08/10/13

La noiosa verità.

"Oddio, il professore sta rispiegando le MEN!"
Se facciamo una statistica delle specializzazioni maggiormente scelte dagli studenti che ho incontrato io (non conosco i dati "ufficiali", se mai ce ne dovessero essere) al primo posto ricade con assolutissima certezza Pediatria.

Subito dopo abbiamo Cardiologia, poi un po' tutte le cliniche (Dermatologia, Neurologia eccetera) che stanno - diciamo - a pari merito per numero di preferenze, e tolte queste gli sudenti iniziano a distribuirsi in maniera un po' più omogenea tra le altre specializzazioni rimanenti.

Questo discorso - però - non lo sto tirando fuori per fare un elenco dei reparti più richiesti o delle scuole più ambite, ma per lanciarmi piuttosto in una semplice riflessione:

Pediatria è la scuola di specializzazione più richiesta del mondo. O almeno dell'Italia, diciamo. Metà degli studenti, quando vanno a tentare il test di ammissione a Medicina, si vedono e sognano e ambiscono a fare il pediatra.

Ebbene: io ho iniziato proprio oggi a studiare Pediatria. E la trovo di una noia mortale.

E vabbe': io a Pediatria non entrerei mai, e così pare un po' quella storia della volpe che dice cornuto all'uva, vero?

Però, credeteci o meno, io trovo noiose le lezioni, tutte monotone e ripetitive in quell'aula con l'acustica letale dove per capire cosa stanno dicendo i professori ci vorrebbero gli strumenti di spionaggio audio della CIA.

Noiosi gli argomenti, che riprendono cose già viste e ripetute infinite volte per riproporle in una mnemonica versione pediatrica nella quale a ogni età e peso e altezza corrispondono diversi approcci, dosaggi, poppate e mille altre cose diversamente noiose.

Noioso il libro. Un mattone che pesa 5 Kg fatto da testo nero su bianco senza mezza immagine, foto, grafico o disegno che fosse uno. Che poi, anzi, non è vero: un grafico solo, in 500 pagine, a dire la verità c'è... ma vi giuro che è noioso pure quello.

E insomma, dopo 6 anni di medicina ho capito questo: almeno metà dei dottori sono affascinati da cose noiose, mnemoniche e ripetitive. L'aspirante medico medio si visualizza - nel futuro - come un sonnolento tizio in camice bianco che ripete a memoria tabelle, date, formulette, dosaggi e indicazioni del caso.

C'è questa idea generale del dottore serio e musone e che nel contempo però vuole tanto bene ai bambini e anzi vuole toccare solo quelli, perché poi il resto gli fa tutto schifo.

Ma le cose stanno così? È davvero questa la reale, noiosa, verità?

Se lo chiedete a me, io sono - o mi sento, diciamo - all'estremo opposto di questa descrizione.

Intanto l'esame di pediatria non lo farei proprio, che tanto ci sono 5000 aspiranti pediatri pronti a colmare le lacune eventualmente lasciate da me all'interno del sistema sanitario.

Poi ho sempre detto - dal primo anno - che le cose che mi facevano imparare a memoria non mi sarebbero servite a nulla, e infatti eccomi qui - al sesto - che le ho tutte prontamente dimenticate da tempo, e libri come quello di Biochimica è come se non li avessi mai aperti.

Ancora: se vedo un bambino che sta male, a me mi prende l'angoscia e mi sento infelicissimo. Possibile - e scusate se sarò brutale - ma ripeto è possibile che metà dei dottori ambiscano proprio alla specializzazione dove vedi i bambini morire? A me, personalmente, i bambini piacciono e mi rendono felice... ma soprattutto quando stanno bene.

Dopo 5 anni e un mesetto scarso di università, insomma, inizio a capire che ci sono più modi di fare il medico, più modi di approcciarsi ai pazienti e più modi di vivere lo studio della Medicina.

E inizio anche a domandarmi per forza di cose se sia migliore o peggiore il mio. Se un domani il mio atteggiamento mi darà problemi, o se al contrario sentirmi spesso un po' distante dalla mentalità di tanti colleghi studenti non sia anche un qualcosa di positivo.

Non lo so. Bo'?! In fondo, era solo una riflessione... sperando di non aver annoiato anche voi.

Simone

35 commenti:

Alessandro ha detto...

Non no, hai perfettamente ragione! io penso che ai medici non interessi una benemerita cippa dei bambini ma del fatto che i genitori, davanti alla malattia del figlio, sono disposti a vendere (giustamente) anche la casa (il cui primo acquirente sarà proprio il pediatra..)

Simone ha detto...

Oddio, ora non sarei così estremista! Per me pensano: mi piacciono i bambini -> voglio fare il pediatra. Se vuoi fare tanti soldi ci sono altri campi, secondo me.

Alessandro ha detto...

Mah..diciamo che la tua considerazione potrebbe avere un senso per la ginecologia..hihihi

Giuseppe ha detto...

Sono entrato nell'area commenti con l'intenzione di scrivere ciò che ha scritto Alessandro ... anche io credo che le cose stiano davvero in questi termini. La stragrande maggioranza delle persone che conosco che hanno studiato o studiano medicina lo hanno fatto o per seguire le orme dei genitori o per la prospettiva di lauti guadagni. E sicuramente pediatria è una di quelle specializzazioni che ti consente di arricchiarti perché, come ha giustamente osservato Alessandro, se un bimbo sta male i genitori si vendono la casa senza considerare le catene di solidarietà di nonni, zii, parenti, amici etc...etc... Credo che il successo di pediatria sia da ricercarsi in questa motivazione

Nimbus ha detto...

Concordo con quanto scritto prima, pediatria è vista bene principalmente da gente che vuole arricchirsi sui bimbi.

Dal mio canto, non me la sentirei di essere responsabile della salute di un bimbo, è un po' troppo. Per altri motivi scarterei geriatria, psichiatria, neurologia.

Le più interessanti mi sembrano medicina interna e anestesia, che ti danno una formazione a 360°, ortopedia (questioni personali), dermatologia (ok, qui c'entrano i soldi), urologia (dovrebbe essere interessante per ogni uomo). Inizio a pensare che anche radiologia potrebbe essere interessante, soprattutto con un approccio ingegneristico.

Anonimo ha detto...

Penso che chi scrive che pediatria significhi professione di lucro non abbia mai frequentato un reparto di pediatria. Sicuramente, anche nei reparti di pediatria o in ambulatori privati ci sono persone che pensano più allo stipendio che al benessere dei piccoli pazienti. Tuttavia, molti sono guidati da una sincera passione, e molti altri dall'idea che, come ha detto Simone, i bambini sono adorabili. Di fronte a una leucemia, a un neuroblastoma e alla sofferenza che le famiglie provano, ci sono poche persone ciniche che ci speculano sopra. Sorprende che questo sia il pensiero di qualcuno, come Nimbus, che voglia intraprendere la carriera medica. Forse, piuttosto che vantarsi di frequentare il secondo anno di medicina e scrivere frasi offensive verso gli aspiranti pediatri, Nimbus dovrebbe riflettere prima.

Anonimo ha detto...

Sono sempre citate le persone che sbagliano ( pediatri che si arricchiscono). Purtroppo, i giornali non riportano i grandi numeri di professionisti che danno anima e corpo ai bimbi.
Ci sono anche pediatri che spendono di tasca loro per comprare farmaci a piccoli pazienti di famiglie indigenti.

Anonimo ha detto...

Anche io trovo, come dice Simone, trovo difficile relazionarmi con pazienti pediatrici.
Tuttavia, nessuno che conosca ha intrapreso la carriera pediatrica per motivi di lucro. Credo che le frasi di Alessandro, Giuseppe e Nimbus siano altamente lesive di pediatri e aspiranti pediatri, oltre che dettate da ignoranza e superficialità.
Molti pediatri lavorano 12 ore al giorno, penso ai reparti oncologici. Una non trascurabile percentuale di pediatri che conosco hanno divorziato più di una volta perchè la loro vita era l'ospedale. E stavano in ospedale per curare, non per guadagnare.
Poi ci sono certamente, squali cinici che aspirano solo a guadagnare. Fortunatamente, non sono la maggioranza.
Come dice giustamente Simone, a cui rivolgo i complimenti per il suo blog e il modo di cui parla dei vari argomenti, se ti vuoi arricchire ci sono professioni ben più remunerative, come nel settore finanziario. Non ti iscrivi a medicina e poi a pediatria se il tuo obiettivo è il guadagno.
Per informazione di Nimbus, che si appresta a diventare medico, anestesia e radiologia sono molto più remunerate e richieste. Nimbus, anche nel tuo blog, cerca di essere più umile (ingegneria è la facoltà più difficile, per esempio. Potrei dirti che Fisica o Matematica sono molto più complesse, perchè ci sono teoremi e campi di cui un ingegnere può fare benissimo a meno. Al proposito vedi il post di Simone su Ingegneria e Medicina, giusto per avere la conferma di quanto dico da un altro ingegnere come te) e pensare prima di scrivere idiozie e offese ai pediatri.
Alessandro, Giuseppe, mi dispiace davvero che anche voi la pensiate così. Forse, per esperienze personali vi siete imbattuti in pediatri cinici e attenti al denaro. Mi dispiace ma sono tutti così.
Naturalmente, ognuno è libero di pensarla come vuole. Il mondo è bello perchè è (a)vari(at)o.

Anonimo ha detto...

Errata corrige del precedente post alla penultima riga: mi dispiace ma NON sono tutti così.

Nimbus ha detto...

Caro anonimo,
La maggior parte degli studenti e specializzandi con cui ho parlato sono focalizzati sui futuri guadagni. È bello vedere che ci sono anche persone guidate da grande passione, proprio come te, cosa che non ho mai escluso!
Passando a ciò che mi attribuisci, non ho mai detto di frequentare il secondo anno, magari :) meno che mai me ne vanterei, non vedo cosa ci sia di così eccezionale nello status di studente. Forse dovresti leggere meglio ed avere il dente meno avvelenato.
Nella mia esperienza ci sono medici bravi, ma il pensiero alla moneta sonante l'hanno tutti, o quasi, d'altronde prima di tutto è un lavoro. Se poi vuoi negare pure questo, si vede che abbiamo esperienze diverse (la tua ovviamente più ampia e legata al reale stato delle cose).
Per concludere, la "carriera medica" non è il mio interesse primario, è più una questione di conoscenza e cultura, ma è la mia idea e non pretendo che tu la capisca o condivida.
Un abbraccio,
Nimbus

Simone ha detto...

Me ne vado 5 minuti e trovo tutti questi commenti... fantastico! :)

Però, insomma, mi pare chiaro che ognuno ha le proprie idee però cerchiamo di restare su dei toni "amichevoli".

Io penso che molti pediatri o futuri o aspiranti tali si immaginano a lavorare in ospedale. E in ospedale lo stipendio è sempre quello, qualsiasi specializzazione uno scelga.

D'altro canto c'è una quota di studenti che pensano al lavoro in privato, studi, cliniche, carriera universitaria e alle strade per guadagnare il più possibile... ma questo avviene in ogni settore e in ogni professione, secondo me.

Io a 20 anni ho scelto il mio futuro in maniera superficiale, e penso che per molti 20 enni accada oggi la stessa cosa. Io eccola vedo più così che una ricerca di soldi e successo.

Comunque a me Nimbus sta simpatico, eh! Mi state simpatici tutti :)

Simone

Nimbus ha detto...

Grazie Simone ;) D'altronde siamo qua a scambiare opinioni, è normale non trovarsi sempre in accordo. Altrimenti ognuno parlerebbe con sè stesso e ci sarebbero più psichiatri che pediatri ;)

Anonimo ha detto...

Caro Simone,

mi sarebbe piaciuto rimanere su toni 'amichevoli'. Purtroppo, ho dovuto reagire in maniera forte e decisa a frasi come 'ai medici non interessi una beneamata cippa dei bambini ma del fatto che i genitori, davanti alla malattia del figlio, sono disposti a vendere anche la casa' !! Frasi piuttosto gravi e offensive della categoria, sottoscritte e ribadite da altri, tra cui anche gente che studia medicina ma forse non ha mai frequentato un vero reparto di pediatria per un intera settimana e parlato con gente che guadagna lo stesso stipendio di un cardiologo, di un neurologo o di un endocrinologo. La medicina privata pediatrica esiste ma i pediatri non sono mediamente più ricchi di qualunque altro medico.
Ribadisco che le frasi di Alessandro, Giuseppe e Nimbus siano a mio giudizio dettate da ignoranza e superficialità, ma soprattutto ritengo che il loro errore maggiore è aver anche espresso in maniera così volgare il proprio pensiero (vendere la casa al pediatra? non interessi una beneamata cippa? arricchirsi sui bimbi?) Ma insomma stiamo scherzando?
Nimbus, non ho il dente avvelenato. E della tua vita ne puoi fare quello che vuoi. Soltanto modera il tuo linguaggio. Perchè nessuno dei pediatri che conosco vuole arricchirsi sui bimbi.

Anonimo ha detto...

E proprio perchè ci scambiamo opinioni, se la discussione deve rimanere su toni amichevoli e civili è importante moderare le parole e sceglierle in maniera accurata. Spesso lo stesso concetto, pur rimanendo falso, può essere almeno espresso in una forma non così offensiva.

Simone ha detto...

Certo. Ma tu sei un pediatra o frequenti tali reparti? Se vuoi dirci cosa fai e magari usare un nickname invece del completo anonimato sarebbe meglio: forse qualcuno se la prende o fatica a darti ragione perché in rete chi critica o fa polemiche anonimamente è spesso un cosiddetto "Troll". Cioè nessuno sa chi sei (potresti aver commentato in passatp con toni diversi, oppure no) e c'è la possibilità che tu non sia realmente indignato ma ti diverta a prenderci in giro. Per ovviare a questo, come dicevo, teniamo tutti bassi i toni e i Troll presto si annoieranno :)

Anonimo ha detto...

Caro Simone,

sono un medico. Chiedo scusa per non aver prestato attenzione a usare il mio nome o un nickname, ma ero molto indignato per il tono di alcuni commenti. Non credo comunque di aver preso in giro nessuno.
Mirco

Giuseppe ha detto...

Lungi da me generalizzare, infatti non ho mai detto che tutti coloro che aspirino a diventare pediatri siano avidi di denaro. Ho detto che per buona parte di loro è così ... parlo per esperienza molto pratica avendo due nipotine di 4 e 2 anni ... Nei primi anni di vita del bambino, purtroppo, si corre dal pediatra "specialista" non quello di "base" per ogni minima cosa ... ed il pediatra ovviamente non scoraggia nessuna mamma dicendo che il bimbo non ha niente, ma ha tanto di consigli per ogni pippa mentale al costo di 200/300 euro l'uno esentasse ... Io credo che questo sia il motivo principale per il quale molti (ma non tutti) aspiranti pediatri concentrano la loro attenzione verso quella specializzazione. Detto questo esistono tantissimi altri che fanno il loro lavoro con spirito di abnegazione , guadagnando quanto è giusto che guadagnino, e magari dedicano del tempo a far visite ai bimbi negli orfanotrofi o nei campi rom (tanto per fare qualche esempio) ...

Nimbus ha detto...

Mirco carissimo, i commenti non erano diretti a te, quindi perché prendersela? Suvvia, non c'è motivo di essere così accalorati. Avremmo potuto dire lo stesso dei ginecologi o di tanti altri professionisti di aree non mediche, sii tollerante e perdona la nostra ignoranza =)

Simone ha detto...

Ok Mirco, grazie per aver chiarito e lasciato il tuo nome! :)

Gli studenti di medicina che conosco sono in genere molto idealisti... forse fanno finta? Io non credo, ma forse con l'età si cambia?

Simone

Nimbus ha detto...

E poi non mi sembra di leggere generalizzaziono, semplicemente ci siamo basati sulle nostre esperienze e tu sulle tue. Non tutti i medici sono attaccati ai soldi, ma ciò non vuol dire che qualcuno non lo sia. O magari mi sbaglio =)

Nimbus ha detto...

Gli studenti idealisti? Wow. Fatti un giro sui forum e poi ne riparliamo =)
Secondo me è scorrelato dall'età, è dipendente dalla persona, dalla sua esperienza pre e post universitaria, dall'ambiente in cui si è cresciuti... Insomma, è complesso.

Valerio ha detto...

Per quel che ho visto io è vero che molti studiano medicina per tradizione familiare o, soprattutto, perchè pensano (a volte hanno ragione altre no) che gli garantirã ottimi ritorni a livello economico e sociale, ma dire che molti scelgono pediatria perchè pensano che si guadagni di più mi sembra assurdo concettualmente e anche sbagliato tecnicamente (oltretutto parecchi faranno i pediatri di libera scelta che certo non muoiono di fame, ma essendo dei mutualisti certo non possono troppo speculare); noltre poichè il paziente è limitatamente se non affatto collaborativo e comunicativo in genere le visite sono lunghe (specialmente per casi complessi mentre i non complessi vanno gratis dal plb), e per un professionista che guadagna in rapporto al suo tempo ciò non è bene, quindi al limite mi vengono in mente tante altre specializzazioni dove fai entrare, dai un'occhiata alla tac o alle analisi, un minimo di scena (e manco sempre...), prescrizione barrando le caselle di un prestampato e sono 200 (o magari 300) euro, grazie.

Anonimo ha detto...

e psichiatria come ti è sembrata?

Simone ha detto...

Psichiatria era del quinto e l'ho fatta a settembre. Non me l'aspettavo ma alla fine è stata interessante, se non altro ci sono molte patologie dove un bravo medico può essere di aiuto.

Dama Arwen ha detto...

Quando dici Dopo 5 anni e un mesetto scarso di università, insomma, inizio a capire che ci sono più modi di fare il medico, più modi di approcciarsi ai pazienti e più modi di vivere lo studio della Medicina.

E inizio anche a domandarmi per forza di cose se sia migliore o peggiore il mio. Se un domani il mio atteggiamento mi darà problemi, o se al contrario sentirmi spesso un po' distante dalla mentalità di tanti colleghi studenti non sia anche un qualcosa di positivo.


Beh, lo avevo già capito dal tuo post sulla laurea.
E ti ripeto: meglio così! (A parte l'alto numero di aspiranti a una stessa specializzazione).

A oguno la sua materia, lavoro, specializzazione. Così il cerchio sarà cmq completo ma nessun ambito medico resterà scoperto.
Magari un pediatra ama lo stesso i bambini e proprio xké vederli sani lo rende felice fa di tutto per curarli.

(io invece, che sono contraria alla riproduzione umana è una cosa che non capisco… ma per motivi ovviamente diversi, mica perché penso che devi lasciarli morire, eh… anzi).

Simone ha detto...

Quale post sulla laurea?!

Certo, molti pediatri sono felici di guarire i bambini, anche secondo me.

Che eri un po' contraria al genere umano in generale pure io l'avevo capito da un po' :)

Simone

Nimbus ha detto...

La perla della volpe che dice cornuto all'uva l'ho apprezzata solo adesso

Simone ha detto...

Eh, i miei post hanno sempre molteplici livelli di lettura. E se trovi quelli giusti, alle volte, viene addirittura fuori un senso compiuto! :)

Simone

Nina ha detto...

ciao simone e ciao a tutti gli altri. Sono Nina, una ragazza iscritta al secondo anno di medicina. Ancona di strada ne devo fare molta, ma mi sono sentita comunque di esprimere la mia opinione. In particolare mi ha molto incuriosito questo post perché io mi sono iscritta a medicina perché ho sempre voluto fare la pediatra. innanzitutto Parto col dire che prima di pensare a pediatria io voglio fare il medico indipendentemente dalla futura specializzazione. Banalmente ho sempre pensato a pediatria perché mi piacciono i bambini, ma ci sono anche altre strade che mi interessano. Magari arriverò all'ultimo anno per capire che pediatria mi fa schifo, chissà! Del resto neanche la facoltà di medicina in se me la immaginavo così quando mi sono iscritta. Funziona sempre così: fino a quando non lo provi sulla tua pelle non lo puoi capire!
Per quanto riguarda i pediatri, io ne conosco di tutti i generi: dallo schifoso egoista che farebbe di tutto per spillare i soldi ai genitori delle povere creature malate a quello che sembra davvero un angelo caduto dal cielo tanto è disponibile. Molti fanno medicina per i soldi, ma molti altri no.. ed è conoscere medici "speciali" che mi fa capire perché ancora voglio continuare così. Io vengo da un piccolo paesino e ho notato che diversi miei compaesani vogliono intraprendere questa strada più per il successo ed il riconoscimento sociale che per i soldi. Voi che ne pensate?

Simone ha detto...

Ciao Nina!

Sicuramente con gli anni conoscerai meglio la medicina e capirai bene i vari meccanismi e cosa ti interessa maggiormente... e magari sarà sempre pediatria :)

Tanti aspiranti dottori cercano una carriera importante e un bel lavoro. Tanti altri vogliono davvero aiutare le persone. Poi la verità è che credo che con gli anni e con la maturità ci siano tante sfumature e si trovino tante vie di mezzo. Volere un buon lavoro ben retribuito e allo stesso tempo fare qualcosa di utile e aiutare i propri pazienti credo sia un obiettivo più maturo: cioè puntare a qualcosa per sé stessi ma allo stesso tempo non trascurare le esigenze dei pazienti. Ecco, penso che alla fine un bravo medico possa ragionare così.

In bocca al lupo!

Simone

Giuseppe ha detto...

X Nimbus.

Perdonatemi l'off topic ... Ciao Nimbus, ma per noi utenti "anonimi" non è possibile commentare il tuo blog? Ieri sera ci ho provato senza successo.

Buon fine settimana a tutti

Nimbus ha detto...

Ciao Giuseppe,
Veramente c'è un ragazzo che si è sempre firmato "anonimo" che commentava... Adesso mi fai venire il dubbio che sia il suo nick!
I Blogger e g+ possono commentare di sicuro, magari prova così =) nei prossimi giorni provo a sbloccarlo, per ora sono a letto con la febbre e non mi va di capire come fare.
Simone, scusa l'invasione ;)

Simone ha detto...

Fate pure :)

Simone

Giada ha detto...

Bellissimo post.

Ho una domanda da ignorante in materia quale sono: come può una malattia apparentemente "semplice" come il diabete causare effetti collaterali così gravi? :(
perdona la mia ignoranza, ma non ne so nulla...

Simone ha detto...

Ciao... hai sbagliato post!!!! :) ti rispondo in quell'altro così lo leggono tutti!

Simone