23/11/10

Oggi.

NOTA: quello che segue è il seguito di questo post.

E di quest'altro.

Questi 3 brevi racconti, e probabilmente un quarto (fantasiosamente intitolato ieri) saranno una sorta di struttura portante del libro-raccolta che vorrei fare con tutti i vari post autobiografici che ho pubblicato in questi mesi. Vedremo che ne viene fuori...


Oggi.

Questa mattina non è diversa da tante altre: sveglia prestissimo (almeno per i miei gusti) chiudo gli occhi per quello che mi pare appena un istante, ma quando li riapro l'orologio mi dice che sono improvvisamente in ritardissimo su ogni possibile tabella di marcia. Colazione di corsa, poi in bagno, mi vesto in un minuto e scappo via lasciando la casa che è il consueto disastro.

Fuori piove che pare un'alluvione biblica, e anche il traffico sembra una specie di piaga divina in chiave moderna. Arrivo all'università che la lezione è iniziata da poco. Entro in aula in punta di piedi e cercando di sembrare invisibile, poi passo a lato dei banchi e vado a sedermi tra le ultime file.

Si fanno le dieci, poi le undici. Caffé e sigaretta. Poi mezzogiorno, l'una e finalmente le due.

Il ritorno è sempre più piacevole dell'andata: sarà che c'è meno traffico, o che allontanarmi dall'università mi mette sempre di buonumore. Alla fine arrivo a casa che sono le due e mezza: il tempo di un panino, un po' di frutta e già si sono fatte le tre.

Adesso dovrei uscire di corsa senza pensare a nient'altro, ma non resisto e mi siedo alla batteria. Provo Back in black, Smells like teen spirit, e un pezzo dei Coldplay che a suonarlo è piacevole come quel coso ghiacciato che il dentista ti mette sui denti per capire quante parolacce conosci... ma me lo sta facendo studiare il maestro, e allora mi tocca. Poi faccio un po' di esercizi sui raddoppi: ta ta ta ta, tata tata tata tata, per 10 minuti, e poi basta. Ci starei anche tutto il giorno, ma devo passare in banca e se perdo ancora un po' di tempo va a finire che trovo chiuso. Poi devo andare in ufficio, per cui prendo la borsa e tutto quanto. Mi porto anche il libro di Microbiologia: come sempre finirà che non lo apro nemmeno, ma non si sa mai.

Mi pizzicano gli occhi e ho quella specie di febbre che mi sento quando ho dormito poco e vorrei tornarmene a letto, e sì: chiamarla sonno forse era più semplice. Mentre finisco di preparmi penso che sarebbe ora di sistemare quelle carte che ho sulla scrivania da un mese. Sarebbe anche il caso di fare la spesa, visto che in frigo mi restano solo surgelati e poi magari se ci riesco faccio anche un salto dai miei, così vedo i nipotini. Domani ho quella cavolo di cena fuori... e speriamo che non mi trascinino nel solito locale stracolmo di gente e casino e talmente noioso da far rimpiangere i blog degli scrittori emergenti. Se invece oggi torno presto, magari un'oretta sui libri - prima di andare a dormire - riesco anche a passarcela... vedremo.

Prima di uscire mi do una guardata allo specchio. Ho la solita trippa che sembra che c'ho la maglietta in 3d, ma meno di quella che avevo qualche anno fa. Ho l'aspetto pulito di una persona giovane che si cura decentemente, e l'aria di chi è allegro e senza troppi pensieri dai quali farsi angustiare.

Ed è quasi una sorpresa quando mi rendo conto che mi piace: mi piace essere la persona che sono. Non avrò grossi meriti, non avrò grosse capacità, ma sto cercando di far fruttare le possibilità che ho avuto. In questo momento, non ho rimpianti.

Non mi sentivo allo stesso modo qualche anno fa. Certe cose, certi momenti e addirittura certi libri che ho scritto... anche il blog, il lavoro e i rapporti con alcune persone, il modo in cui vivevo col desiderio bruciante di cambiare ma senza il coraggio di farlo. A ripensarci mi sembra tutto annebbiato, stanco, confuso... come i ricordi che ti restano di quando hai avuto la febbre e stavi male. Come se avessi avuto chissà che strana malattia, che rendeva tutto difficile, complesso e spaventoso.

Non so che cosa avessi realmente, e che cosa mi stesse accadendo. So solo che, adesso, mi sento come se fossi guarito.

Adesso mi sento bene.

Simone

E aspetto ancora i vostri consigli per l'elenco dei migliori ebook gratuiti!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti

Anonimo ha detto...

ciao Simone! mi sono molto piaciute le tue parole: "Non mi sentivo allo stesso modo qualche anno fa. Certe cose, certi momenti e addirittura certi libri che ho scritto... anche il blog, il lavoro e i rapporti con alcune persone, il modo in cui vivevo col desiderio bruciante di cambiare ma senza il coraggio di farlo. A ripensarci mi sembra tutto annebbiato, stanco, confuso... come i ricordi che ti restano di quando hai avuto la febbre e stavi male. Come se avessi avuto chissà che strana malattia, che rendeva tutto difficile, complesso e spaventoso.

Non so che cosa avessi realmente, e che cosa mi stesse accadendo. So solo che, adesso, mi sento come se fossi guarito."

FORSE perchè certi giorni anche io mi sento malata senza esserlo, affetta da uno strano senso di impotenza e debolezza spirituale. Spero ti provare quello che stai profando TU ora, sentirmi realizzata!
Sono una quasi tecnica di laboratorio biomedico e di esami di microbiologia ne ho ben 3 da sopportare più tantisssime ore di laboratorio in microbiologia. Forse ti risulta difficile studiare questa materia anche perchè probabilmente non avrai avuto modo di fare l'esperienza diretta della diagnosi di laboratorio e quindi dell'identificazione del patogeno ( che secondo me è fondamentale per studiare microbiologia). Tu però pensa a questa cosa molto importante, studi medicina... l'obiettivo del medico è : combattere le malattie e promuovere il benessere della persone. Quindi per ora, essendo tu "solo" al 3 anno avrai avuto poco rapporto diretto con la MALATTIA, anche a livello di studio... ecco i BATTERI, i miceti, i protozi , i virus ecc...sono i primi nemici con i quali ti devi confrontare. Sai cosa si dice " conosci i tuoi nemici" :)
impegnati subito per questo esame, così te ne liberi!

in bocca al lupo! anche io voglio provare a iscrivermi a medicina appena averò finito questo percorso, sperando di riuscire anche a lavorare per i primi anni.
spesso mi sento stupida per non aver superato il test di medicina, ma poi conoscendo molti "futuri medici" ho capito che no, non conta nulla quel test! Ora cerco di vivere il PRESENTE, mi impongo di non fantasticare troppo sul futuro , perchè ho la fortuna di essere davvero giovanissima e voglio vivere con serenità questi anni, anche se spesso l'idea che potrei finire a fare una professione che nn mi realizza pienamente mi fa soffocare... però insomma NON è MAI TROPPO TARDI PER AVERE UN VITA FELICE!

buona serata!!!! divertiti E POI DORMI! :)

Mr. Lunastorta ha detto...

Mi fa davvero piacere leggere questi tuoi post!
;-)

Simone ha detto...

Anonimo 1: grazie!

Anonimo 2: infatti non è mai tardi... e in bocca al lupo per quello che stai facendo e per i tuoi progetti!

Mr.Lunastorta: e a me fanno piacere i tuoi commenti! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Terrific work! This is the type of information that should be shared around the web. Shame on the search engines for not positioning this post higher!

Anonimo ha detto...

Great site. A lot of useful information here. I’m sending it to some friends!