02/10/13

Il nemico dell'uomo.

Il nemico dell'uomo stava nel petto di un ragazzo di 30 anni.

Un fisico da atleta, lo sguardo forte, il respiro affannato di chi sta male. E dentro quella cosa che non si poteva togliere.

Il nemico dell'uomo l'ho visto nella pancia di una donna bellissima. Coraggiosa, affascinante, carica di vita e di desiderio di non arrendersi.

L'ho visto nei polmoni di un uomo ancora troppo giovane. Troppo sofferente anche solo per parlare.

Il nemico dell'uomo è questo mostro che ti viene in mente ogni volta che senti un doloretto che non dovrebbe esserci. Che ci mette paura quando viviamo la nostra vita e ci lasciamo andare anche ai piaceri più semplici.

Quando vedo certe analisi, quando guardo certe TAC, quando ascolto certe condanne camuffate da diagnosi e comunicati medici, mi sento come se sotto i piedi avessi il vuoto.

All'improvviso, tutto quello che ho studiato non serve a nulla. E tutto quello che possiamo fare sembra inutile.

E in mezzo a tutto questo sperperiamo un'infinità di risorse per cose senza valore, oppure ancora peggio ci facciamo la guerra e ci ammazziamo tra di noi. Divisi, soli, deboli e senza difese.

Mi sento male quando vedo qualcuno soffrire così. Quando so di qualcuno che muore a questo modo, ancora, dall'inizio della storia fino a ieri notte, in reparto, quando mi ci sono trovato di fronte per l'ennesima volta.

Provo un senso di impotenza, di disperazione e di rabbia. E so che è così: la vita è così. Il mondo è così. Lo dobbiamo - ancora una volta - accettare.

Eppure, dentro di me, lo so. Ne sono certo.

Un giorno. Un futuro lontano, distante, ma arriverà. Ci sarà un altro ingegnere, un altro medico, qualcun altro nemmeno laureato, ma come me. O - forse - completamente diverso. Un altro uomo. Ma so che ci sarà.

E lui saprà diventare così piccolo, fino a entrare dentro l'essere umano. Dentro la cellula. Dentro alle stesse maglie del DNA e delle sue regole.

Vedrà davanti a sé i geni, le combinazioni stesse degli amminoacidi, i singoli legami dei singoli atomi. E potrà afferrarlo, stringerlo, strapparlo in mille brandelli e spazzarlo via dalla Terra, una volta per tutte, con le sue stesse mani.

Quel mostro maledetto.

Simone

22 commenti:

Giuseppe ha detto...

Mi chiedevo ... Chissà che qualcuno non lo abbia già scoperto come cacciarlo via ... Ma per meri interessi economici è meglio tenerlo nascosto

Simone ha detto...

No io non ci ho mai creduto e per me sono tutte chiacchiere da internet. Del resto se così non fosse perché esisterebbe il vaccino per l'epatite o quello per il papillomavirus? Questi vaccini il cancro non te lo fanno proprio venire, a chi gioverebbe questo nell'ottica di non guarire la gente per denaro?

Nimbus ha detto...

se qualcuno l'avesse scoperto, l'avrebbe già brevettato o avrebbe pubblicato la ricerca e sarebbe dio in terra. ci arriveranno, il problema è in quanto tempo.
intanto ho conosciuto un sacco di sopravvissuti o di gente che, almeno per ora, sembra averlo sconfitto. anche questo è progresso. se l'unica soluzione al momento è la prevenzione, adeguiamoci, in attesa di tempi migliori.

Simone ha detto...

Già. Credo che sia una cosa davvero difficile da accettare per una società moderna come la nostra. Nel senso: abbiamo di tutto, e poi però se ti ammali nessuno ha trovato ancora niente? Sembra assurdo e credo sia normale pensare che ci sia un qualcosa di nascosto... anche se ripeto per me non è così.

Simone

Simone ha detto...

Ah scusate se suono un po' "scontroso" non volendo, è che ovviamente é un argomento un po' difficile... ma credo valga per tutti.

Fra ha detto...

ho visto mia madre morire il 13 maggio così: nessuno dovrebbe morire così.
ho fatto tante ricerche, mi sono informata, ho visto da dentro due dei più grandi ospedali in italia che si occupano solo di quello...dove la morte aleggia nell'aria, anche se uno di questi sembra un albergo a cinque stelle...
penso ci siano troppi interessi economici in ballo: un malato, una cura...sono anche fonti di guadagno.
Motivo valido per cui conviene pilotare una sperimentazione in modo che fallisca?chi lo sa...
comunque bel post Simone, mi hai fatto venire i brividi.

Glauco Silvestri ha detto...

Eddai Fra, anche coloro che guadagnano sulla vendita dei medicinali possono ammalarsi di tumore. Dubito che si darebbero la zappa sui piedi volontariamente. Non credo vorrebbero trovarsi in un letto d'ospedale sapendo che "forse" avevano in mano una possibile cura ma che per lucro l'hanno affossata prima che diventasse pubblica.
E' un po' come la questione della vitamina B17. Dicono che sia la panacea, che uccida le cellule tumorali... ma nei test ufficiali i pazienti sono tutti morti per avvelenamento da cianuro (la B17 può essere degradata enzimaticamente ad acido cianidrico).

Posso credere che le case farmaceutiche vogliano lucrare sulle molecole da loro scoperte (ma quanti miliardi costa una ricerca medica?), vedi il costo dei medicinali per l'AIDS o lo stesso Viagra, ma che impediscano la messa sul mercato di un medicinale efficace perché le vecchie tecniche sono più remunerative lo dubito fortemente. Queste sono teorie da complottisti, da mettere nell'elenco assieme a scie chimiche, microchip nel cervello e quant'altro!

Simone ha detto...

Come dicevo, esistono già sul mercato vaccini che impediscono la formazione del cancro. Cioè la cura definitiva, quando disponibile, viene commercializzata a venduta.

fra ha detto...

Lavoro in una societá biofarmaceutica e, ahimè, so da dentro come funziona. Chi decide se portare avanti una ricerca, immettere un farmaco sul mercatonon sono assolutamente i ricercatori ma l'amministrazione, che qui sta fisicamente al piano di sopra e non la vediamo neppure. E credetemi, qui dei pazienti su cui il farmaco (che contrasta combinazione una patologia che nasce dai trattamenti chemioterapici) non li nominano neppure. Pare funzioni, ma conviene mandare avanti la sperimentazione in america perchè pagano di piú piuttosto che tentare la diffusione in Europa. Punto. Non ho detto che Di Bella (perchè a lui mi riferivo ovviamente) avesse trovato la panacea, non sono medico e non ne ho idea. Dico solo he se quella fosse stata una cura valida e l'avessero affossata sperimentando su pazienti giâ spacciati farmaci spesso scaduti (dico per dire..) non mi stupirebbe affatto, visto ció che vedo qui. Ed è una piccola company. Chissa quelle grandi...non ci voglio manco pensare...poi se mi dite cje anche voi lavorate in un'azienda farmaceutica e li so parla del benessere del paziente e sono contenti se il farmaco studiato da un altro (che quindi gli farâ perdere guadagni) lo prendono bene e lo appoggiano...ammetto l'errore. Qui se invece che peodurre un farmaco salvavita si producesse compensato sarebbe lo stesso, credetemi. E hanno talmente tanti soldi he se si dovessero ammalare loro le cure anche non approvate se le potrebbero pagare, quindi il ragionamento non sussiste. Detto questo ripeto che non dico che Di Bella o Vannoni abbiano per forza ragione, dico che della ragione a chi non ha interesse ECONOMICO non frega nulla. Vorrei tanto davvero che aveste ragione voi...ma non va così e siamo solo burattini. Di scie chimiche e quant'altro non ho parlato, non c'entrano nulla e non ne so nulla. Parlo solo di ció che conosco...

Simone ha detto...

Che le aziende farmaceutiche mettano al primo posto i guadagni ci credo! Quello che penso io però è che comunque se qualcosa si è riuscito a trovare come determinati vaccini allora è stato anche messo in circolazione e non credo ci siano rimedi migliori tenuti nascosti. Poi ci sono tante cose sulle quali non si da ricerca perché magari non conviene, questo è possibile.

fra ha detto...

Il vaccino per il papilloma virus è stato messo a punto in effetti...quel tipo di cancro peró viene scoperto in piú del 90% dei casi al primo stadio perchè presenta un sintomo precocissimo quale il sanguinamento vaginale atipico post-menopausale...motivo per cui nella maggior parte dei casi è sufficiente l'asportazione di utero e annessi senza spesso proseguire con trattamento radioterapico e men che meno chemioterapeutico...
Non sono qui per avere ragione, vorrei capire con voi se è un caso...
Vorrei avere torto, e non lo dico per dire...la cosa mi tocca molto da vicino...ma non so davvero che pensare.

Simone ha detto...

Il carcinoma della cervice colpisce anche le donne piu giovani comunque il tuo discorso potrebbe avere senso. Comunque anche il vaccino per l'epatite b non previene l'epatocarcinoma? I casi sono tanti anche gli antibiotici contro l'helicobacter possono evitare tumori dell'esofago e dello stomaco. Lo iodio radiattivo per il tumore della tiroide rimuove anche le metastasi non è che sia stato nascosto. Pure il concetto di prevenzione con colonscopia e mammografia ha un grosso peso...

La medicina più moderna ormai studia i geni dei singoli tumori e usa terapie mirate per le singole mutazioni come Her2, kras... sono sempre farmaci ma a differenza della chemiotrapia uccidono prevalentemente le cellule del tumore. Un giorno troveranno qualcosa di ancora più specifico e le cose miglioreranno ancora ma è un processo lento e in alcuni casi stiamo semplicemente in alto mare.

Simone ha detto...

La cosa purtroppo tocca da vicino tutto il mondo... credo che ogni singola persona abbia almeno un parente, un amico o un affetto colpito da questo dramma... era questo che volevo un po' dire nel post.

MW ha detto...

senza contare farmaci come l'imatinib mesilato (Glivec/Gleevec) e i vari anticorpi monoclonali... è chiaro che un'azienda farmaceutica punti a contenere i costi ed aumentare i profitti, ma farmaci e prevenzioni per curare le malattie sono il loro modo di guadagnare... se l'azienda X trovasse una cura per tutti i tupi di neoplasia maligna (perché è questo che spesso i complottisti dicono "una cura per il cancro" come se fosse uno solo), la brevetterebbero in tempo 0, i guadagni sarebbero stratosferici.. (basti pensare che un mese di trattamento con Imatinib costa circa 2.600$/mese/persona) l'idea che la cura ci sia e venga nascosta è a dir poco folle...
ne approfittyo per fare i complimenti a Simone, visto che seguo il tuo blog da tempo, ma non ho mai commentato e, essendo pure io a medicina come seconda laurea, spesso capisco i tuoi post e li sento i tuoi dubbi comuni ai miei.. continua così!

Simone ha detto...

MW: grazie per il contributo... e per i complimenti! :)

Simone

Mr. Lunastorta ha detto...

Bel post: mi ha colpito!

Mi domando se cercare la cura definitiva sia sufficiente e se sia giusto, nel frattempo, accettare che il Mondo sia così. Giorno dopo giorno avveleniamo il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo. Questo mostro, in parte, non è forse figlio del Mondo che abbiamo contribuito a creare?

P.S.: era da un bel po' che non passavo per il tuo blog e mi fa piacere vedere che è ancora attivo e che la tua avventura da medico continua!

Simone ha detto...

Ciao Lunastorta, fa piacere rivederti dalle mie parti! :)

Di certo abitudini di vita e inquinanti hanno il loro ruolo. Ma mi domando se sia davvero così importante come dicono alcuni.

Mr. Lunastorta ha detto...

Questo tocca a voi medici e ricercatori scoprirlo! ;)

Certo che dopo aver letto una serie di testi e articoli sull'argomento (tralasciando i recenti exploit giornalistici sui morti in Campania) hanno cominciato a venirmi i sudori freddi!

Veronica ha detto...

Eh questo post...interessanti anche i commenti. Per adesso l' unico modo per sperare di sconfiggere la "bestia" è scoprirla in tempo utile, sperare che non sia mutante e affidarsi a medici qualificati, ho dimenticato avere una gran fortuna. Più il tumore è piccolo meno è aggressivo e questo significa terapie più leggere e alte probabilità che non si ripresenti, significa poter sperare in una vita normale come tutti. L' importanza della prevenzione primaria è proprio questa, hanno scoperto che se si interviene in tempo si può guarire, non è ancora abbastanza ma è un bel passo avanti. Solo 10 anni fa gli interventi per togliere i tumori erano molto più invasivi, le sedute di chemioterapia non te le toglieva nessuno, non si faceva distinzione tra gradi di malignità, avevi il cancro e basta. Adesso c'è un' attenzione maggiore, cercano di conservare il più possibile, hanno scoperto che non tutte le neoplasie hanno lo stesso comportamento e quindi anche le cure non possono essere le stesse. A piccolo passi arriveranno a scoprirne le cause, e da quello a trovare la cura o le cure.

Non credo nemmeno io ci sia un complotto per tenere nascosta la cura per il cancro, credo semplicemente sia difficile studiare e capire un così grande numero di neoplasie tutte diverse, che hanno comportamento diverso a seconda delle persone, e quindi anche le cure sono soggette alla risposta del corpo. Sennò perchè ti controllerebbero a intervalli di tre mesi nei primi tre anni? Questo è il difficile, trovare una cura non tossica che vada bene per tutti...

Simone ha detto...

Grazie Veronica. Infatti è tutto molto difficile, complesso e delicato. Credo anche io che la strada che seguiamo da anni abbia portato molti risultati... il fatto è che è da sempre che si attende una "rivoluzione" in questo campo, mentre i progressi sono sempre piccoli e lenti.

Chissà se cambierà prima o poi qualcosa di colpo, o se si continuerà sempre così, un passo alla volta.

Simone

Valerio ha detto...

Francamente non credo che qualcuno abbia la cura contro il cancro nascosta in un cassetto. Non ritengo possibile tenere segreto qualcosa di simile, ne coveniente, neanche in senso economico. In un certo senso sarebbe quasi meglio che invece fosse proprio così, ma probabilmente la realtà è che le nostre conoscenze medico-scientifiche sono molto più rozze di quanto crediamo, basta guardare quante volte siamo costretti a usare il termine "idiopatico". Probabilmente tra 100 (o magari 30) anni distingueremo ciò che oggi raggruppiamo nel nome "cancro" (anche se già oggi in realtà tecnicamente distinguiamo ovviamente vari tipi di tumore) in malattie totalmente differenti con origini completamente diverse. E allora magari ne cureremo molte. Ma forse mai tutte.

Simone ha detto...

Valerio: la penso esattamente come te. E sì, le nostre conoscenze mediche sono, tutto sommato, limitate.

Simone