07/03/14

L'ultimo semestre di medicina.

A. Schweitzer: è un botto che non aggiorna il blog.
Medicina è un corso di studi che dura - almeno - 6 anni. E questo mi sa che già lo sapevate.

Sono 6 anni divisi in 13 semestri, che al quarto anno riescono magicamente a tirare fuori un semestre in più. E ieri - per spiegare il motivo di questa introduzione - è iniziato il primo giorno dell'ultimo semestre dell'ultimo anno.

E ora sarebbe bello (?) dire che mi sembra di aver iniziato appena ieri, e che il tempo è volato. E un po' è anche così: 6 anni sembravano un percorso interminabile, ma per qualche motivo sono già qui verso la fine, e pare per certi versi irreale che il tempo sia passato così in fretta.

Però invece ci sono tanti periodi di questi sei anni che ricordo pesanti, lunghi, noiosi, faticosi... o ancora appunto non me li ricordo per niente. Diciamo che la cosa è andata a periodi. Alti e bassi, lenti e veloci. Un mix di tante cose, a volte difficili e da dimenticare (appunto) altre volte belle e cariche anche di emozioni.

Riguardo al primo giorno di università, ho scritto qualcosa a suo tempo sul blog che avevo all'epoca (ma sto trasferendo tutto anche qui, sotto il tag "I ANNO"), ma a rileggerlo viene fuori solo la confusione del momento e le grosse incertezze con cui ho iniziato: sarei arrivato alla fine? Avrei dato esami così diversi da quelli ai quali ero abituato, dopo così tanto tempo?

Insomma, tanti dubbi e domande che dovevo tenermi per me, in attesa di scoprirne la risposta.

E oggi, 6 anni dopo (ma a fare il pignolo sono 5 e mezzo) mi avvio verso l'ultimo spezzone di questo film infinito con forse altrettanti dubbi e incertezze su quello che mi aspetta dopo, una volta messi nel sacco pure gli ultimi 3 esami e raffazzonato qualche altro capitolo per la tesi.

Ricevo di continuo lettere che mi chiedono consigli, chiarimenti, spiegazioni. Persone che hanno tanti dubbi come quelli che all'inizio avevo io. E io ci provo a rispondere sempre e a dire qualcosa di per lo meno sensato... ma la verità è che non so niente di come andranno a finire le cose per me stesso medesimo, per cui pretendere di dare delle certezze a qualcun altro sarebbe francamente un po' fuori da ogni ragionevole aspettativa.

Quello che so di sicuro, è che era una cosa - questa seconda laurea, dico - era una cosa che volevo fortemente fare. C'era 'sto grillo per la testa che suonava e rompeva le palle da anni, e alla fine l'unico modo per azzittirlo davvero è stato dargli retta.

Io mi sono iscritto a medicina a 33 anni per diventare la persona che volevo diventare. Non è per i soldi o per il lavoro, o per salvare la gente o per che cazzo ne so curare i deboli e sacrificarsi per i bambini o per passare le giornate ad affettare cadaveri... insomma tutti i motivi di appeal che potrebbe avere questa professione, su di me sicuramente fanno anche un po' presa (a parte la cosa di affettare i cadaveri) ma non era quello l'obiettivo.

Quando scrivevo romanzi, una vita fa, leggevo Conan Doyle e pensavo "cazzo io sono solo scrittore (per modo di dire) e lui invece era anche medico". Vedevo mio zio dottore e mi dicevo che era l'unico della famiglia a fare un lavoro che poteva appassionarmi. Andavo sull'ambulanza e pensavo che avrei voluto fare di più ma non avevo fatto il percorso di studi giusto. Volevo un lavoro utile e significativo: un impiego che inizi la mattina, finisci la sera e - nel mezzo - hai combinato qualcosa di concreto.

Ricordo che non so se prima o dopo l'inizio ho cercato "medicina a 30 anni" su google, e invece di questo blog (che ancora non c'era, e spero che sia superfluo averlo spiegato) ho trovato Albert Schweitzer, e dopo aver letto anche la sua autobiografia mi sono detto che il dott. Schweitzer doveva essere un musone sempre incazzato e che con me non c'entrava proprio niente... ma per troppi altri versi era comunque quello il tipo di persona che volevo diventare.

Insomma: bo'?! In questi sei anni mi sono reso conto di non aver mai spiegato chiaramente perché ho lasciato la professione da ingegnere per passare a questo. Credo che - più volte - qualche lettore me l'abbia chiesto, e sempre più volte ho provato a rispondere, ma mai in maniera troppo esaustiva.

Ora ho scritto questa cosa, e mi rendo conto che non ho pienamente risposto - di nuovo - a una domanda che tra l'altro questa volta non mi era stata neanche posta, ma penso di essermici avvicinato un po' più del solito.

«Perché hai scelto medicina come seconda laurea, dopo ingegneria?»

«Perché mi ero rotto di fare l'ingegnere, e pensavo che fare il medico potesse piacermi di più».

Quest'ultima, per tagliare la testa al toro - e se la preferite - era la versione semplificata. Che forse suona anche meglio dell'altra...

Se non altro, richiede discussioni molto, molto meno logorroiche :)

Simone

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti stai per realizzare. Non molti possono dire di esserci riusciti nella vita, tu quantomeno ti sei mosso in quella direzione, e hai tutta la mia ammirazione. Poi la cosa che trovo fantastica della tua esperienza, è il fatto che hai reso partecipi della tua avventura, chiunque sapesse di te e del tuo blog ed inoltre lo hai fatto dal primo giorno. Leggendo quello che hai scritto in questi anni forse potrai cogliere anche la tua evoluzione personale. Grazie e continua così, vai avanti fino al raggiungimento dell'obiettivo.

ThereseM ha detto...

Simone ma voi c'avete una facoltà bella ingarbugliata, 13 semestri sono un casotto!!! Pensa un po' che da noi il secondo semestre del 6 anno non esiste nemmeno!
Non ti invidio, anzi per una cosa si, per la fine che è vicina, che la vedi, che anche se non sai che ne sarà di te, lei sta la, ti puoi sedere fare un respiro e dire "ci siamo".. ma è invidia di quella buona, un mix con la felicità e un po' di speranza anche per me! te lo assicuro! :)
Ciao, Therese

Anonimo ha detto...

tanti complimenti e incoraggiamenti per quest'ultimo rush finale!! deve essere bello sapere che, grazie alla tua bellissima idea di questo blog, hai così tanti fans che fanno il tifo per te e che lo faranno anche nei prossimi anni dopo che avrai raggiunto l'obiettivo laurea!!! ...hai uno zio medico allora...forse anche questo ha contribuito a farti nascere questa grande passione..!? Cecilia

Simone ha detto...

Anonimo: in effetti il blog è una parte di questa "esperienza" che piace molto anche a me. Grazie!

Therese: infatti so che da alcune parti a quest'ora praticamente hanno già finito... e un po' allora ci facciamo invidia a vicenda! :) Ciao!

Cecilia: uno zio "acquisito"... è stato uno dei tanti contributi a favore, diciamo che quando l'idea mi frullava in testa già da un po' ha contribuito a fare quel passo in più.

Simone

Andrea ha detto...

Mi aggiungo ai complimenti ma voglio chiederti: che ne sarà del blog dopo la tua laurea?

Probabilmente te l'hanno già chiesto in tanti e mi pareva di aver letto che non avevi intenzione di continuarlo, ma i post che preferisco sono quelli sui tirocini e nutro ancora la speranza che tu ci dia uno scorcio sulla tua futura vita professionale :-)

Simone ha detto...

Andrea: i post sui tirocini piacciono anche a me. Il fatto è che a scrivere un aggiornamento "standard" ci metto poco, mentre quelli prendono più tempo... insomma scriverei sempre così se non fosse più faticoso :)

Riguardo al blog, in effetti ho già detto che pensavo di chiuderlo. Magari scriverò ancora su un altro blog, magari mi prenderò una pausa... la verità è che saranno 10 anni che scrivo su internet e non so come sarà restare "zitto" e tenermi per me tutti i cavoli miei. Vedremo...

Simone

Anonimo ha detto...

...nel tuo futuro pensi di dedicarti interamente alla professione di medico o pensi che ci sarà spazio anche per una famiglia (se non c'è già)? (se è troppo personale scusa, basta che non rispondi..) Cecilia

Simone ha detto...

Ora una famiglia non c'è (anche se i miei nipotini ci si avvicinano molto) ma ne vorrei una e nel caso darei a quella la priorità rispetto alla professione.

Anonimo ha detto...

beh sei così una bella persona che sicuramente le spasimanti non ti mancheranno e potrai farti anche una famiglia tua! ...tante persone hanno l'ansia invece (una sorta di fretta tipo che se non si corre a sposarsi e fare dei figli si perde un treno)...e questo è sbagliato, ci vuole anche del tempo per costruire la propria persona e nessuno ci dovrebbe correre dietro per metterci fretta (spesso infatti è un'ansia indotta)! purtroppo lo si impara col tempo...e a volte l'ansia fa disastri..! Cecilia

Anonimo ha detto...

Auguri davvero... Anche se secondi me pecchi un pò di protagonismo. Ho un amico e collega avvocato che si è laureato anni fa in medicina ad un'etá più veneranda della tua e non ha sentito di dover fare un blog... Forse se ne fragava di riscuotere consensi e pacche sulla spalla! Soggettività. Comunque sia, auguri di cuore per il traguardo raggiunto!

Simone ha detto...

Anonimo: bo' ma anni fa c'erano i blog?! I ho un blog da 10 anni tipo non è che l'ho aperto quando ho iniziato medicina... in realtà volevo fare lo scrittore ed essere superfamoso con la gente che pagava per leggere quello che scrivevo. Proprio, esattamente, così! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Voglio dire una cosa a l'anonimo sopra, circa l'amico avvocato laureato in medicina... Trovo di una immaturità indicibile fare dei paragoni. Poi non è che chi è più vecchio ha più autorità per scrivere, questa cosa la trovo senza senso.

Anonimo ha detto...

...forse l'avvocato dalla veneranda età laureatosi poi in medicina semplicemente non è una persona orientata agli altri ma chiusa nel proprio io, e se ne fregava di condividere la sua esperienza!...perché ciò che traspare da questo blog secondo me è una volontà di condividere un'esperienza che può essere considerata coraggiosa in una società tanto rigida come la nostra in cui le persone hanno spesso una mentalità estremamente conformista e si stupiscono per qualsiasi cosa esca un po' dai loro schemi. E il successo del blog dimostra che molte persone si sentono strette in questi schemi mentali. Volontà di protagonismo o di ricevere pacche sulle spalle io non ne vedo neanche l'ombra!..se uno ce le vede mi chiedo perché stia a leggerlo e ci scriva pure! Cecilia

Simone ha detto...

Io ho sempre avuto un blog anche prima di iscrivermi a medicina, perciò mi è parso naturale parlare dell'università quando ho iniziato a maturare l'idea di iscrivermi.

Poi col tempo altri interessi sono iniziati a passare in secondo piano, e siamo arrivati al blog dedicato esclusivamente a questo... ma alla fine insomma è stato più un processo "naturale" che una scelta di aprire un blog per parlare della seconda laurea e basta.

Ovvio che magari chi non ha mai scritto e tanto meno lo ha fatto online non sentirà l'esigenza di raccontare le cose come faccio io, tutto qua... :)

Simone

Erica ha detto...

Anche io vorrei farti i miei complimenti Simone! Ti seguo sempre....hai tutta la mia stima...scusa eh ma perchè chiudere il blog una volta laureato? Ci potresti sempre raccontare delle esperienze in campo medico che comunque farai...non sarai ancora sicuro sul percorso post-laurea ma di sicuro farai qualcosa legato alla medicina...no?

Simone ha detto...

Erica: grazie!

Chiudere il blog è un'idea un po' per il semplice fatto che forse la sto tirando troppo per le lunghe e alla fine rischio di stancare. Un po' perché una volta laureato forse potrei voler tenere un po' per me quello che accadrà... e un po' (soprattutto) perché l'idea era di raccontare un percorso e un "cambiamento" dall'inizio alla fine, mentre dopo forse perderebbe un po' questo significato.

Comunque non credo che smetterò di scrivere del tutto... è un po' una cosa che mi ha preso da sempre e non mi passa... vedremo :)

Simone

Erica ha detto...

Capisco, be’ se dovessi cambiare idea sono sicura che i lettori non mancheranno…penso anche che il raccontare del “post laurea” possa essere utile e interessante, soprattutto a chi per esempio è ancora studente e vorrebbe avere le idee più chiare su quel che c’è dopo,quali sono le effettive possibilità lavorative, come funzionano per esempio le specializzazioni, cosa si fa ecc. Se posso chiedere…cosa pensi di fare? Avevi in passato accennato ad un master…