09/02/11

Seconda laurea in medicina: Patologia e suggestioni varie.

Sto studiando Patologia barra Fisiopatologia Generale già da un po'.

Patologia è un esame troppo vasto e frammentario per sperare di sapere tutto e ricordarsi ogni cosa. Soltanto il mio libro (e quello che ho scelto io è uno tra i più piccoli) supera le 1700 pagine, e in più ci saranno una cinquantina di file contenenti dispense e appunti di tre professori diversi.

Alla fine io mi metto lì, studio un'intera giornata (con tutte le interruzioni e distrazioni del caso) e all'una di notte passata magari chiudo il libro che sto solo un tantinellino più avanti del giorno prima, e mi pare che non finirò mai nemmeno di dare una prima lettura.

Come se non bastasse, a forza di leggere per ore di malattie, deformità, mutazioni sballate e altre cose del genere, sentendomi letteralmente affogare in un oceano di disturbi e patologie che solo a leggere i nomi ti metti paura, succede anche che la notte mi sogno ospedali, anziani, e persone malate di cose terribili e inguaribili.

Che da un certo punto di vista non è il massimo non dormire bene perché hai studiato troppo una cosa tutto sommato deprimente (cioè, 2000 pagine di MALATTIE) ma io ci trovo anche un punto di vista positivo. Ai tempi in cui studiavo Ingegneria (ormai mi pare una vita e mezzo fa), di quello che imparavo non m'importava assolutamente nulla. Facevo i miei integrali doppi e le mie equazioni differenziali perché mi toccava farlo, e poi quando chiudevo il libro era chiuso e tutto quel mondo di strutture e numeri poteva anche sparire per sempre.

E certo che è anche normale: non è che pilastri, canali di scolo o circuiti elettrici siano queste cose eccitanti o che stimolano l'immaginazione. Su medici e malati invece avranno fatto 100 mila film e serie televisive, per cui si vede che un po' tutti sono più colpiti da certi argomenti piuttosto che da altri. Ma ciò non toglie che dover apprendere una materia in grado di suggestionarmi a questo modo non mi era mai successo, ed è una cosa che mi ha fatto riflettere.

Cioè, alle volte quando sto lì a sottolineare e rileggere, con lo stereo bassissimo che suona in un angolo e la TV accesa nell'altra stanza per farmi un po' compagnia, mi sembra che studiare non sia tutto questo gran sacrificio.

Si direbbe quasi, addirittura, che mi piaccia.

Simone

10 commenti:

paroleperaria ha detto...

Hai scritto quello che pensavo anche io quando studiavo materie come fisiologia, anatomia, biochimica e - soprattutto - farmacologia... A me la laurea (in biologia) non è servita a niente, però quanto mi è piaciuto studiare alcune materie! :)

Temistocle Gravina ha detto...

Una volta studiavo anch'io con lo stereo acceso (ma non la tele) e solo con musica strumentale o con testi non in italiano, perché altrimenti mi sarei distratto andando appresso alle parole. Adesso invece difficilmente riesco a concentrarmi se non c'è silenzio quasi assoluto. Quanto allo studio più consapevole penso sia una cosa ottima, che da non solo gli incubi e le paure di cui parli, ma anche una motivazione in più. Tu stesso concludi dicendo che "Si direbbe quasi, addirittura, che mi piaccia".
Temistocle

Simone ha detto...

Fra: spero che non venissero gli incubi pure a te però! ^^

Tim: credo che a Roma sia impossibile avere silenzio "assoluto", o anche molto relativo, anche solo per il traffico che sotto casa non si ferma mai. Per cui preferisco fare "casino" per conto mio che farmi distrarre dai rumori degli altri... non so sarò matto credo ^^.

Simone

paroleperaria ha detto...

devo concordare con te che patologia si prestava ad incubi vari, ma, soprattutto, ricordo ancora qualche fotografia del libro di microbiologia, che mi fa venire gli incubi dopo 20 anni!!

Anonimo ha detto...

..Aiuto!!!
..Un altro medico ipocondriaco!!!
Non è che mi svieni di fronte ad un prelievo?...vabbè...vorrei suggerirti un secondo aspetto positivo:questi "patologici"incubi notturni possono tornarti utili per ripassare la lezione..dormendo!
ps: non sono così coraggiosa..
io svengo! ;)
gresy

Simone ha detto...

Fra: hmm... la parte di embriologia immagino! Io l'ho rimossa!

Gresy: be', io sono il contrario di coraggioso, ma finora ho "retto" un po' a tutto... anche se magari qualche volta c'è mancato poco ^^. Per ora mi manca solo di entrare in sala operatoria, al limite poi secondo me svieni le prime 5-6 volte e poi ti passa... e comunque non voglio fare il chirurgo.

Simone

Ariano Geta ha detto...

Ecco perchè non potrei mai studiare medicina: sono talmente suggestionabile che lo studio non mi peserebbe, ma mi peserebbero le varie patologie che all'improvviso mi sentirei addosso...

Simone ha detto...

Ariano: per pensare di avere qualcosa basta cercare "mal di testa" o qualsiasi sintomo generico su Internet e subito viene fuori che hai qualche morbo mortale... non serve studiare medicina ^^.

Simone

Anonimo ha detto...

cavolo che noia la parte di patologia generale però... io ho fato l'esame settimane fa. Da me patologia generale è un esame diviso da fisiopatologia che inizierò solo a marzo..e penso sarà più interessante e magari anche più angosciante. Aspetta di dove fare anatomopatologia allora..
io ho studiato anatomiapatologica per un esamino ( faccio una triennale non medicina) e non riuscivo davvero a dormire la notte ripensando ai nomi degli strumenti utilizzati durante le autopsie :(
cmq studiare è BELLO.... cioè che certe volte rende noioso o odioso lo studio è il POCO TEMPO. ...io poi anche quando ne ho tanto lo SPRECO...per cui... però se avessi 20000 ore di libertà studierei con tantissimo piacere in più! mi basterebbe fare 5 pagine al giorno invece che 100 come adesso... mi servirebbe una stanza del tempo sospeso.

buona fortuna con i tuoi studi! un giorno anche io farò MEDICINA! e per allora spero di maturare una migliore gestione del tempo e della mia vita in generale...

Simone ha detto...

Anonimo: io la differenza tra patologia e fisiopatologia ancora non l'ho proprio capita. Facciamo tutto insieme ma non è che le parti sono distinte e viene tutto un minestrone.

In bocca al lupo per il futuro allora!

Simone