22/09/13

Domani inizia il sesto anno di medicina.

Vi ho già detto che faccio la tesi con... ?!
Sono finite da un pezzo le vacanze, praticamente conclusa l'estate... e domani iniziano i corsi del sesto anno di Medicina.

E io volevo fare un post drammatico e strappalacrime così da chiudere in malinconico romanticismo questo ultimissimo giorno del quinto. Ma invece, niente.

Sarà che alcuni dei post precedenti sono già stati sufficientemente pesanti da portare tutto il drammatismo sufficiente a riempire un intero corso di studi.

O sarà - in maniera molto più semplice - che non mi sento affatto vicino alle lacrime nel terminare questo anno terribile per iniziarne uno che - si spera - dovrebbe essere più bello.

Insomma, in questo ultimo giorno da studente del quinto anno subito precedente al primo giorno da studente del sesto, sono andato in reparto. Di Domenica mattina. Fico, no?

Dipende.

Perché, ammettiamolo: ho un sonno mortale (e la cosa andrà aggravandosi adesso che iniziano i corsi, temo) ma mi sono divertito e sono contento.

Divertito è la parola giusta. E se ti diverti ad alzarti la domenica mattina per andare a fare un certo - chiamiamolo - lavoro, senza che nemmeno ti paghino o ti torni indietro nulla se non un po' di esperienza... be', forse qualcosa di buono dal buco abbiamo iniziato a cavarlo. Se mai quest'ultima espressione avesse un senso.

Per il mio primo giorno da studente del sesto, invece, mi sto preparando psicologicamente, anche se preferisco magari parlarne in maniera più approfondita da domani, senza voler anticipare per forza i tempi.

Diciamo solo che mi sto organizzando per seguire, per il tirocinio, per la tesi e per chiedere di frequentare in altri reparti oltre al mio... insomma c'è tanto da dire, ma abbiamo anche tanto tempo e possiamo fare con calma.

Vi lascio infine con una mezza riflessione, anche se nelle prime righe promettevo di non scivolare lungo una china del genere... ma invece vi tocca: ogni anno, all'inizio delle lezioni, esce un calendario degli esami e un libretto elettronico (un pdf) con gli orari delle lezioni e tutto quello che potrebbe interessare agli studenti.

E io ogni anno vado a leggere le cose che mi riguardano, no? Immaginate allora che al primo anno, quando ti sei appena iscritto, apri il libretto e leggi i tuoi orari e gli esami e magari pure i tirocini che ti toccherà fare.

Però poi insomma sei curioso, e sfogli anche quelli degli anni successivi che stanno nelle pagine dopo. E così ti accorgi che gli ultimi anni distano una decina di pagine, e devi scrollare un sacco con la rotellina del mouse per raggiungerli e ti viene l'angoscia, perché ti sembrano lontanissimi.

Poi passa il tempo. Passi un po' di esami, e arrivi a frequentare il terzo e il quarto anno del corso di laurea.

Stai un po' più avanti, e scorrere fino agli orari del sesto anno richiede un po' meno tempo ma insomma, gli studenti più "grandi" stanno sempre lì: lontani, nel loro mondo dove l'università è quasi finita mentre te stai - forse - a malapena a metà.

E io fino a ieri/oggi stavo al quinto anno di medicina: mi ero avvicinato molto, ma mancava ancora uno scalino. Ma adesso, invece, eccomi qui.

Apro il libretto dell'università, cerco le pagine del mio anno, e per farlo devo scorrerlo tutto.

Devo andare giù con la rotella non so quante volte, e ripassare davanti a tutto quello che ho già fatto: gli orari del primissimo semestre, i primi esamacci. Istologia, Biochimica, Anatomia... le patologie integrate. Anatomia Patologica, che era la bestia nera e l'esame che faceva più paura di tutti. E ancora dopo Organi di senso, l'ultimo scoglio insuperabile e gigantesco, che non avrebbe mai passato nessuno... e invece - pure quello - è andato.

Ultima scrollata verso il basso, ed eccoci qui: ora, e adesso. Finalmente, siamo al sesto anno di Medicina. Le ultime pagine del libretto. Pulite e ordinate, con gli orari e gli esami belli stampati.

E, da domani, vediamo di sfogliare anche queste.

Simone

12 commenti:

Giuseppe ha detto...

In bocca al lupo ... Sprint finale mi raccomando. Immagino siano pochi esami, così da lasciarvi il tempo per la tesi.

Secondo te, Con il concorso nazionale dovrebbe essere un po' più meritocratico entrare in specialità??

Simone ha detto...

Giuseppe: Crepi. Sono 7 esami un po' meno di quest'anno tutto sommato...

Se per meritocrazia intendiamo il "merito" di essere un bravo dottore, penso di no. Se intendiamo il "merito" di aver studiato per prendere 30 a tutti gli esami penso di si.

Simone

Giuseppe ha detto...

Solo 7 ??? Io pensavo 2 o 3 ;)


Per meritocrazia intendo che il barone di turno avrà effettivamente meno potere, dunque chi ha i punteggi adatti ce la fa ... Cio se le situazioni come il caso cardiologia alla Sapienza appena scoppiato, saranno un brutto ricordo??

ThereseM ha detto...

Simone, la parte del pdf mi ha quasi commossa. Lo faccio anche io, scorro col touchpad del pc e sogno il giorno in cui il mio foglio sarà l'ultimo!

Awwwwwwwwwwwww!!!!
Che bello leggere queste parole!

P.S.: comunque iniziate parecchio presto le lezioni! Noi tra 2 settimane!

Un salutone! ;)

Simone ha detto...

Sì penso che quel sistema non possa più funzionare con delle commissioni esterne ai reparti, o almeno l'idea sarebbe quella da quanto ho capito.

Comunque nessuno sa come sarà il nuovo concorso. In genere la maggior parte degli studenti ha voti molto alti per cui i punteggi di base saranno simili e bisognerà vedere come saranno le prove che metteranno.

Simone

Simone ha detto...

Therese: ahaha, allora non sono l'unico meno male! :)

Cavolo anche altri mi hanno detto che loro iniziano dopo... mi capitano sempre tutte le fortune!!!

Simone

Nimbus ha detto...

E pensa che liberazione fra un annetto, quando scrollando penserai che non c'è un settimo anno!
Qui inizia dopo, domani faccio un bagno pure per te ;)

Simone ha detto...

Nimbus: evidentemente iniziate dopo un po' tutti quanti... magari io finisco prima?! Ci credo poco... ;)

Anonimo ha detto...

La mia laurea è triennale e, anche se non ho dovuto scorrere tante pagine di orari (anche perché non era un PDF, bensì un excel diviso per fogli), so cosa significa arrivare alla fine o a un passo prima della fine. Da un lato c'è la felicità (tanta) perché sai di essere vicino alla fine... Dall'altro l'amarezza (...poca) per la consapevolezza che quei giorni all'università con i tuoi colleghi non torneranno. Ma l'essere vicini alla fine è come un dolce prelibato che va gustato con calma fino all'ultimo boccone, per addolcirsi da tutti i sacrifici passati!

Nicolò (alias amante dei dolci)

Simone ha detto...

Nicolò: be' una triennale non sarà altrettanto lunga, ma sono sicuro che le sensazioni sono le stesse. Comunque proprio tanto dolce non è come finale... qua il primo giorno ho già capito che toccherà spingere fino all'ultimo! :)

Simone

Nimbus ha detto...

beh, se hai capito che devi spingere...
http://www.youtube.com/watch?v=_-dTZ_TFaS0

Simone ha detto...

Ecco :)