena), altrimenti ti fai uno-due anni da medico frequentatore cercando di ingraziarti l'intero reparto. Seconda cosa: il quiz. Sono massimo 60 punti e devi cercare di farlo perfetto. La prova pratica sono altri 15 punti e qui se hai fatto del reparto/hai ripassato pediatria dovresti saltarci fuori, poi ci sono le PUBBLICAZIONI (da quest'anno valgono anche quelle post-laurea), trovati un dott ricercatore (vanno bene anche quelli non considerati, tipo i proff di materie pre-cliniche, se fanno studi inerenti le tue patologie di interesse), poi ci sono i congressi...che è sempre bene collezionarne un bel po'. Il voto di laurea ha pure il suo peso, quindi più che ai singoli esami io penserei alla media. Ma anche se non hai 110 e lode non è la morte, credimi... L'ITalia è grande, ti conviene guardarti parecchio intorno. Conosco gente che l'ha GIRATA andando a parlare con professori e primari per trovare il posto giusto. E poi non c'è solo l'Italia....I concorsi di specialità sono obiettivamente una schifezza, lo stato non ha soldi, quindi i posti sono ridotti all'osso e tutti non possiamo entrare. Siamo tanti, malgrado le maglie del test di ingresso alla facoltà, comunque tanti rispetto al numero di posti disponibili. Ma è sempre meglio che essere disoccupati...le sostituzioni sono una bellissima cosa, molte mie colleghe hanno rinunciato alla specialità, trovandosi più che bene a sostituire. Ce n'è una che fa anche sui 3000 euro al mese. Credo che alla fine della fiera tenteranno medicina generale...oppure emigreranno. In ogni caso ammazzarsi per i voti non vale per nulla la pena. Cerca di capire quello che studi e vai in reparto il più possibile. Devi diventare un medico non un 110 e lode! :) Poi oh, magari io non entrerò mai in nessuna specialità....però non ne sono così convinta. Quando ci sono volontà, pazienza, determinazione e passione secondo me è difficile fermare una persona...Buon proseguimento! E in bocca al lupo per gli altri tuoi esami!

Simone ha detto...

Silvia: io probabilmente non farò la specializzazione per cui non è un problema per me il concorso e non concorso.

Su pediatria hai visto bene devi fare la fila e prima o poi entri. La riforma che ora è ferma vorrebbe invece che contasse soprattutto la media per cui credo che anche in vista di quella eventualità ora per i voti si scannino ancora di più.

A me non interessa ripeto quello che dico nel post: voglio solo laurearmi e andarmene.

Simone

Silvia ha detto...

Sì, capisco, ma dalle tue parole si capisce che sei un tantino schifato da quello che stai vivendo, dalle persone che ti circondano. A ragione chi commentando ha detto che Medicina è diseducativa! L'importante è che la tua decisione di non fare la specialità non sia dettata dalla repulsione (comprensibilissima) nei confronti del sistema e di chi lo alimenta. Questo non sarebbe giusto. Ma se così non è, perchè no? Si trova lavoro anche sostituendo, anche se dopo un certo numero di anni devi pagarti contributi molto salati, se sei un libero professionista. Io ho capito così, ma non ho ancora aperto la partita IVA quindi devo chiarirmi le idee in proposito....

Simone ha detto...

Uhm guarda dagli studenti no, loro in fondo si trovano a vivere un contesto che dipende da loro solo in parte. Certo poi per andare in certi reparti farebbero qualsiasi cosa ma diciamo che la maggioranza vuole solo non ritrovarsi con uno svantaggio per causa dei voti.

Il sistema invece è quello ma vabbe, io non volevo specializzarmi per una questione di età e poi riflettendo e vedendo possibili alternative la decisione si è rafforzata... è poi ammetto che nel reparto dove sono ora perché mi piace probabilmente non riuscirei a entrare per cui i fattori sono molteplici.

Penso come dicevo tempo fa (puoi cercare il post) di fare un paio di master e il corso da ecografista, poi vedrò col tempo. Ho sempre lavorato privatamente anche da ingegnere, comunque.

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, ho letto piu volte che scarti l'idea di anestesia. Lo fai per una questione di età o perchè proprio non t'interessa? Nel secondo caso non comprenderei bene la cosa visto che frequenti med di urg; in fondo potresti fare il sacrificio di sopportare un pò la parte anestesiologica per poi dedicarti di piu alla rianimazione che qualche cosa in comune con la med d'urg ce l'ha. Scusa è solo una curiosità.
Antonio

Simone ha detto...

Antonio: in primis è l'età che mi fa scappare dalle specializzazione.

Ad anestesia se frequentassi penso che entrerei anche senza 110 e lode vari (ci sono tantissimi posti) ma sinceramente è un lavoro MOLTO simile che però non mi piace.

Non mi piace gestire il paziente non cosciente (già quando devo farlo io, prendendo pressioni e parametri a persone con Glasgow bassi, non mi piace per nulla) non mi piace fare la rianimazione (che mi è capitato di fare, ma non mi cercherei la specializzazione dove la fai più spesso) non mi piacciono i pazienti intubati che non rispondono e non si muovono...

Per dire io sto in sala rossa e magari abbiamo 2 o più emergenze e tutti corrono, parli con un paziente, fai l'anamnesi all'altro, senti il cuore, fai ecg... l'anestesista a 3 metri di distanza si segue i suoi pazienti tranquillamente seduto mentre guarda i monitor e decide se deve cambiare terapia.

Poi capisco anche che dove sono io c'è una settorializzazione pazzesca con medici che si occupano solo e soltanto della loro cosa, mentre in realtà più piccole anestesista e urgentista si somigliano di più... però davvero gestire il paziente sedato o in coma non mi attrae ed è proprio questo forse il punto chiave.

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao! Io sto concludendo il primo anno e quindi sono agli inizi....posso chiedervi cosa sapete dirmi invece della specializzazione in neurochirurgia?

Simone ha detto...

Anonimo: sei un po' vago, che vorresti sapere? Io vedo spesso i neurochirurghi in pronto soccorso. Vedi molti pazienti acuti che raramente però si possono operare, molti tumori, molte situazioni insomma di malattie importanti.

La neurochirurgia è difficile anche perché devi operare in spazi ristretti sotto a un microscopio, strutture e nervi e vasi sono tutte cose piccole e molto delicate.

Insomma comunque quasi tutti volevano fare neurochirurgia al primo anno da me... ma ci sta qualche personaggio famoso neurochirurgo?! Poi dopo qualche anno quasi più nessuno, perciò insomma magari ci ripensi anche tu :)

Simone

Nicola ha detto...

Salve ragazzi. Io ho una media di pochissimo superiore al 28 e ho quasi finito il terzo anno. Mi mancano dunque tre anni di corso. Qualche domanda per voi che mi sembrate molto,molto informati,specie ovviamente Simone:
1) La riforma passerà o è ferma? Cosa ne pensate voi,se non si sa nulla di certo,come par di capire?
2) Si può sapere quand'è che uno può considerarsi "al sicuro" come media,senza avere lo stress di alzarla sempre per entrare in specialistica o fare un buon internato magari in una materia "molto richiesta" come cardiologia, o oncologia?
Spiego meglio il punto 2: se io e Mario abbiamo entrambi i requisiti per il 110 e lode e lo prendiamo entrambi, ma Mario ha una media più alta della mia, questo cosa comporta per me che ce l'ho più bassa? A PARTE OVVIAMENTE che Mario può vantarsene,ma nel concreto? Sempre di 110 e lode parliamo, ma chiedo a voi,dato che sui percentili non ho capito se "discriminano,all'interno della stessa università,anche i 110 e lode", che so, ad esempio in base alla media.
3) Eventuali "voti superiori alla lode" (avete mai inteso parlare di "lode,menzione e pubblicazione"? io si) alla specialistica ecc. contano PIU' di un 110 e lode "semplice"?
Insomma vorrei sapere se posso "mantenere" secondo voi, in base a entrate in specialistiche e riforme ecc. (su cui,lo avrete capito,non so quasi un cavolo) oppure se anche mantenendo tale media ho buone chances (sempre per quanto riguarda il solo "capitolo voti", a riforma rinnovata o senza!).

Scusate la caoticità.
Bellissimo blog.
Grazie mille

Nicola

Simone ha detto...

Nicola cavolo non pensavo di aver scatenato una psicosi da voti così impegnativa!!! :)

Della riforma non so più nulla. Credo sia ferma, comunque se si parla di percentili secondo la media vuol dire che le medie più alte avranno un bonus e 110 e lode è diverso da un altro 110 e lode. Se invece sono percentili sul voto di laurea allora 110 e lode è uguale per tutti.

Di voti sopra al 110 e lode non ho mai sentito parlare!

Comunque se hai più di 28 al terzo anno penso che tutti questi problemi non dovresti proprio farteli, visto che probabilmente la alzerai ancora! E più che altro se ti interessa farti 2 conti vedi che medie hanno i tuoi colleghi visto che è con loro che sarai nel caso comparato! :)

Ma basta pippe mentali sulla media!!! :)

Simone

Nicola ha detto...

L'hai scatenata,l'hai scatenata xD Forse in un soggetto un po' labile, ma l'hai scatenata! :P
In ogni caso: ho sempre sentito parlare di percentili SUL VOTO DI LAUREA, tanto che si diceva "non tutti i 110 e lode sono uguali cambiando da uni a uni" ma mai sulla media.
Chiedevo comunque ;)
Beh per carità, la media si spera sempre di alzarla...dei miei colleghi (sinceramente) non me ne sono mai fregato più di tanto, ti dico la pura verità. C'è gente, non poca, che sta sotto di me come media; devo ammettere però che c'è anche gente con medie stratosferiche del 29 e 3, che sono poi le medie che mi fanno fare le pippe mentali. Ovvio che le loro medie non sono,passami il gioco di parole, "medie", e il voto preso mediamente in sessione d'esame (pur non avendo mai fatto una statistica) non si attesta affatto sul 28 o oltre. Insomma mi informo un po' magari, ma sinceramente non penso proprio.
Oltretutto,Simone: si può dire in che ateneo stai o è segreto professionale? :P
In ogni caso le pippe sono date quasi solo dal fatto che forse sceglierò qualcosa di abbastanza richiesto. Anche se sono ancora molto in forse...non ho escluso nemmeno tutte le chirurgie dal novero.

Ciao Simone e grazie, e in bocca al lupo per tutto :) Credo che diventerò un discreto commentatore ;)

Simone ha detto...

Nicola: io avevo capito i percentili sulle medie e non sul voto, comunque non seguo la riforma non ho idea se stia andando avanti oppure no.

Preferisco non dire in che ateneo sono (non che ci voglia troppo a intuirlo) per il resto crepi il lupo e in bocca al lupo anche a te! :)

Simone

Nicola ha detto...

I tratti salienti del nuovo Regolamento, disponibile in allegato e che vi invito a leggere attentamente, sono:
concorso con graduatoria nazionale o macroregionale per ogni singola tipologia di specialità;
abolizione della seconda prova;
unica prova scritta consistente in un quiz di 85 questiti a risposta multipla, di cui 70 sui temi di medicina generale, 15 su argomenti attinenti la singola specialità, non più provenienti da un database noto ai candidati;
assegnazione di appositi punteggi al voto di laurea per un max di 10 punti, valutando la posizione del voto rispetto alla distribuzione dei voti relativi al corso e all’ateneo di provenienza secondo la seguente scala valutativa:

Voto di Laurea > 95° percentile =10 punti
90° percentile <voto di Laurea ≤ 95° percentile =8 punti
80° percentile <voto di Laurea ≤ 90° percentile =6 punti
70° percentile <voto di Laurea ≤ 80° percentile =4 punti

assegazione di un punteggio “curriculum” per un max di 5 punti in relazione al numero di anni impiegati per il conseguimento della laurea:
- per la laurea conseguita entro il sesto anno dall’iscrizione: 5 punti
- per la laurea conseguita entro il settimo anno dall’iscrizione: 4 punti
- per la laurea conseguita entro l’ottavo anno dall’iscrizione: 2 punti

E' un post del 2013 di romatorvergata, che mi pare un forum discretamente informato.
Parla di "voti" ma credo si riferisca alla laurea, se capisci anche tu quel che capisco io.

Ciao :)

Simone ha detto...

Guarda questa mi pare molto vecchia quella cosa degli anni di laurea è stata vista molto negativamente e a un certo punto tolta. Cerca su facebook c'è un gruppo pro-riforma io non lo seguo più perché non penso di specializzarmi.

Simone

Media ha detto...

Come ha scritto Giulia e S c'è qualcosa di patologico. Anche come vengono dati i voti in sede d'esame in base alla rendita del primo anno (la quale in realtà non era male almeno a me inizialmente, ma un 30L mi venne abbassato a 27). In altre situazioni una persona con una famiglia normale avrebbe abbandonato gli studi. Invece per casa dovevo finire non importa come. Ovviamente mi ammalai, forse anche mentalmente. Pur avendo preso anche dei 30L 28 e 29, ho dovuto accettare 4 18. Perché ? Essendo vecchio, eri visto di base male. Non andava mai bene. Per quanto studiassiamo e ci preparassimo. Era un terno all'8. Ho contato di aver rifatto un esame 69 volte. Passandolo quando non vi era il docente principale. In alcuni invece mi domandavo se stessi diventando pazzo, poiché a conti fatti alle domande rispondevo, ma non mi veniva detto (ne a me né a colleghi) dove o quale fosse il problema. Andai a trovarmi un lavoro che nulla riguardasse l'ambiente, facendo un esame una tantum. Meno vedevo quel mondo meglio stavo. Volevo chiudere la carriera e non potevo. Non mi era permesso. A queste condizioni non ci volevo stare, non dopo aver sacrificato anni di studi o ad aver risposto a tutte le domande e simulazioni al meglio . I libri ovviamente non erano utili . L'unica letteratura di aiuto era PubMed. L'idea che malgrado lo svenamento anche economico verrò considerato meno di un essere umano, mi ha fatto letteralmente ammalare, slatentizzandomi una patologia associata ad un HLA che solo da qualche anno scopro esserne associata. Non me ne frega nulla se diventerò un clochard ormai. Poiché nemmeno riesco più di tanto a muovermi e lavorare come un tempo. Al contrario della facoltà in altri ambienti i risultati arrivavano. Il fastidio di dover finire e discutere una tesi con la futura umiliazione basata su dei numeri dari spesso letteralmente a caso, sul fatto di dover fare lavori di "ripiego" e non poter aspirare ad una vita decente ti toglie ogni forza di volontà. Non ti rimane che finire. Spesso ti venne comunicato un voto, verbalizzandotene un altro o cose simili. Poi una frase di un prof ci annichilì psicologicamente, capendo che ogni sforzo di miglioramento sarebbe stato vano. E allora accetti tutto, studi tanto ma accetti, non ti importa più. Conquisti qualche bel voto, ma non è sufficiente a salvarti. Sarai visto male come altri colleghi fino alla morte forse. Poco importa se hai fatto mangiare un'anziana demente che non comunicava nessuno se non con te. Poco importa se hai fatto anche alle volte trovato la diagnosi giusta o hai aiutato i colleghi a passare esami ostici. Sarai per sempre un relitto umano. L'unico piano che mi rimane è oltre a finire non prendere l'abilitazione e fare un corso professionale per poter almeno sperare di fare le pulizie da qualche parte

Media2 ha detto...

Per non parlare di tutte quelle volte che ho visto dare 29 a domande non risposte o a scene mute. Quello mi ha tolto la forza di lottare