07/05/13

Seconda laurea in medicina: reparto, ambulatorio e i prossimi esami.

L'ambulatorio è tipo un ospedale, ma senza niente dentro.
Siamo a Maggio inoltrato, e se per fortuna le lezioni stanno quasi per concludersi è anche vero che - purtroppo - la sessione di esami è sempre più vicina.

Ho iniziato a farmi i conti su come suddividere le varie materie nei diversi appelli, e alla fine la scelta migliore mi pare la seguente:

- Ortopedia e Neurologia a inizio giugno.

- Organi di senso a luglio.

- Psichiatria a fine luglio (il 25!)

- Dermatologia a settembre, con buona pace delle vacanze estive.

Non mi piace tanto l'idea di dover fare due esami attaccati subito subito, per poi lasciarmene altri due al terzo appello col rischio che se vanno male posso ridarli solo a settembre... ma con cinque materie da dare non mi pare ci siano altre soluzioni.

La speranza è di togliermi comunque e nella peggiore delle ipotesi almeno 3 esami tra qui e settembre, e poi recuperare qualcosa all'inizio del sesto anno sperando magari in qualche appello straordinario... che purtroppo però in genere i miei professori non sono molto propensi a concedere.

Intanto ho già finito una prima lettura di Neurologia, e sto piuttosto avanti con Ortopedia. Sono due materie tutto sommato relativamente semplici, con molte parti del programma "riprese" da esami passati oppure piuttosto intuitive. Il problema è che sia per queste due materie che per organi di senso c'è molta Anatomia da rivedere, e anche se poi nella pratica ho qualche dubbio che servano davvero delle conoscenze anatomiche così approfondite sono cose che all'esame vengono chieste, e toccherebbe saperle.

Uso il condizionale perché per fare i vari esami di Anatomia ho impiegato una quantità di tempo mostruosa, e l'idea di riuscire a rivedere tutto per poi ricordarlo come si deve è a dir poco utopica... e specialmente per quanto riguarda la parte di Neuro-anatomia che - almeno per quanto mi riguarda - è davvero, davvero difficile.

Ma insomma io vado avanti a studiare e poi si vedrà, incrociamo le dita.

Continuo poi come sempre a frequentare il reparto. E adesso c'è una novità: il professore con cui frequento il reparto ha iniziato a fare dei turni nell'ambulatorio annesso al pronto soccorso, dove vengono visitati i pazenti meno gravi.

L'idea è quella di una sorta di medicina di base indirizzata a chi si rivolge al pronto soccorso con un problema che - almeno in apparenza - non richiede un intervento di urgenza. E se per uno specialista o per un medico navigato questo tipo di pazienti possono non essere così interessanti, trovo che al contrario per uno studente sia un ottimo modo per vedere patologie molto comuni ma che, per la sempre maggior specializzazione del personale medico, non è detto che durante il corso di studi capiti di affrontare.

Insomma mi è capitato di vedere persone con una faringite, un semplice sfogo cutaneo o un mal di testa. E se per l'appunto si tratta di patologie tutto sommato di semplice gestione, trovo che per uno nella mia situazione si tratti di una palestra incredibilmente utile.

Ora non so quanto spesso mi capiterà di tornare in questi ambulatori nel corso dei prossimi mesi, ma spero che diventi una consuetudine abbastanza frequente.

Simone

5 commenti:

Lettore affezionato ha detto...

Se non inizio io con il classico in bocca al lupo, non arrivano mai altri altri commenti

Lettore affezionato

Simone ha detto...

Ahah! Il blog ha tantissimi accessi (anche piu di 300 al giorno) per cui sono convinto che ci siano tanti lettori anche se magari in post come questo dove non c'è molto da dire non si sentono di lasciare un commento.

Comunque crepi il lupo, e grazie di cuore! :)

Simone

Dario Tobruk ha detto...

Se non sbaglio in Toscana o in Emilia avevano creato dei protocolli per farli gestire dagli infermieri i codici bianchi e verdi: i See & threat...

Probabilmente farai Toradol IM a fiumi!

in genere la maggior parte dei codici verdi viene risolta così.

Simone ha detto...

Qui da noi credo che il medico ci sia sempre. E devo dire che 1 Toradol o qualcosa di simile è stato dato ma solo a un paziente su una dozzina che abbiamo visto... però non ho dubbi che in altri posti succeda quello che dici tu.

Forse il medico che seguo è un po' meglio di altri e i pazienti li guarda un po' di più, non lo so :)

Simone

valerio ha detto...

oddio...spero proprio che non sia poi così diffuso per risolvere le situazioni nei ps l'uso di un farmaco (appunto il ketorolac, toradol per gli amici) che ormai ha solo due indicazioni terapeutiche (di cui una per di più è il dolore post chirurgico) altrimenti sarebbe l'ennesimo uso discutibile (e illegale) della farmacologia