02/01/14

2014: tra fantascienza e vita da studente.

Astronavi e alieni non erano fanta-abbastanza.
2014. Duemilaquattordici Due mila e quattordici.

Non sembra un numero vero, è troppo grosso. Sembra una di quelle date dei film di fantascienza.

2014: l'anno che arrivano gli alieni. 2014: fuga dal futuro... insomma, ci stanno un sacco di film con titoli del genere o anche con date più piccole, se è per questo... tipo appunto il 2010 dell'immagine qua a sinistra.

Già nel 2010 - per cui figuratevi quattro anni dopo - la gente doveva viaggiare nello spazio, o andare nel futuro, o avere innesti nel cervello e tutte le cose più implausibili che vi vengono in mente. Magari dentro astronavi di plastica con lucine lampeggianti e senza i più banali ritrovati della tecnologia reale come internet, cuffie per ascoltare la musica o videogiochi.

Ma insomma, niente di tutto questo: il 2014 - come il 2013 e gli anni precedenti - lo passerò all'università. Senza dispositivi spaziali volanti. Senza alieni, senza viaggi nel tempo e tutto quanto, ma nella solita - banale - quotidianità da studente.

Eppure, un qualcosa di fantascientifico questo 2014 ce l'ha sul serio: perché il 2014 è l'anno in cui - dovrei - laurearmi.

A parte il fatto che - ora che ho scritto questo post - me la sono sicuramente tirata da solo e di lauree mi toglieranno pure la prima, resta questa sensazione di un anno carico di attese e possibilità importanti.

Sensazione presto smorzata dal fatto che dopo la laurea mi toccherà fare l'esame di stato, e che quello - ahimè - ci sarà nella migliore delle ipotesi a Febbraio 2015.

Insomma, che fregatura: gli alieni avranno cercato un pianeta dove la laurea in medicina dura di meno (beati loro). Non ho una Smart volante con cui parcheggiare comodamente in mezzo agli asteroidi, e pure se mi laureo in tempissimo non finirò in ogni caso di studiare.

Ma, insomma: la laurea potrebbe comunque arrivare, e direi che l'abilitazione è un problema talmente secondario di cui potremmo anche fare finta di fregarcene.

E adesso visto che non ho niente di meglio da dire, un mini-elenco dei traguardi medico-universitari conseguiti nel 2013. Che lo so che non gliene frega niente a nessuno, però il post era corto:

- Nel 2013 ho fatto DODICI ESAMI.

Il vecchio record di Ingegneria era 8, per cui lo abbiamo effettivamente stracciato. 12 esami sono talmente tanti che mi dimostrano allo stesso tempo di essere un super secchione senza speranza, e che gli esami di Medicina - evidentemente - sono troppo facili.

- Nel 2013 ho imparato a fare prelievi in maniera un po' così... alla "speriamo che ci riesco".

Ho fatto un bel po' di ecografie e in genere ci capisco qualcosa, ma non proprio tutto. Ho imparato a leggere un elettrocardiogramma, anche se qualche volta ancora sbaglio e invece - insomma - non sarebbe il caso.

So riconoscere un bel po' di cose alla TAC, ma non tutte. Faccio un esame obiettivo decente anche se alle volte mi scordo le cose, e un esame neurologico generalmente superficiale e affrettato ma sempre meglio di niente.

Ho messo una volta sola un accesso arterioso. Ho aiutato a mettere punti di sutura anche se non ho "cucito" mai io direttamente cose che non fossero manichini o stinchi di maiale.

Nel 2013 ho fatto insomma un sacco di cose da dottore "vero", e nel 2014 penso che probabilmente l'ideale sarebbe rifare tante volte queste stesse cose... ma un po' meglio.

- Nel 2013, il blog ha toccato un "top" di 25 mila pagine visitate nel mese di settembre, con punte di oltre 400 lettori al giorno.

Non mi piace tanto guardare questi numeretti (sicuramente, la maggior parte dei visitatori non è realmente interessata a quello che trova qui, ma ci arriva per caso) ma confrontandoli con quelli dei miei vecchi blog posso dire che - come scrittore - sono più letto adesso di quando cercavo per l'appunto di fare lo scrittore come lavoro... e questo la dice lunga su quanto non ci avessi capito una mazza :)

- Nel 2013, per concludere, ho praticamente riempito l'ultimo scaffale che avevo libero nel mio studio... e ora nel 2014 non so più dove cavolo mettere i libri universitari.

Ma vale la pena comprare una libreria nuova per un solo, ultimo anno? La prima, vera sfida del 2014 - evidentemente - sarà dare una risposta a questo importante quesito... anche se già adesso penso che butterò un po' di robaccia vecchia, e amen.


Simone

15 commenti:

chesognichefai ha detto...

Ciao Simone!
A proposito del blog volevo dirti che i motivi che hai spiegato qualche post fa sono comprensibili e sensati, ma quando non scriverai più qui a me dispiacerà non trovare più aggiornamenti da leggere.
Comunque, per il momento visto che ancora bazzichi queste pagine, buon anno!

Simone ha detto...

Chesogni: per il momento c'è ancora tempo, magari riuscirò ad annoiarvi così tanto che non sarà neppure questa gran perdita :)

Buon anno anche a te!

Simone

Nimbus ha detto...

se hai intenzione di buttare l'anastasi-balboni o qualunque libro di anatomia, fammi un fischio e te ne libero io

Sera d'estate ha detto...

L'ikea offre librerie decenti a prezzi non esorbitanti. E poi va sempre bene avere spazio x i libri. :-)
In bocca al lupo per questo nuovo anno!!

Luca ha detto...

Ciao Simone,
scusami se vado off-topic ma vorrei farti una domanda molto tecnica alla quale sicuramente tu, in base alla tua esperienza, saprai rispondere.

Tu sei un ingegnere e, da quanto ho sempre letto, svolgevi questo lavoro quindi presumo tu abbia fatto l'esame di stato.
Vorrei sapere se una persona può fare quanti esami di stato vuole oppure c'è un limite.
Ti spiego: io sono architetto ma sto studiando per una seconda laurea in ambito sanitario. Ho quasi superato l'esame di stato come architetto (ho l'ultima prova fra 10 giorni) ma non vorrei che questo mi compromettesse la possibilità di fare l'esame di stato fra qualche anno per la mia nuova laurea. Sai dirmi qualcosa a tal proposito?

Un saluto e buon anno.
Luca

Simone ha detto...

Nimbus: no, quelli mi sa che li tengo :)

Sera d'estate: sì, una libreria sarebbe una soluzione abbastanza pratica. Crepi il lupo e buon anno anche a te!

Luca: credo che per quanto riguarda gli esami di stato non ci siano limitazioni.

Simone

Anonimo ha detto...

Avevo scoperto questo blog qualche tempo fa, ma non credevo che tu, Simone, riuscissi ad arrivare fino in fondo. Due lauree di cui una in ingegneria e l' altra in medicina sono una grande conquista e ne basterebbe solo una di queste per far passare completamente la voglia di studiare. Bravo. Stefano.

Simone ha detto...

Stefano: beh, comunque manca ancora un po'... mica sono proprio prioprio arrivato! :)

Grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, per curiosità, ma quando ti è venuto in mente di iscriverti a medicina? E' sempre stata un' idea che ti frullava per la testa anche quando studiavi ingegneria o ti è venuta l' "illuminazione" solo dopo la laurea in ing.? Come hai maturato questa decisione? Inoltre, secondo te, è possibile laurearsi in medicina facendo allo stesso tempo un altro lavoro? Matteo.

Simone ha detto...

Matteo: dopo la laurea in ingegneria, facendo volontariato e corsi di primo soccorso, ho iniziato a pensare a medicina... diciamo attorno ai 27 anni. A 32 ho preso la decisione e il test di ammissione l'ho fatto l'anno dopo.

Per me si può studiare medicina e lavorare o con un part time, oppure pensando di impiegarci qualche anno in più.

Simone

Anonimo ha detto...

Simone penso che chi si laurea tardi lo faccia sempre perchè ha davvero una forte motivazione, io vedevo i miei compagni più anziani che erano bravi e motivati, persone serie, mentre c'era chi era lì per passare il tempo
sono sicura che diventerai un bravissimo professionista, mi annoto il tuo nome :D

Simone ha detto...

Anonimo: penso anche io che chi inizia più tardi lo faccia con una maggiore motivazione. Poi la motivazione porta anche a migliori risultati sul lavoro? Speriamo... :)

Simone

Anonimo ha detto...

.."25 mila pagine visitate nel mese di settembre, con punte di oltre 400 lettori al giorno nel 2013"...significa che gli argomenti che tratti e il modo in cui li tratti sono davvero interessanti...! ...se pubblicherai un libro sarà un successo assicurato!!

Simone ha detto...

Anonimo: hmmm... per quanto (poco) ne capisco di blog e internet, capita spesso che la gente arrivi per caso cercando altro. Guardano 2 secondi di cosa parla il blog e poi vanno via.

Insomma i numeri del contatore sono più per farti contento ma alla fine quante persone ti leggono veramente e sono interessate a quello che dici non puoi saperlo sul serio.

Simone

Dama Arwen ha detto...

Ecco, direi che ti regalo virtualmente una bellissima EXPEDIT dell'Ikea con DODICI scomparti :-PPPP