25/03/14

Ancora sulle alternative alla specializzazione.

Strumento utile per mettersi in privato.
Oggi ri-parliamo (ancora) delle alternative al percorso standard da medico neo laureato che si abilita, vince il concorso in specializzazione (magari), si specializza, lo chiamano subito ovunque a lavorare (col piffero) e diventa un super luminare della medicina nel proprio campo e tutti lo cercano e lo pagano e scrive libri e fa i convegni... e poi si scopre che invece era tutto un sogno e non ha passato manco il test di ammissione. Ah, ah!

Insomma un elenco di mie idee alternative da - eventualmente - studiarsi meglio e approfondire da qui fino ai prossimi mesi:

ALTERNATIVE ALLA SPECIALIZZAZIONE DOPO LA LAUREA IN MEDICINA (titolone altisonante per raggirare i motori di ricerca):

1) Andare all'estero.

La soluzione più ovvia (si fa per dire!) almeno dal punto di vista delle idee che a uno gli vengono in mente quando sta nel paese proprio e scopre che nel paese proprio non funziona una minchia.

A me piacerebbe un posto col mare e col sole e vicino alla spiaggia e dove si mangia bene e ci sta un sacco di gente simpatica, belle ragazze e cose così... insomma se andassi all'estero me ne fregherebbe poco davvero degli aspetti legati alla medicina e mi concentrerei più sullo scegliere il posto in sé.

Prime idee: Costa Azzurra, la Spagna, i Caraibi, Fregene (quest'ultima era una battuta).

Punto a sfavore: vai all'estero, ricominci da capo, non conosci nessuno, stai da solo: tristessssssssss...

2) Fare dei corsi che diano qualifiche da utilizzare nel privato.

Una prima idea sarebbe un corso da ecografista della SIUMB.

Impari a usare l'ecografo (che già so usare in effetti... diciamo che impari meglio e hai un pezzo di carta). Poi vai in qualche posto a fare le ecografie e ti pagano. La vedo bene anche come una cosa da fare in privato, nel proprio studio.

Punto a sfavore: fai le ecografie. 10, 200, 4000 ecografie. Finisci a guadagnare tanti soldi a fare ecografie di routine e controllo, quello che chiamo sempre la medicina inutile per pazienti sani. E ti fai 2 palle così...

Altri corsi interessanti non ne ho ancora trovati, ma di sicuro ci saranno cose che puoi imparare da te e poi rivenderti. Comunque ammetto qui sono un po' troppo sul vago.

3) Fare un master.

Tra master e corsi, la differenza alla fine non è che sia molta. Ci sono master in endoscopia, in cura del paziente diabetico, in cardiologia, in ecografia (basta!!!!!!) e chi più ne ha più ne metta.

Io farei il master in medicina d'urgenza. Non perché tutto sommato mi attragga in maniera particolarmente travolgente il master in sé e per sé, ma perché essendo già interno a un pronto soccorso e avendo iniziato un certo percorso sarebbe un po' una sorta di "prolungamento" della laurea e della preparazione prima di farmi mandare definitivamente affancuore.

Interessanti anche master di argomento internistico (diabete, cardiologia ecc) sempre nell'ottica di rivendersi poi determinate competenze nel privato.

Punto a sfavore: il master è tipo una specializzazione dove però paghi per seguire, e poi dopo 1 anno ti appendi il diploma alla parete e non ha alcun valore se non il poter dire: "aho, io de 'ste cose ce capisco na cifra: c'ho pure il mastere!"

4) Lavorare in ambulanza.

Con un'esperienza in pronto soccorso e - prima - nel volontariato, fare il medico di ambulanza sarebbe quasi un'evoluzione "naturale". Lo stipendio è buono, le possibilità ci sono... insomma, non è una cattiva idea.

Punti a sfavore: io l'ambulanza l'ho vista sempre come volontariato. Farlo per lavoro un po' mi sembrerebbe di tornare a prima della laurea, solo con tante responsabilità in più. E poi non so quanto si possa "crescere" professionalmente in questo settore, e poi ancora a fare il medico del 118 ti ritrovi da solo, per strada, unico dottore di fronte a qualsiasi cosa: non è che io insomma ambisca eccessivamente a un lavoro del genere, ecco.

4) Lavorare in pronto soccorso.

Lavorare nei pronto soccorso (pronti soccorsi?) da semplice laureato in medicina è impossibile nei grossi ospedali, dove prendono solo specialisti.

Nelle realtà di provincia più piccole però so che lavorano anche medici di base, non specialisti. Per cui con un po' di buona volonta ci si potrebbe spostare un po' e trovare un posto dove farsi qualche periodo da precario in attesa di "meglio" o sperando nei periodici rinnovi dei contratti di collaborazione senza ferie, malattie, permessi e anzianità: evviva!

Punti a sfavore: andare in un piccolo paese non è tanto diverso rispetto ad andare all'estero, visto che lasci comunque tutto e ti ritrovi da solo. Solo che all'estero magari puoi sceglierti una città grande con più "vita", un piccolo paese è un paese piccolo e magari non è così facile costruirsi una vita privata, dei contatti e delle amicizie. Di nuovo, insomma: tristess...

5) Aprire uno studio privato.

Aprirsi lo studio è facile: dici "apro lo studio", e hai fatto. Almeno finché non si inventano che per aprire lo studio occorrono 20 mila ottemperanze burocratiche, una prova a crocette e le fotocopie delle pagelle delle elementari che dimostrino che eri bravo in condotta e in educazione fisica... ma per adesso, no: puoi aprirtelo come ti pare, e basta.

Più difficile trovare i pazienti che vengano da te a pagare cose che magari nella sanità pubblica hanno gratis.

La mia idea è quella di una medicina di base un po' più "approfondita", dove faccio ECG, ecografie e insomma cose che nel pubblico richiederebbero un sacco di tempo e tanti giri tra diversi dottori e specialisti. Pagare un po' di più per un servizio migliore, ecco: l'idea sarebbe quella.

Nella pratica questa cosa dello studio richiede in qualche modo un contatto e una pratica continua in altri posti, magari reparti ospedalieri, dove diventare effettivamente capaci a fare le cose che pretendi di offrire, e dove tenersi comunque aggiornati e in "forma" per affrontare qualche paziente che magari non presenta richieste completamente banali.

Sarebbe insomma un progetto a lungo termine, da associare ai master e corsi vari di cui parlavo in precedenza.

Punti a sfavore: lo studio privato da solo senza alle spalle un modo per fare pratica e aggiornarsi non è destinato a grossi successi. E pure trovarsi i pazienti non è che sia una cosa che fai dall'oggi al domani. E sì: sono cose che avevo già detto. Vero.

In linea di massima, come "inizio" il master in medicina d'urgenza e il corso da ecografista restano le prospettive più "papabili", almeno per iniziare. Poi bisogna cercarsi un posto dove fare pratica, e iniziare a mettere mano allo studio e a tutti i casini che ne conseguono.

Ma insomma, le idee ci sono. E la specializzazione non è davvero l'unica possibilità, secondo me.

Simone

43 commenti:

chesognichefai ha detto...

Ciao Simone!
Lo so che lo hai scritto come modo di dire e che lo specificavi del post di prima, però lo stesso a me vedere scritto "medicina inutile per pazienti sani" rispetto alle ecografie di controllo mi fa venire un po' il mal di pancia... che ci sono un sacco di persone che stanno bene e potrebbero invece non esserci più, grazie alle ecografie di controllo. Poi a volte chi le fa è anche chi opera o interviene se trova qualcosa che non va, e quindi il suo lavoro è meno palloso che fare solo le ecografie. Capisco quello che volevo dire, e so che non pensi siano davvero inutili (giusto? :-) ) però vederlo scritto e non dire niente non ce la facevo! :)

Simone ha detto...

Le ecografie di controllo (per persone che ne hanno bisogno) te le passo pure. Ma insomma certificati, integratori, visite specialistiche tanto per, cure con farmaci dall'utilità non meglio specificata... una cosa è la prevenzione utile e provata da studi e linee guida di vario tipo e va bene, una cosa è seguire nel tempo malati o sintomi di vario genere e va bene, ma insomma c'è anche tutto un altro mondo "medicalizzato" che non condivido e non mi piace.

Poi io intendo anche dire che vorrei comunque lavorare in un settore dove si affrontano patologie importanti, mentre altri dottori al contrario preferiscono settori diversi che magari stressano di meno... o che semplicemente rendono meglio. :)

Simone

Anonimo ha detto...

Quando lavoravo in ospedale (non da medico) c'era un medico specializzato (in cosa che non aveva nulla a che fare con le eco) che aveva anche fatto il corso da ecografista. Nonostante il suo ruolo in quel contesto non fosse quello, veniva chiamato continuamente da tutte le parti per fare eco. secondo me quindi la richiesta c'è e la tua idea è una buona alternativa, ben spendibile
Nicoletta

allieva_rx ha detto...

Il corso per medico di medicina generale l'hai preso in considerazione? Mi sembra duri 3 anni...
Nel privato i medici che fanno ecografie, almeno dove lavoro io, sono tutti specialisti o in radiodiagnostica o in qualche branca internistica.

Simone ha detto...

Nicoletta: sì, in tutti gli ospedali c'è gente che "gira" a fare ecografie. Non so se senza specializzazione ti possono prendere... probabilmente vale sempre il discorso degli ospedali piccoli.

Allieva: Il corso per MMG lo vedo come una delle specializzazioni per cui lo "considero" insieme a quelle... ma ammetto che non è la mia passione.

Per il resto è difficile che un medico di 40-50 anni non abbia una specializzazione, una volta era quasi scontato il "blocco" per la maggior parte dei laureati nascerà da adesso in avanti.

Poi ovvio poi alcuni esami li fanno solo gli specialisti (eco pre-natali, biopsie ecoguidate ecc).

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, sono Roberto e ti ho scritto un paio di e-mail ad inizio anno; complimenti ancora per il tuo percorso e per la scrittura brillante che ancora conservi.
Riguardo alla tua necessità di valutare cosa fare da grande, volevo segnalarti un fatto che probabilmente non sposterà di nulla le tue attuali convinzioni ma può offrirti un punto di vista diverso. Nella mia città, Bologna, se hai la malaugurata necessità di andare al pronto soccorso senza essere un codice almeno giallo, devi mettere in preventivo almeno 6 ore di attesa.
Io personalmente pagherei per avere il consulto di un medico in un tempo ragionevolmente breve e credo che tanti lo farebbero. E' chiaro che non potresti essere da solo, dovresti creare una struttura con almeno altri 2/3 colleghi ma, ripeto, penso ci sia lo spazio per questo tipo di attività, e sempre di più, viste le prospettive che questo stato ci sta offrendo....
Ci saranno controindicazioni di carattere clinico che ovviamente non conosco però sappi che c'è chi pagherebbe per non stare 6 ore al PS.
Ciao.
Roberto

Simone ha detto...

In realtà qualcosa di simile a un pronto soccorso privato già esiste in giro, ma insomma serve una struttura adeguata con medici di una certa esperienza... non penso sia fattibile così da zero.

Poi se sai che aspetterai 6 ore in pronto soccorso forse non è così grave e potresti chiamare semplicemente il medico di famiglia... anche se sappiamo che poi nella pratica le cose vanno diversamente :)

Simone

Anonimo ha detto...

Da noi non esiste nulla del genere; per questo mi sembrava una buona idea.
Sul fatto che se ti fanno aspettare 6 ore significa che non hai nulla di grave sono d'accordo ma se hai i sintomi di una colica biliare alle 2 di notte (ma è la prima volta che ti viene e non sai dove sbattere la testa) certo non muori ma hai bisogno di qualcosa per il dolore (flebo) e, soprattutto, sapere cos'hai... Prova a fare una "indagine di mercato" tra i pazienti codice bianco che ti capita di visitare e chiedi loro quanto sarebbero disposti a pagare per evitare di attendere 6 ore per essere visitati.
La struttura secondo me non dovrebbe richiedere chissà quali strumenti; servono colleghi per garantire il servizio tutti i giorni della settimana e negli orari dove non c'è il medico di base.
Ciao.
Roberto

Simone ha detto...

Roberto: ok credo di aver capito. Tutto sommato è una cosa che penso di fare comunque per conto mio... cioè se un paziente mi chiama vado a casa sua e lo visito (come dovrebbe fare anche il medico di famiglia, del resto).

Solo non so se adesso ne ho le capacità, credo di aver bisogno di maggiore esperienza. Per questo vorrei cercare una struttura o un pronto soccorso dove fare pratica almeno nei prossimi anni.

Grazie ancora!

Simone

Anonimo ha detto...

Anche io credo che sia necessario fare esperienza per poter poi operare con più sicurezza. Ma esiste ancora la possibilità di essere volontario medico in un reparto o la legge Fornero ha distrutto pure questa opportunità?
Carlo

Simone ha detto...

Carlo: sì può sempre andare volontariamente nei reparti. Infatti potrei farlo sicuramente durante qualche corso/master, e poi dopo per continuare a fare pratica... vedremo.

Simone

Valerio ha detto...

@Simone: non sottovalutare il fatto che la stragrande maggioranza dei ruoli nella sanità (quindi ivi comprese le specializzazioni mediche) dopo i primi anni caratterizzati da entusiasmo e cose da imparare hanno un 90% di routine.
@Roberto: il problema è che la maggior parte dei pazienti che va in ps ha sintomi che potrebbero essere legati a molte situazioni diverse, e quindi per farti un'idea hai bisogno di emocromo, ECG, ecografia, magari una tac o una risonanza, una consulenza neurologica, l'infermiere che ti aiuti nella manovra, il farmaco giusto una volta fatta la diagnosi, lo spazio per il monitoraggio, etc...mettere su una struttura simile credo sia veramente complesso (e uno dei motivi per cui i mmg sono freddi sulle aggregazioni funzionali: pur con fondi pubblici e potendo aggregarsi in più medici comunque esperti ritengono che finirebbero per inviare lo stesso moltissimi pazienti in ps)

ThereseM ha detto...

Io se fossi in te in questo momento penserei solo a organizzare un bel viaggio/vacanza post laurea! :)

A parte lo scherzo secondo me dovresti concentrarti su quello che ti piace veramente tanto, se per esempio ti piace il ps con la sua dinamicità, allora secondo me vale la pena pensare positivo sulla specialità, non è detto che entri, questo è una cosa da prendere in considerazione (e fai bene ad avere tanti piani... anche se mi sembri un po' confuso!), però anche se i posti sono rimasti pochi, c'è la possibilità di scegliere tantissime sedi e tra queste ci sarà quella in cui medicina d'urgenza è meno gettonata o ha più posti eccetera. Certo ci sarebbe da sovvertire la propria routine... ma alla fine inseguire i propri sogni comporta anche qualche scelta difficile!

Ma poi hai superato il test di medicina (mi pare che entrino meno di 1 su 3 come in specialità!) sei in una botte di ferro! :)

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dissentire da quest'ultimo commento su alcuni punti:
1) non mi sembra che simone sia confuso, anzi, prospetta delle alternative.
2)non c'è una sede dove medicina d'urgenza è meno richiesta.In tutta Italia potrebbero essere meno di 50 i contratti di formazione per la specializzazione in Medicina d'urgenza finanziati dal Governo per l'anno 2013/2014, mentre la Conferenza Stato-Regioni denuncia un fabbisogno di circa 300 nuovi contratti di specialità all'anno per l'emergenza sanitaria e a fronte di una richiesta di accesso alla scuola che, negli anni scorsi, ha quasi sempre superato le 400 domande di medici appena laureati.
3) test d'ingresso alla facoltà di medicina non è paragonabile al test d'ingresso in specializzazione. Tutti quelli che vi partecipano sono bene o male medici, mentre una grossa percentuale dei ragazzi che partecipa al test d'ingresso in facoltà lo fa tanto per tentare.
Matteo

ThereseM ha detto...

In realtà non volevo fare un'analisi delle alternative di Simone, era semplicemente una digressione semiseria sul suo post! Non volevo nemmeno paragonare il test di ammissione con quello di specializzazione ovviamente so che sono cose diverse, ho usato "sei in una botte di ferro" proprio per lasciare trapelare un po' di ironia!

In ultimo non capisco cosa ci sia di male ad essere confusi di fronte a tante alternative! ;-)

Anonimo ha detto...

Non c'è proprio niente di male ad essere confuso solo che a me non appare tale, ma questa è solo una mia impressione.Le mie erano puntualizzazioni non certo critiche al tuo pensiero.
Matteo

Nimbus ha detto...

a parte che ci sono due alternative 4 (leggo i tuoi post con una certa attenzione), le guardie non sono un'alternativa?

Simone ha detto...

Valerio: sì, ci sono specializzazioni molto routinarie e molto noiose... almeno per come sono fatto io.

Therese/Matteo: Un po' confuso penso di esserlo... diciamo siamo in una fase un po' caotica, ma sto cercando di ordinare le idee :)

Il test di medicina lo provano in tanti ma 1) non c'era gente avvantaggiata dai voti più alti (mentre per la specializzazione partirò molto indietro rispetto a tanti) 2) molti vanno a provare il test di ammissione senza sapere nulla, mentre bene o male per laurearsi in medicina qualcosa l'avranno imparata :)

Medicina d'urgenza effettivamente ha pochissimi posti proprio in totale, ma io penso che se continua così la chiuderanno proprio...

Nimbus: le guardie erano l'alternativa 4, non hai letto?! :)

Seriamente, non ho mai ben capito cosa si intende per "guardie". Io mi immagino sia quando ti chiamano in qualche istituto privato a fare la notte... e in quel caso lo assimilerei ai punti in cui parlo di lavorare nel privato e per conto mio.

Non mi pare sia questa grande ambizione da perseguire, comunque... tu che dici?

Simone

Valerio ha detto...

Simone, quello che volevo sottolineare e che anche se alcuni ambiti sono un po' più dinamici come base e altri partono già un po' più routinari, in pochi anni, se uno non sa trovarsi lui gli stimoli tenendo la mente e il cuore aperti, tutti i ruoli tendono ad "appiattirsi", al di là dell'aggiornamento di protocolli e procedure, anche perché paradossalmente spesso (specialmente in sanità) più è complesso e adrenalinico il contesto più ti vengono richiesti, per la sicurezza tua e altrui, applicazioni quasi tipo riflesso condizionato di protocolli e procedure di cui sopra.

Valerio ha detto...

Comunque il fatto che ormai, a differenza del passato, solo uno su tre o al massimo la metà dei medici entri in scuola di specializzazione non può che essere un vantaggio per te, visto anche il discorso dell'età, perchè è sperabile che per buona parte di costoro si troverà una collocazione professionale (oltretutto essendo medicina già a numero programmato in partenza), mentre essere un non-specializzato con il 95% di specializzati credo sarebbe stato parecchio più preoccupante.

Simone ha detto...

Valerio: penso che in alcuni ambienti ci sia più ripetitività, anche se è vero quello che dici che - dopo un certo tempo - la ripetitività esiste comunque.

Però credo che il pronto soccorso resti comunque un ambiente più dinamico rispetto ad altri.

Riguardo alla specializzazione, i non specialisti saranno sempre di più (a meno che non cambi qualcosa, che non si può escludere a priori) per cui sì probabilmente non sarà più nemmeno così "strano" non arrivare a specializzarsi.

Simone

Giulia ha detto...

Ciao Simone! E' cos' difficile entrare alla specializzazione? So che serve avere una media alta, intorno al 28 come minimo! E' utopia pensare di arrivare a una media del genere?

Anonimo ha detto...

Sicuramente ti risponderà simone su questo ma entrando io in tekel ti dico che il voto e gli altri parametri conteranno di meno in futuro; ciò che rende difficilissimo entrare in specialità è il ridottissimo numero di posti. A mio avviso vale sempre la pena tentare, studiarsi nuovamente tutta la medicina e sperare.
matteo

Giulia ha detto...

Anonimo, io devo tentare il test tra pochi giorni e ho un sacco di dubbi. Il percorso di studi mi piace tantissimo, anche se riconosco che spesso potrà essere pesante. Ritengo che il lavoro sia stimolante. La mia paura è che dopo tutti questi anni di studio non riuscirò a trovare una sistemazione soddisfacente, che mi permetta di farmi una famiglia e tutto. Insomma, dopo i sei anni o vado all'estero (già so di non poterlo fare) o sono spacciata??

Giulia ha detto...

Anonimo, io devo tentare il test tra pochi giorni e ho un sacco di dubbi. Il percorso di studi mi piace tantissimo, anche se riconosco che spesso potrà essere pesante. Ritengo che il lavoro sia stimolante. La mia paura è che dopo tutti questi anni di studio non riuscirò a trovare una sistemazione soddisfacente, che mi permetta di farmi una famiglia e tutto. Insomma, dopo i sei anni o vado all'estero (già so di non poterlo fare) o sono spacciata??

Giulia ha detto...

So che il post di Simone sostiene proprio la tesi che la specialistica non è l'unica possibilità, ma tra le alternative proposte sinceramente alcune non mi sembrano fattibili e altre non sono per me...

Simone ha detto...

Giulia: 1) i voti saranno sempre più fondamentali perché - sapendo che conta anche ogni singolo 30 e lode - molte persone potrebbero rifiutare qualsiasi voto inferiore (e già adesso c'è chi rifiuta i 28).

2) nessuno sa realmente come sarà entrare in specializzazione, perché il nuovo concorso non è ancora stato bandito e soprattutto essendo la prima volta ci si può aspettare ogni tipo di sorpresa.

3) se vuoi fare il dottore fai medicina, pensare a 19 anni che vale la pena tentare qualcosa solo se ti darà sicuramente un guadagno proporzionale all'impegno richiesto è una cosa tristissima. Per me vale la pena tentare una cosa se è quello che vuoi... e a 19 anni puoi anche sbagliare e ricominciare senza pensare solo al contratto che firmerai da "vecchio".

Simone

Valerio ha detto...

Ma leggo male io o diciamo le stesse cose?

Giulia ha detto...

Capisco che per te ho 19 anni (18 in realtà) e sono ancora troppo piccola per pensare ai "contratti che firmerò da vecchia". Da una parte hai ragione, ma non posso non tenere conto della prospettiva lavorativa visto che comunque ho già dei progetti familiari. Non mi interessa avere uno stipendio proporzionale all'impegno, ma perlomeno uno stipendio che mi permetta di avere una mia indipendenza.Insomma, per fare il medico disoccupato, seppur a malincuore, forse è meglio prendere un'altra strada.
Inoltre, fare il medico ha tante sfaccettature diverse, e non è detto che tutte corrispondano a quello che voglio fare. Quindi volevo avere anche un'idea di quanto effettivamente sia difficile entrare in specialistica. A questo punto mi tocca aspettare mesà ;)

Simone ha detto...

Valerio: no, mi pare che almeno su alcune cose eravamo proprio d'accordo, infatti :)

Giulia: medici proprio disoccupati dubito che ce ne saranno mai tanti. Quanti medici specialisti ci saranno in futuro invece non lo sa nessuno: non possiamo sapere se tra 6 anni sarà difficile specializzarsi o se al contrario entreranno tutti.

Riguardo al discorso di strade alternative... ora che il fatto che medicina non dia più queste sicurezze al 100% non vuol dire che il "resto" sia meglio. Io una professione dove di sicuro lavorerai e guadagnerai un buono stipendo non saprei proprio consigliartela, mi dispiace :(

Simone

Giulia ha detto...

Comunque grazie per le risposte :) Ultima domanda...per quanto riguarda lo studio, visto che ci sei dentro, come li mettono i voti? E' proprio impossibile avere medie parecchio alte, oppure basta solo impegnarsi un po' di più?

Simone ha detto...

Giulia: veramente metà del mio corso ha una media sopra al 29... se come mei sei tra quelli che hanno "solo" 27 o 28 insomma sembra che sei una pippa :)

Simone

Giulia ha detto...

Beneee! Ahahahahah xD E io che pensavo che 27 o 28 fosse altissima! Toccherà farmi un mazzo tanto, ho capito! (mesà che mi conviene tornare a fare i quiz, che di questo passo nemmeno passo l'8)

Simone ha detto...

Giulia: ecco, brava... in bocca al lupo!!!! :)

Simone

Anonimo ha detto...

se proprio va male puoi sempre tornare a fare l'ingegnere

Simone ha detto...

Anonimo: ho considerato anche quello :)

Anonimo ha detto...

Giulia, ammesso che mi leggi, ma non ci sono altri siti o amici a cui fare queste domande?

Voglio dire se ti preoccupi tu a 19 anni Simone cosa dovrebbe fare a 40 anni?

Marco ha detto...

Simone, non fasciarti la testa. Adesso pensa a festeggiare la laurea e sostenere bene l esame di ammissione. Ma non andarci già col pensiero che ti andrà male.

Giulia a mio parere, scrive domande che denotano una certa maturità, atipica di una persona che intende iscriversi alla università come un parcheggio. Trovo lecito che chieda, a chi é più avanti di lei, cosa la aspetta.

@Giulia
Io sono un poco più grande di te, sosterrò il test anche io, e mi interrogo con le stesse domande che ti poni tu

@anonimo
Simone ha maggiore età, é vero,ma é già un professionista con una sua attività, benché non lo aggrada

Simone ha detto...

Marco: hai detto cose giustissime (sia a me che a Giulia).

Io comunque mi laureo - si spera - tra qualche mese... insomma ci sono ancora altre cose da fare! :)

Simone

Dario Tobruk ha detto...

Ti consiglio anche di fare il medico nei villaggi turistici o con le colonie estive INPDAP.

Io da infermiere le ho fatte insieme ad altri medici, stupende in posti bellissimi nei mesi dell'estate.

ti danno 2000€ ma vitto e alloggio pagato in strutture, più viaggio, più...

praticamente ti pagano per farti la vacanza...e fidati i sanitari nelle strutture fanno i "signori".

E al massimo qualche sbucciatura e un attacco asmatico lieve.

Oppure opzione 2, qualche corso di medicina alternativa tipo agopuntura o osteopatia che rendono molto appettibile l'idea di uno studio privato.

Simone ha detto...

Dario: grazie! La medicina alternativa non saprei... quella dei villaggi turistici invece mi pare una buona idea. Con qualche anno di esperienza poi si può fare anche il medico di bordo!

Simone

Dama Arwen ha detto...

Arrivo in coda, in ritardissimo (ma i prox 2 mesi saranno infuocati per me ) e ho poco tempo ler le PR in rete, persino per il mio stesso blog e flickr.
Questo post mi è piaciuto molto e cmq non mi pare così "nero" come tutto il bla bla bla dela specializzazione a tutti i costi voleva far credere. (Infatti, il post precedente, anche se l'ho letto, volonrariamente NON l'ho commentato).

Nimbus ha detto...

mi sa che allora avevo male interpretato il punto 4 :P però è una descrizione che non mi torna...